San Marino. Caso nomina AASS, il Psd risponde agli attacchi e difende il Segretario Pedini Amati

San Marino. Caso nomina AASS, il Psd risponde agli attacchi e difende il Segretario Pedini Amati

RASSEGNA STAMPA – Caso nomina AASS, il Psd difende il Segretario Pedini Amati e risponde sgli attacchi

Intanto in maggioranza c’è un certo subbuglio e imbarazzo per l’accaduto mentre Rf mette in fila una serie di episodi

La questione della nomina del presidente dell’Aass, sbagliata da parte della maggioranza che non ha tenuto conto dei requisiti di legge, cercando con un emendamento ad un Decreto delegato di modificare la norma in maniera retroattiva, al di là dei botta e risposta che ne sono scaturiti, sta creando non pochi problemi anche in maggioranza e nel governo. Il dato di fatto è che quel Decreto delegato dovrà essere riemesso poiché scade in questi giorni e non è stato ratificato. Potrà essere riemesso tal quale oppure se ne potrà fare uno nuovo che però difficilmente, salvo forzature che a quel punto rischierebbero di imbarazzare la Reggenza, potrà contenere la modifica dei requisiti per far parte del direttivo di Aass, come si voleva fare con l’emendamento, dato che l’oggetto della delega originaria era tutt’altro. Intanto il botta e risposta tra le forze politiche ascoltato in aula, viene replicato a suon di comunicati stampa e dichiarazioni. Da un lato ai stigmatizza la modifica retroattiva di una norma per confermare una nomina sbagliata in maniera sprovveduta; dall’altro ci si difende volendo far passare per un attacco personale, con giustificazioni un po’ patetiche e piagnucolose in verità, il reale problema della forzatura alle regole democratiche.

La nota del Psd Sta di fatto che il Psd interviene ammettendo l’errore, ma giustificando che questo non significa che la persona nominata non sia adeguata, tutt’altro. “Il primo piano: competenze e requisiti – scrive il Psd – È vero: il candidato proposto dal Psd non possiede i titoli specifici richiesti dallo statuto dell’AASS, un fatto che è stato utilizzato per insinuare una presunta inadeguatezza della sua nomina. Ma questa rappresentazione è ingannevole. Lo statuto prevede, tra i titoli ammissibili, anche il diploma in ragioneria o di perito tecnico. Il candidato del PSD ha conseguito una laurea magistrale in geologia. Possiede dunque un bagaglio di competenze tecnico-scientifiche di livello superiore a quelle previste dallo statuto, che evidentemente presenta delle lacune su cui occorre intervenire (…). Nonostante ciò, riconosciamo che la vicenda ha evidenziato una criticità legata all’interpretazione e all’applicazione dei requisiti previsti dallo statuto. Ciò ha portato a delle complicazioni legali all’interno dell’AASS, perché ha reso difficile determinare la regolarità dell’incarico, ha creato incertezze sulla rappresentanza legale e sui poteri del presidente, e ha complicato la posizione del presidente uscente e dei sindaci dell’azienda. Per sanare la situazione, maggioranza e governo hanno ritenuto di procedere con una soluzione straordinaria, forse non perfetta nella forma, ma utile per garantire la continuità operativa dell’AASS” dice il Psd. Poi aggiunge: “Il secondo piano: la narrazione della familiarità. Si è poi voluto trasformare il legame familiare tra il candidato del PSD e il Segretario di Stato

Federico Pedini Amati in un caso di presunto ‘scandalo’. Un’accusa che, in un piccolo Stato come San Marino, appare quantomeno ipocrita. Prendiamo RETE, che non ha esitato a puntare il dito contro il PSD. RETE stessa, è incorsa in situazioni analoghe. Per esempio, nella scorsa legislatura l’allora Segretario di Stato per la Sanità, intervenne per modificare i criteri fissati per la nomina del Direttore Sanitario dell’ISS, adattandoli alle necessità del momento”. Il PSD cita quindi altri casi riferiti a RETE e afferma che “se oggi si evidenziamo questi casi, è solo per rispondere a un attacco ingiustificato e dimostrare che le critiche mosse nei confronti del PSD non sono altro che espressioni di una doppia morale con cui si utilizzano queste situazioni(…) In realtà questi episodi dimostrano come nel nostro Paese i legami personali e familiari siano difficili da evitare e come spesso entrino in gioco nelle dinamiche di nomina. Su questo tema il PSD propone di aprire un confronto serio e strutturato per introdurre una norma chiara sul conflitto di interessi, una volta per tutte. Una norma che definisca criteri trasparenti e applicabili, senza eccezioni. Lì si vedrà chi è davvero disposto a cambiare e chi, invece, preferisce cavalcare polemiche strumentali”. Poi agiunge: “Il PSD, pur riconoscendo l’errore sul piano del metodo, non intende piegarsi a questa logica distruttiva, a chi fa dell’attacco personale e del moralismo becero il proprio strumento politico. L’impegno del PSD resta quello di costruire un dialogo serio e democratico, dove gli errori possano essere corretti con maturità. Anche perché la storia politica sammarinese ci insegna che chi utilizza la spada della denigrazione mediatica, spesso finisce per esserne trafitto”, conclude il Psd.

La nota di Rf Repubblica futura in un comunicato tocca ironicamente alcuni episodi: “Chi aveva assistito alla fantasmagorica e scoppiettante conferenza stampa del Segretario Pedini nella passata legislatura, divenuta un cammeo indimenticabile specialmente per i versi (non poetici), la mimica e la gestualità dell’illustre statista sammarinese, credeva probabilmente di aver raggiunto una vetta intraguardabile. Sbagliava e sbagliavamo tutti. Pedini è incontenibile. Il numero dei pernottamenti in Repubblica non accenna ad aumentare in modo apprezzabile, il turismo escursionistico a bassa capacità di spesa la fa da padrone, nessuna nuova struttura alberghiera, magari di livello, è all’orizzonte, ma Pedini spopola ovunque. Dall’estate ne ha combinate di tutti i colori. Prima, pare (il condizionale è d’obbligo, in attesa di una nuova interpellanza cui attendiamo risposta, dopo le reticenze opposte alla prima) aver imposto la demolizione di un arredo di una struttura scolastica. Il Segretario chiama, l’Azienda demolisce! Poi ha bellamente dribblato una ulteriore interrogazione di Repubblica Futura che chiedeva semplicemente quanti e quali Segreterie di Stato, uffici pubblici o enti partecipati dallo Stato facessero pubblicità o finanziassero il sito estero giornale. sm. La risposta, che negava ogni tipo di sponsorizzazione, è stata smentita dal fato crudele che, nelle stesse ore in cui arrivava il testo del Segretario Pedini, vedeva campeggiare sul sito estero ben due banner, uno della Giochi del Titano, l’altro di pubblicità della stagione teatrale sammarinese, evidentemente due entità che agiscono all’oscuro del governo e del dominus Pedini. Poi, non contento, si è scagliato contro alcuni abitanti del Centro storico di Città, colpevoli di aver espresso la propria opinione. (…) Ha bellamente minacciato di far denunciare dall’Avvocatura dello Stato i malcapitati, così imparano ad oltraggiare il sire. Ma non era sufficiente e solo poche ore dopo il nostro eroe ha inchiodato il Consiglio Grande e Generale per più di mezza giornata per permettere a suo padre di prendere possesso della carica di Presidente dell’Azienda dei Servizi. Se i requisiti mancano, come nel caso, basta cambiare la legge e via. Nell’imbarazzo generale dell’aula, della maggioranza e dell’opposizione. Forse per il dispiacere di non aver raggiunto, almeno per ora, l’obiettivo, Pedini, dulcis in fundo, ha preso di petto le opposizioni e con ampia volontà ragionativa e dialogica ha pensato bene di fare la cosa in cui eccelle, riminacciare tutti: me la paghereteeee! Abbiamo scritto questo pezzo con un briciolo di sarcasmo ed ironia, ma abbiamo sbagliato. Forse non c’è proprio nulla da ridere, forse tutti gli episodi che abbiamo, con un riso amaro, passato in rassegna, sono il segno eclatante del degrado cui qualcuno sta portando, non se stesso, ma le più rilevanti istituzioni sammarinesi”, afferma Rf.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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