Cittadinanza attiva sulla Centrale del latte: poca trasparenza
La costituzione dell’Associazione Cooperativa Agricola “LATTE SAMMARINESE”, era l’ultima carta rimasta ai produttori sammarinesi di latte fresco per farsi ascoltare da un esecutivo sordo ad ogni richiesta, e ormai completamente coinvolto nel suo disegno di privatizzazione.
Una privatizzazione di per sé già molto discutibile per una serie di ragioni alle quali avevamo accennato nei nostri precedenti interventi. Su tutte vogliamo ricordare un bilancio di esercizio che, con alcuni accorgimenti gestionali, avrebbe avuto ampio margine di miglioramento, e, non da meno, il fatto che invece di liberare lo Stato di un costo si rischia di produrne uno ulteriore di oltre 600 mila euro all’anno (il costo degli stipendi dei dipendenti, che rimarrebbero tutti in carico alla PA), annullando di fatto la ragione principale per le quali tutte le privatizzazioni vengono effettuate.
Relativamente alle modalità di conduzione della trattativa questa è stata ancor più discutibile, escludendo di fatto tutti i protagonisti che non fossero quelli “cari” alla Segreteria e imbastendo in fretta e furia un concorso pubblico confezionato su misura che ha poi determinato l’attuale presa di posizione degli allevatori sammarinesi.
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