Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Tavolucci, l’affare da 20 miliardi di lire raccontato da Bruscoli nell’interrogatorio / Indici di edificabilità che “magicamente” aumentano dopo la compravendita dei terreni / Nell’interrogatorio di Bruscoli a Pesaro l’ex consigliere di ambasciata parla dell’affare del centro uffici, delle compravendite dei terreni, di Gatti, Moretti, Rossini e Roberti e della tangente Finproject
Oltre che negli interrogatori dei membri di Banca Centrale, interrogatori che riguardano l’attività recente dell’ex Segretario agli esteri, il nome di Gabriele Gatti spunta anche nell’interrogatorio di Gian Luca Bruscoli, tra i rinviati a giudizio per la tangentopoli sammarinese-conto Mazzini. (…)
Bruscoli comincia dal raccontare il suo arrivo a San Marino ed è proprio da lì che parte la sua conoscenza di Gatti. “Arrivo a San Marino nel 1996/97 circa, avevo iniziato rapporti con la Repubblica del Tatarstan, tramite un funzionario Rai tale Stefano Angelini, il quale andò da Gatti per una operazione diplomatica di riconoscimento della richiesta di indipendenza del Tatarstan. Gatti incaricò Roberti di interessarsene e quest’ultimo, che ho conosciuto in quell’occasione, mi contattò esponendomi le grandi opportunità di San Marino”. All’epoca Gabriele Gatti era Segretario di Stato agli Affari esteri e politici e uomo forte della Democrazia cristiana e del Paese. Ma quali erano le grandi opportunità a San Marino? Lo dice sempre Bruscoli proseguendo nell’interrogatorio: “Roberti mi coinvolse nell’operazione Tavolucci ma non avevo i fondi perché necessitavo di 8 miliardi di lire, l’operazione consisteva nell’acquisto di un terreno da edificare e poi rivendere. L’operazione nel suo complesso valeva 18/20 miliardi di lire. I miei amici libici mi portarono i soldi in contanti per 14 miliardi di lire per concludere l’operazione Tavolucci in valigette diplomatiche, parlo di esponenti della famiglia Gheddafi”. (…)
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