L’Informazione di San Marino: …In un Paese normale
Marino Cecchetti
La secretazione del contratto Cargill-Stato comincia a diventare notizia anche sugli organi di informazione di oltre confine (Corriere della Sera) sulla scia della nomea di detta multinazionale presso gli ambientalisti. La Cargill è conosciuta a livello mondiale per quel che fa nel settore degli alimenti. Perché si sarebbe cimentata in un campo di attività meno usuale, quello finanziario, se non avesse intravisto una particolare occasione di guadagno? La società, insomma, potrebbe essere sospettata di avere astretto un piccolo Paese in difficoltà economiche a condizioni capestro nella erogazione di un prestito (€150mln). L’accordo Cargill-Stato sammarinese contiene condizioni che, se rivelate, danneggerebbero l’immagine di una o di entrambe le parti?
Occorre che la ‘task force dell’informazione’ creata dall’attuale Governo scenda in campo perché, a interessare i media oltre Dogana, non c’è solo il contratto Cargill-Stato, qui secretato diversamente da quanto avvenuto altrove in casi analoghi (fonte Matteo Ciacci di Libera, due settimane fa).
C’è pure da fronteggiare la devastante notizia secondo cui il nostro è l’unico Paese al mondo (Fixing, il giornale degli industriali, scorsa settimana) che ancora non ha vaccinato nemmeno gli operatori del proprio sistema sanitario. Poi c’è il caso del Presidente di Banca Centrale, Catia Tomasetti, che è andata a riferire sul sistema bancario sammarinese ai servizi segreti di altro Stato, senza che nulla – di quel che accadrebbe in un Paese normale – qui sia successo.
Insomma alla task force messa in piedi per curare l’immagine del Paese nel settore dell’informazione, non manca di certo il lavoro. E se continua questo andazzo ce ne sarà tanto e poi tanto anche in futuro.