San Marino. Commissione Consiliare Permanente Finanze. Agenzia Dire

San Marino. Commissione Consiliare Permanente Finanze. Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO,
INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI; LAVORO E
COOPERAZIONE

                                           Mercoledì 10
aprile 2013
           

            Semaforo verde per il “Progetto di legge sull’uso
delle comunicazioni elettroniche e dell’e – commerce”. La Commissione
consiliare Finanze, al termine dei lavori di oggi pomeriggio, ha approvato il
provvedimento con 8 voti a favore e 4 astensioni, e si appresta così all’esame
in seconda lettura nel prossimo Consiglio grande e generale, previsto a fine
Aprile.
Designati i relatori: Andrea Belluzzi per la maggioranza, e Andrea
Zafferani per l’opposizione.

            All’ordine del giorno
della sessione odierna anche i riferimenti su sette istanze d’Arengo, già
approvate in Aula, dei segretari di Stato Teodoro Lonfernini, Marco Arzilli e
Claudio Felici, rispettivamente con le deleghe al Turismo e ai Rapporti con
l’Aass, all’Industria e al Commercio e alle Finanze.  

 

Di
seguito un riassunto dei lavori.

 

Istanze

comma 2. Riferimento
sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo
presentata da cittadini sammarinesi affinché sia incentivata la raccolta
differenziata a San Marino attraverso la predisposizione di nuovi centri di
raccolta ubicati in tutto il territorio.

Teodoro Lonfernini, segretario
di Stato per il Turismo e per i rapporti con l’Aass:
“Il Piano di gestione dei
rifiuti  prevede quattro obiettivi
prioritari: riduzione della produzione rifiuti al’origine, potenziamento
sistemi raccolta differenziata e domiciliare, gestione della quantità
biodegrabile e organica, gestione del differenziato in discarica. La produzione
dei rifiuti è di circa 40 mila tonnellate annue, 11 mila dei quali riguarda
l’indifferenziato, 25 mila conferite a spese dell’industria nei centri di
raccolta per il riciclo e lo smaltimento. Il piano prevede, rispetto
all’incremento della raccolta differenziata, di arrivare alla soglia del 40%
nel 2014 e del 50% nel 2016, attraverso l’avvio al recupero di diverse
tipologie di rifiuto. L’obiettivo del 40% nel 2014 è ambizioso ma non
impossibile da raggiungere. Occorre fare il punto sugli interventi compiuti. Ad
oggi sul territorio sono presenti 2.100 cassonetti tra Rsu e differenziata e
circa 200 isole ecologiche. L’introduzione del porta-a-porta è già stato
attivato  nei castelli di Chiesanuova e
di Città, c’è disponibilità ad implementarla in altri centri storici. Rispetto
alla proposta di creare nuovi centri di multiraccolta, come quello di San
Giovanni, in cui sono conferiti anche rifiuti speciali, questa non trova
applicazione per i costi richiesti. Diversamente, si punta all’estendere in
numero le isole ecologiche. sul territorio E’ infatti vicino all’autorizzazione
il progetto di installare un’isola ecologica a Domagnano, la pratica edilizia
deve essere istituita. L’isola potrebbe includere un servizio di porta-a-porta
locale, gestita dai cittadini attraverso l’ecovolontario poichè l’azienda non
ha le risorse necessarie. Si dovrà poi valutare la possibilità di individuare a
San Marino un’area di compostaggio. Infine, l’azienda dei servizi sta definendo
una nuova regolamentazione del piano tariffario per incentivare comportamenti
virtuosi, con un graduale aumento dei costi per chi non conferisce riifiuti
differenziati”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Quali sono le
intenzioni sull’uso della chiave elettronica?”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Incito a una
politica di revisione sulle isole ecologiche e sui punti di raccolta, spesso
collocati in luoghi difficili da raggiungere, poco fruibili e anche pericolosi,
per esempio in piena curva in strade veloci. Sono piccoli segnali di
sensibilità che si devono dare.  Si è
detto che è in procinto di aprire un’isola a Domagnano, chiedo di mettere allo
studio l’ipotesi di nascita di cooperative di lavoro e servizio che possono
svolgere queste mansioni, come il porta a porta, dove lo Stato non può
arrivare”.

Teodoro Lonfenini, segretario
di Stato per il Turismo e i rapporti con l’Aass, replica: “
Di fronte a una
richiesta molto forte, da parte delle nostre aziende, di una risposta
responsabile nel trattamento dei rifiuti, dobbiamo far sì che anche l’azienda
dimostri altrettanta sensibilità, non c’è ombra di dubbio. Mi farò carico
quindi della considerazione del consigliere Belluzzi, per gli aspetti tecnici
passo la parola a Vito Testaj”.

Direttore dipartimento
Turismo, Vito Testaj:
“Sistemi di raccolta dotati di chiave elettronica
oggi non sono presenti, nè previsti, dal piano di attuazione. Non significa che
in futuro non si possa intervenire, ma ci sono costi e tempi di interventi ad
oggi non previsti. C’è poi da fare una valutazione sui punti più sensibili, si
intende infatti intervenire con il porta a porta per eliminare l’impatto visivo
dei cassonetti. L’invito del commissario Belluzzi sul riposizionamento dei
cassonetti può essere accolto dall’Aass che comunque ha già fatto una
pianificazione rispetto alle esigenze sul territorio. Ci sono già circa 200
isole ecologiche, un numero significativo. Lo sforzo è stato fatto per venire
quanto più possibile incontro alle esigenze della cittadinanza. Rispetto alla
proposta del ricorso a cooperative su Domagnano, l’azienda non ha alcun
problema ad andare in quella direzione. Già se ne usa una a Chiesanuova e
un’altra è in procinto di nascere”.

 

Comma 6. Riferimento sui
provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo
presentata da cittadini sammarinesi per richiedere la rimozione di tende e
vetrine esterne di esercizi commerciali chiusi da oltre un anno e privi di rinnovo
di licenza

Marco Arzilli, segretario di
Stato per l’Industria e il Commercio: “
Da un’analisi che ho potuto
fare, il piano particolariggiato prevedeva l’adeguamento in due anni per le
vetrine e in 4 anni per i chioschi. Non ci è stato possibile avere un dato
esaustivo, rispetto le licenze non rinnovate non abbiamo individuato
esposizioni non in regola, invece stiamo facendo, insieme alla segreteria per
il Territorio, una revisione precisa sull’adeguamento del piano nel centro
storico. Propongo quindi l’invio ai commissari della relazione complessiva
sugli effetti del piano e sulla risposta degli esercenti. L’istanza è stata
quasi pienamente recepita perchè gli esercizi si sono per larga maggioranza
adeguati”.

Maria Luisa Berti, Ns,
presidente
: “Dato che il segretario di Stato ha dato atto del recepimento
dell’istanza, proporrei di non inserire ulteriormente questo comma. Proporrei
che il segretario, entro la fine del mese, prenda l’impegno di inviare il
riferimento ai commissari per iscritto”.

 

Comma 7. Riferimento sui
provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo
presentata da cittadini sammarinesi affinché siano adottati provvedimenti
legislativi ed amministrativi per il potenziamento di sistemi di controllo e
vigilanza delle persone giuridiche e delle persone fisiche.

Marco Arzilli, segretario di
Stato per l’Industria e il Commercio
: “L’ istanza è stata recepita pienamente
dal governo di allora. E’ stato fatto un bando di selezione per potenziare gli
organismi del nucleo antifrode, dell’ufficio di controllo delle attività
economiche. Sono state richieste otto funzioni, anche con profilo e competenze
informatiche. Il bando di selezione ha fornito risultato il 26 giugno 2012, è
stata fatta una graduatoria di 15 persone selezionate e rimaste in graduatoria
per un anno, di queste se ne sono prese 7. Il potenziamento è stato fatto, e
nel nucleo antifrode ci sono ad oggi 17 persone che lavorano con competenze
specifiche. Abbiamo rafforzato l’attività dei controlli e c’è anche un piano di
formazione per queste figure”.

Gloria Arcangeloni, Rete:  “Solo una curiosità. Il bando è stato
esteso all’esterno delle forze dell’ordine e della pubblica
amministrazione?”

Marco Arzilli, segretario di
Stato per l’Industria e il Commercio:
“Inizialmente è stata fatta
una valutazione all’interno della Pa, ma il profilo che ci serviva non era
all’interno dei corpi. Si tratta di figure esterne con specifici profili, sei
unità con laurea economica e finanziaria o in giurisprudenza, con buona
conoscenza degli strumenti informatici e della lingua inglese. Le altre due
unità richieste, di cui una sola individuata, con profilo informatico, laurea
triennale ed esperienza lavorativa nel settore di due anni. Era richiesta la
cittadinanza sammarinese o la residenza in territorio, più alcune garanzie
specifiche rispetto alla delicatezza del ruolo”.

 

comma 8. Riferimento sui
provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo
presentata da cittadini sammarinesi perché sia appositamente regolamentata la
vendita di tabacchi tramite distributori automatici.

Marco Arzilli, segretario di
Stato per l’Industria e il Commercio:
 “Grazie a questa istanza, approvata il 29
febbraio 2012, nei sei mesi successivi la segreteria di Stato si è mossa ed è
stato dato mandato al provveditorato di compiere quanto necessario, per la
distribuzione automatica di tabacchi sopra i 18 anni. In Italia le macchine
sono dotate di riconoscimento della carta d’identità, noi abbiamo dovuto
valutare cosa fare. Quindi è stato posto in essere uno studio su alcune di
queste macchine per lettura documento con microchip. A San Marino, l’unica
carta simile è la carta azzurr che è stata valutata come idonea per il
riconoscimento dell’età di chi la utilizza. Ma si è valutato poi di fare un
protocollo d’intesa con i produttori dei distributori automatici di tabacchi
per la tutela di altri dati. Quindi la lettura dei documenti sarà predisposta e
il controllo e il legale funzionamento sarà garantito dall’ufficio industria e
ci si avverrà anche dei corpi di polizia. Tecnicamente siamo pronti, il
provveditorato sta lavorando a questi accordi. Siamo ancora in itinere, entro
giugno sarà tutto pronto poi dovremmo lavorare per fare rispettare la legge.
Questo comporterà dei costi per gli operatori che dovranno adeguare le loro
macchine, altrimenti dovranno togliere i distributori automatici”.

 

Comma 3. Riferimento sui
provvedimenti adottati a seguito dell’istanza d’Arengo per la ricostituzione
del Museo Filatelico e Numismatico nel Centro Storico di San Marino Città,
destinando a ciò i locali dell’ex Ufficio del Lavoro e dell’ex Ufficio
Urbanistica, attualmente sedi di mostre temporanee.

Claudio Felici, segretario di
Stato per le Finanze: “
Non ho molto da dire sulla collocazione di questi
locali, l’azienda e l’ufficio cui fa riferimento sono in fase di
trasformazione, c’è il tentativo di concentrarli in un’unica sede. Poi rispetto
al museo, si sta lavorando alla ristrutturazione della sede storica. Non sono a
conoscenza di altre iniziative previste dall’istanza, che comunque è
impegnativa e darò l’input per verificare il perseguimento dell’obiettivo
indicato”.

 

Comma 4. Riferimento sui
provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo
presentata da cittadini sammarinesi perché vengano evidenziate le singole voci
di spesa in tutte le delibere adottate dal Congresso di Stato, ai fini di una
maggiore trasparenza
.

Claudio Felici, segretario di
Stato per le Finanze: “
E’ un’istanza di maggiore attualità, ieri in Consiglio
è stato proposto un odg dallo stesso contenuto. La disponibilità a lavorare in
questo senso è doverosa ed è confermata. Questa mattina in congresso di Stato
abbiamo fatto una riflessione su questo passaggio perchè, se da una parte è
ragionevole, d’altra parte non sempre le voci delle delibere sono già stimate e
previste. Non è semplicemente la lista della spesa quella che si può allegare.
Stiamo approfondendo in coerenza all’impegno preso ieri di rendere pubblici
anche i nomi di chi ha pendenze sul pagamento di tributi. Oggi non ho ancora
elementi attuativi però per presentare a questa commissione dei
risultati”.

Gloria Arcangeloni, Rete:
Chiedo
solo se il segretario può darci delle tempistiche per la trasparenza della
delibere”.

Valeria Ciavatta, Ap: “L’istanza non chiede
di ricostruire tutti i particolari delle spese, ma semplicemente le spese.
Basterebbe citarlo nella delibera, mi sembra un’istanza d’Arengo molto semplice
e pratica. Forse basta avere un occhio di riguardo nella stesura delle
delibere”.

Andrea Zafferani, C10: “Anch’io
chiederei la tempistica e mi associo alla richiesta di Arcangeloni”.

Claudio Felici, segretario di
Stato per le Finanze:
“Forse Ciavatta si riferisce al fatto che ci sia
una legibbilità complessiva, ma le nuove sollecitazioni sono più analitiche, la
riflessione deve essere organica sul tema. Vorremmo evitare che il confronto
politico si stoppasse sull’elemento della trasparenza. Sia rispetto alla spesa
allegata alla delibere, sia sui nominativi, l’apertura del governo è quella di
una riflessione, che non credo debba durare oltre l’inizio dell’estate”.

 

Comma 5. Riferimento sui
provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo
presentata da cittadini sammarinesi per esercitare l’azione civile per il
recupero della somma risultante quale onere ingiustificato nel Bilancio della
Banca del Titano.

Claudio Felici, segretario di
Stato per le Finanze:
“Anche in questo caso ho dovuto riferirmi al
segretario di Stato Valentini, mio predecessore, sui provvedimenti che possono
essere stati messi in campo. Il riferimento che ho avuto è stato complesso, con
una risposta che posso leggere. E’ stata comunque attivata l’Avvocatura dello
Stato rispetto le ulteriori ed eventuali iniziative circa il recupero di tale
somme. Riferiremo appena possibile”.

 

Comma 9. Esame in sede
referente del progetto di legge “Legge sull’uso delle comunicazioni
elettroniche e dell’e – commerce” . Approvato con 8 voti a favore e 4 astenuti.

Marco Arzilli, segretario di
Stato per l’Industria e il Commercio:
“San Marino non si è mai
dotata di una normativa sul commercio elettronico, questa legge punta ad avere
un quadro moderno nell’ambito commerciale, è un impulso forte per l’economia di
un piccolo Stato. La legge introduce una serie di dati tecnici elaborati con
l’Uncitral, organizzazione delle Nazione unite specializzata in questo campo,
abbiamo utilizzato le migliori esperienze per tradurre il principio della
neutralità tecnologica, una best practice per gli operatori. Come base di
ispirazione, siamo ricorsi alle leggi più avanzate in materia, come quella di
Singapore, e introdotto una serie di punti tipici nostri. Inoltre la legge si
riferisce a tutti gli ambiti del commercio elettronico. La norma evidenzia
delle novità importanti, già la legge commercio 2010 prevedeva la licenza
esclusiva di commercio elettronico che può facilitare l’uso di questo
strumento. Quindi, si introduce l’idea di dotare un registro obbligatorio, non
oneroso, degli operatori di ecommerce che ci permetterà poi monetarizzazione di
tutti gli operatori. Da un lato vorremmo fare un’operazione trasparenza per le
attività sammarinesi, d’altra parte valorizzarle con un marchio identificativo
elettronico. Ci dovremo poi dotare di strumenti di controllo, in un emendamento
prevediamo indicazioni a riguardo. Questa legge è in linea con i principi
guridici dei Paesi che hanno visto con successo lo sviluppo del settore del
commercio elettronico, è rispondente alle esigenze di chi vuole fare impresa e
offre la possibilità di aprirsi agli investitori esterni, superando il vincolo
del 51%. E’ infatti un settore che non va in concorrenza interna e ci sembrava
opportuno superarlo”.

Andrea Zafferani, C10: “Apprezzo alcuni
passi avanti fatti con questa legge, come la licenza esclusiva e una sua
regolamentazione. Così come approvo il fatto che viene scritto che sono
possibili controlli per chi fa attività svolta da casa, l’idea del registro e,
cosa non scontata, che ci sono delle sanzioni per chi trasgredisce. Sono
elementi positivi che permettono di far fare un passo avanti nella
regolamentazione del settore. Ci sono poi aspetti che la legge non prende in
esame, almeno in apparenza. Il primo è il rapporto con gli organismi
internazionali di pagamento. Si può pensare a Paypal, per esempio, non si dà
mandato a qualcuno di occuparsi degli accordi per inserire San Marino in questi
meccanismi. Chi opera oggi deve accedervi fingendo di essere italiano. Poi c’è
il problema della possibilità di incamerare le trattenute di questi pagamenti
che ad oggi non entrano a San Marino, e connesso a questo, potremmo pensare
qualcosa per le transazioni fatte all’interno dei confini perchè ci sia
ritenuta che resta nel Paese. Su questo va coinvolta Banca centrale, mi chiedo
se c’è un’attività in questo senso. Altro problema è quello della tassazione
della merce. Il mio gruppo è convinto che l’ecommerce sia un settore che a San
Marino può creare occupazione e che va incentivato. Abbiamo depositato un
emendamento come Cittadinanza attiva che mira a creare un incubatore di
attività di ecommerce, attraverso una sede congiunta e incentivi collegati.
Parliamo di attività che non hanno bisogno di magazzino, si tratta di commercio
di servizi e crediamo che questa possibilità 
possa essere esplorata”.

Andrea Belluzzi, Psd: “La legge è uno
strumento giuridico di inquadramento generale dlel’ecommerce. E’ lo step-uno
che va accompagnato da altre fase evolutive, come l’incremento delle
infrastrutture digitali, il mettere a fuoco una normativa fiscale in modo che
sia competitiva e di facile circolazione internazionale. Condivido poi il
problema sui sistemi di pagamento. La Smac, se opportunamente regolamentata,
potrebbe rappresentare una sfida per Banca centrale nello svolgere un ruolo di
supporto all’economia e non solo di arbitro. Si può infatti fare in modo che la
nostra Smac possa svolgere il ruolo di altri metodi di pagamento, come
Paypal”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Mi associo alle osservazioni del consigliere
Zafferani, soprattutto rispetto in particolare al problema della tassazione. Il
progetto arriva in ritardo, applichiamolo”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Apprezzo
questa legge per il livello di semplificazione nella stesura e nei problemi che
affronta. Il nostro Paese intende regolamentare in un modo semplice che in
futuro dovrà essere forse implementato, per dare garanzie a svolgere certe
attività verso il mondo. Una cosa che mi sento di osservare, rispetto alla
combinazione di una serie di norme, in questo ambito, come la firma
elettronica. Di fatto questa legge si intreccia con altri provvedimenti e
istituti, dalla riforma della Pa per la gestione e autorizzazione di società
che fanno e-commerce, al garante della privacy. Bisogna tenere in
considerazione che tutti questi aspetti si intersecano e devono poter
funzionare. Saluto con estremo favore questo progetto di legge, ma non so se si
vuole valutare l’opportunità di prevedere norme di coordinamento, o un decreto
da approvare entro sei mesi se dovesse emergere la necessità di coordinamento
delle normative”.

Luca Beccari, Pdcs: “Saluto con
favore questo progetto, anche se ci ricorda come siamo indietro come Paese,
dato che l’e-commerce è esploso da tempo a livello internazionale. Noi,
fortunatamente, grazie  a questo
progetto, riusciamo a introdurlo. L’e-commerce è un modo di fare commercio con strumenti
diversi e porta con sé un tema civilistico, su come si formano i contratti,
come si stabiliscono diritti doveri nelle transazioni, poi c’è la parte
fiscale. Qui c’è un problema di inquadramento fiscale dell’operazione che si
fa. Un passaggio obbligato sarà quello di prendere in mano gli accordi dell’83
in materia di interscambio commerciale con l’Italia, che è regolato da due
norme gemelle per definire come si tratta l’imposizione indiretta, quando c’è
territorialità Iva e monofase. In una vendita di questo tipo occorrerà
intervenire, ma credo sia una naturale evoluzione della norma. Poi un passaggio
importante è quello di chiarire in maniera puntuale quando una transazione si
può considerare vendita o intermediazione, così come la definizione della
stabile organizzazione affinché si possa applicare l’imposizione”.

Massimo
Cenci, Ns-Pdcs: “
Ritengo che questa legge sia l’ennesimo passo fatto per
cambiare il Paese ed eliminare l’economia che non ci piaceva. Il segretario ha
detto che la legge è stata ripresa dai Paesi più virtuosi, credo bisognerebbe
applicare questo schema in altri ambiti e smetterla di scimmiottare normative
italiane. E’ un intervento che mette ordine in un ambito in cui c’era bisogno,
dove le imprese navigavano a vista. In questo momento poi per i giovani che si
trovano a casa l’e-commerce può essere uno stimolo per attivarsi. E’ una
disposizione che si applica comunque non solo ai sammarinesi e superiamo il 51%
proprio per andare nella direzione di internazionalizzare mercati e investitori”.

Tony
Margiotta, Su:
“Anch’io accolgo con favore questa legge. Meglio tardi che
mai, siamo arrivati a regolamentare un settore e una opportunità di lavoro  e di economia sana per il nostro Paese. Ci
sono comunque dei problemi che dovranno essere affrontati, sono contento che
l’atteggiamento del segretario sia di apertura, sia per la commissione, sia per
la previsione di un periodo di prova in cui poter osservare come migliorare la
legge”.

Paolo
Crescentini, Ps:
“Questa legge arriva in un momento tardivo, l’importante è
che si vada a normare anche questo tipo di commercio che può dare risposte
soprattutto per chi è in attesa di occupazione e per lo Stato, per avere
ulteriori introiti. Ben venga l’apertura al 51%, ci auguriamo non avvenga solo
per l’e-commerce. L’auspicio è che si possa andare anche a un controllo
dell’attività e questo debba essere disciplinata, visto che nel nostro
territorio non esiste la polizia postale come in Italia. E’ una carenza cui
dovremo andare a sopperire. Da ultimo, mi soffermo sul marchio dell’e-commerce
San Marino, si dovrà adottare un decreto, dovrà essere tutelante per i nostri
operatori. L’auspicio è che non si presti a distorsioni”.

Marco
Arzilli,
segretario di Stato per l’Industria e il Commercio, replica: “La legge ha
una trasversalità naturale, è uno strumento che il nostro Paese recepisce, sì
in ritardo, ma porta a una modernizzazione del sistema. Apre una serie di
scenari e prospettive che devono essere valutate nella loro evoluzione. E’
ovvio che non si va a regolamentare le dogane e il fisco con questa norma che
riconosce piuttosto tutte le firme elettroniche e la neutralità elettronica. Il
nostro Paese, grazie anche alle leggi introdotte dal segretario Ciavatta,
riconosce infatti l’importanza della certificazione della firma elettronica
nella Pa, che ci ha permesso di superare il cartaceo e adottare strumenti che
ci stanno alleggerendo il lavoro. Sul sistema dei pagamenti condivido in pieno
le osservazioni, accetto la sfida, è uno degli argomenti fondamentali e su
questo c’è da lavorare, come sulle dogane e sul tipo di operazione. A nome del
governo, saremo pronti a valutare un ordine del giorno che ponga questi
elementi sul tavolo. Il commercio elettronico potrebbe essere poi un banco di
prova per la Smac. Chiedo quindi ai partiti di valutare la presentazione di
questo ordine del giorno in sede consiliare”.

 

San Marino, 10 Aprile 2013/02

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy