San Marino Chalet Mose. Fu Ghedini ad aprire la strada a Colombelli

San Marino Chalet Mose. Fu Ghedini ad aprire la strada a Colombelli

San Marino, indagine Chalet poi Mose.

Sandra Amurri di Il Fatto Quotidiano: Conosco a memoria le tangenti di Galan

Claudia Minutillo:   “Voglio parlare con i magistrati, sono state le mie prime parole. Ah, se l’avessi fatto due anni prima invece di lasciarmi terrorizzare da Piergiorgio Baita (l’ex presidente della Mantovani, ndr)! Gli dicevo: non ce la faccio più vado in Procura e lui: ma sei matta? Mi sentivo dentro un film dell’orrore. Un giorno ci disse che era pronta la richiesta di arresto per lui ma ci nascose che era pronta anche per noi, temeva che avremmo vuotato il sacco”. Disse a chi? A me e a Nicolò Buson (direttore finanziario della Mantovani, ndr). Solo dopo seppi che aveva ricevuto in anticipo l’ordinanza. Lui era certo di farla franca. (…)

Minutillo: È vero, ma lui era il deus ex machina. C’è un tempo per sbagliare e uno per ravvedersi, la mia è una scelta definitiva, che avrei voluto fare nel 2011 denunciando Colombelli (ex console di San Marino, ndr) per aver stipulato un contratto falso tra me e la sua Bmc come procacciatrice di clienti falsificando la mia firma. Baita mi disse: allora sei pazza così viene fuori tutta la storia. La corruzione è capillare: tutti sono in vendita, la differenza la fa il prezzo. Ghedini dice che è una millantatrice: a Colombelli lo legava la passione per i motori. Io c’ero a cena a casa sua con Colombelli quando disse a Galan che avrebbe potuto sfruttare la ditta di Colombelli anche per finanziare le campagne elettorali in Veneto e Colombelli spiegò a Galan il sistema della sovraffaturazione. E a sua volta Galan presentò Colombelli a Baita? Mandò me a presentarglielo e a spiegargli il sistema. Ero presente quando Colombelli riceveva le telefonate di Ghedini, si frequentavano da 20 anni, mi raccontava che andavano insieme anche da Berlusconi a Villa San Martino.
Fu Ghedini a fargli avere un contratto alla Garelli motorini di Paolo Berlusconi. La Regione Veneto aveva firmato un protocollo d’intesa con San Marino che prevedeva la nomina di Colombelli a console, a disposizione di San Marino per il Veneto, e fu proprio Ghedini ad intercedere presso il Ministero degli Esteri per ottenere il nulla osta
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Leggi l’intero articolo pubblicato  pubblicato il giorno 22

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