San Marino. Casta. Marco Gatti sdogana il termine

San Marino. Casta.  Marco Gatti sdogana il termine

Anche a San Marino ormai il termine casta pare essere stato definitivamente sdoganato in riferimento a quei poteri forti – lobby? cupola? – che da una ventina d’anni hanno preso via più a strangolare il Paese fino a ridurlo, come è ancora oggi, pecora nera a livello mondiale nella lotta alla corruzione,  per giunta  con un pactum sceleris  con una organizzazione della malavita italiana tra le più temibili.

Ha detto infatti Marco Gatti, Segretario del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, a conclusione della 40esima Festa dell’Amicizia che costituisce ogni  anno la verifica  tangibile della aderenza o meno  del Partito al sentire della gente: “Noi siamo un piccolo Paese, ma anche la più antica Repubblica del mondo, che ha
ancora energie e volontà per cambiare, ha ancora “la stoffa” per ripartire,
possiamo ancora decidere di non rimanere invischiati in questa incapacità di
cambiamento, di protezionismo di interessi di parte e di casta
. (…)
Possiamo fare vedere al mondo
intero, e permettetemi di citare per l’ultima volta la Clara, che noi non siamo
“il paese dei francobolli e dei souvenir […] e poi il rifugio dorato per
fantomatiche società anonime”, ma un Paese ricco di cultura e di storia, dove
amministrarlo bene è una cosa possibile
“.

Non resta che decidere da dove cominciare. Ad esempio dal recupero dei soldi della monofase o delle erogazioni a certe banche, invece di far pagare i soliti onesti. 

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