San Marino. Commissione consiliare Sanità e Territorio, 6 novembre, seduta mattutina. Agenzia Dire

San Marino. Commissione consiliare Sanità e Territorio, 6 novembre, seduta mattutina. Agenzia Dire

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITA’, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E AGRICOLTURA

GIOVEDI’ 6 NOVEMBRE  – MATTINA

In mattinata la Commissione consiliare si è concentrata sul dibattito e sull’esame del progetto di legge di variante al Prg “per l’attuazione di interventi a favore delle imprese e per la realizzazione di infrastrutture pubbliche”, interrotto con l’approvazione dell’articolo 9. L’esame dei 14 articoli del progetto di legge riprenderà nel pomeriggio.

Il segretario di Stato per il Territorio, Antonella Mularoni, nel presentare il progetto, ha illustrato le modifiche compiute rispetto la prima lettura: l’eliminazione di una rotonda a Domagnano e lo stralcio della realizzazione del centro di compostaggio ad Acquaviva, di cui “si procede alla soppressione in questa fase”, ha spiegato, per compiere un approfondimento sulla possibilità di avere delle alternative sul territorio in cui trattare il compost. La problematica, assicura il segretario di Stato, sarà ripresa nel 2015, una volta compiute le necessarie verifiche.

Infine, nella parte del testo relativa alla trasformazione della zona produttiva di Rovereta in commerciale, il segretario di Stato spiega che sono state introdotte una serie di cautele per “la realizzazione di parcheggi e una viabilità adeguata”.

Critico l’intervento di Elena Tonnini, Rete, sul progetto di legge: “Non è pianificazione del territorio- lamenta- ma interventi spot sul vecchio Prg e li andiamo a fare in una fase di verifica programmatica con un governo che difficilmente li potrà portare avanti, perché non sappiamo che succederà nei prossimi mesi”. Franco Santi, C10, solleva preoccupazioni per possibili ritardi nell’adozione di un piano di gestione dei rifiuti differenziati: “Una componente importante  del piano è quella relativa alla gestione della parte umida del rifiuto- spiega- e il centro di compostaggio ne avrebbe avuto una gestione diretta, ma oggi si torna indietro”.

Stefano Canti, Pdcs spiega che lo scopo della normativa: “Abbiamo fatto una legge per incentivare lo sviluppo e oggi, con questo provvedimento, individuiamo le zone dove è concesso lo sviluppo”. Augusto Michelotti, Su, solleva alcune problematiche sulle aree di intervento: “La zona di Ca’ Martino di Acquaviva è piuttosto critica rispetto la stabilità morfologica, ci sono state frane importanti- spiega- perciò metterei particolari attenzioni nel realizzare interventi di deposito di materiali”. Nicola Renzi, Ap, replica a chi dice che bisognava rifare ex novo il Prg: “Avremo sicuramente necessità di fare piani integrati che riguardino tutto il territorio- spiega- ma non possiamo dire che una variante di Prg ritarda un’opera, proprio perché su certe tematiche si voleva andare più spediti si è scelta la strada delle varianti”. Paolo Crescentini, Ps, punta il dito contro la moltiplicazione delle rotatorie:“Non vorremmo si diventasse il Paese delle rotonde- fa notare- in questo momento poi le casse dello Stato piangono e queste infrastrutture costano”. Si accoda infine William Giardi, Upr, che chiede se ci siano dei preventivi di spesa sulle rotonde stradali inserite nella variante del Prg.

Nel corso dell’esame del progetto di legge sono respinti gli emendamenti di Rete agli articoli 1, 4, 6 e 9, viene invece accolto l’emendamento sottoscritto dalle forze di maggioranza all’articolo 9, quello relativo alla trasformazione della destinazione d’uso di alcune aree di Rovereta, Gualdicciolo e Galazzano (che da produttive diventano commerciali). La finalità dell’emendamento di Pdcs-Ns, Psd e Ap,  spiega Canti (Pdcs), è “quella di stabilire che il carico urbanistico, già edificato o che dovrà essere edificato, rimane tale in qualunque caso”, infatti “prevediamo l’obbligo al rispetto di quanto stabilito all’articolo 192 della legge n.87 del 95, relativamente al carico urbanistico, senza concedere alcun tipo di deroga”.

I lavori della Commissione consiliare Sanità e Territorio riprenderanno nel pomeriggio alle 15.

Di seguito una sintesi degli interventi della mattina.

Comunicazioni:

Elena Tonnini, Rete: “Chiedo delucidazioni al segretario Mularoni. Rispetto l’attuale situazione a Gaviano, vorrei sapere quello che si intende fare per i cumuli di rifiuti accumulati sul piazzale. Nell’attesa della risposta all’interpellanza presentata al segretario di Stato Lonfernini, chiedo riferimento al Territorio, visto che l’azienda ha ventilato la possibilità di noleggiare un ulteriore macchinario per gestire e trasferire i rifiuti, chiedo se si sta procedendo in questa direzione del noleggio, che inciderà sui costi statali. Chiedo poi lo stato di elaborazione del piano di gestione rifiuti, a che punto siamo, è del 2011. Sempre riguardo ai rifiuti, chiedo poi indicazioni sull’appalto alla ditta Expert che ci costa 40 mila euro. Infine, rispetto l’incontro di ieri con il ministro Galletti, rispetto la possibilità di collaborare con i consorzi italiani, da quanto letto oggi sembra che si parli di collaborazione con le aziende private e il consorzio e non con l’Aass. Le aziende sammarinesi hanno già attualmente collaborazione con i consorzi italiani, ma manca la collaborazione con l’ente pubblico che gestisce i rifiuti, quindi l’Aass. E’ dal dicembre 2013 che si dice che il ministero italiano è disponibile, chiedo quindi se in questo incontro si è parlato di quali siano le problematiche che impediscono di procedere rispetto alla possibilità di collaborazione con i consorzi italiani per poter rivendere i materiali e avere un introito nel porta a porta che venga incontro alle spese”.

Franco Santi, C10: “Il tema rifiuti è stato dibattuto da tempo in Consiglio, abbiamo prodotto delle deliberazioni, è passato tempo e credo che in Commissione, come in Consiglio, sia giunto il momento di dare un riferimento sui passi fatti e su quello che manca. Rispetto all’intervento di Tonnini, vorrei aumentare la preoccupazione sulla tempistica. Il processo di implementazione di un nuovo metodo di gestire i rifiuti, cui si è dato seguito con l’istituzione dell’osservatorio, ha tempi importanti. La prima fase di impostazione, analisi e gestione ha tempi lunghi. Un’attività di incontro e informazione con la cittadinanza deve essere prioritaria. Siamo preoccupati perché i tempi si stanno dilatando molto. La deliberazione del Consiglio dà come termine ultimo il 2015, ma crediamo che, una volta tanto, sarebbe bello arrivare prima delle scadenze se ci si crede davvero in quello che si vuole fare è bene accelerare”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Sul deposito a Gaviano se ne è parlato anche all’osservatorio rifiuti, è un’iniziativa dell’Aass e la risposta verrà data dalla segreteria di Stato riferimento attraverso l’interpellanza. Tuttavia ci siamo interessati e abbiamo contattato l’azienda per minimizzare i problemi per la cittadinanza, ovvero i cattivi odori e la presenza di animali. Ho visto che ultimamente la polemica si è spenta e credo gli interventi siano andati a buon fine. Non si tratta di rifiuti inquinanti, ma autorizzati, si quindi tratta di minimizzare i problemi per i residenti. L’Osservatorio rifiuti si sta occupando della tematica e la situazione è sotto controllo. Per la raccolta porta a porta l’obiettivo resta quello condiviso di dicembre 2015, se sarà possibile accelerare, si vedrà. Dal mio punto di vista ci sono percorsi culturali che il nostro Paese deve fare, siamo rimasti indietro nella mentalità ed è visibile a tutti quando passiamo vicino ai cassonetti. Il porta a porta comporta tuttavia maggiori costi, noi da mesi, dal mio insediamento, abbiamo preso i contatti direttamente con il Conai, sia nella sede di Roma che di Milano. Le notizie apparse sulla stampa sono frutto di una chiacchierata telefonica con i giornalisti, c’è stato un incontro per sensibilizzare il ministro rispetto alcune tematiche come il Conai sulla valorizzazione dei rifiuti. Il consorzio ci ha detto che , visto che siamo uno Stato estero, serve la disponibilità del ministero. Galletti ci ha dato questa disponibilità e ha preso l’impegno di verificare la strada migliore per la valorizzazione dei rifiuti delle nostre aziende. Già con l’Italia abbiamo una serie di accordi bilaterali, tra cui uno specifico sui rifiuti, vediamo come procedere, se farlo rientrare in questo. Abbiamo quindi sollecitato una risposta avendo in questi mesi parlato con il Conai, siamo convinti che il discorso di raccolta differenziata sia un percorso virtuoso su cui proseguire, vorremmo cercare forme di valorizzazione che ci permettano di spendere meno. L’incontro avrà un seguito di cui vi daremo comunicazioni. L’osservatorio rifiuti si riunisce almeno una volta al mese, il lavoro sul piano dei rifiuti prosegue, ci sono azioni anche di tipo culturale e di sensibilizzazione che stanno andando avanti da parte dell’osservatorio e su cui c’è ampia condivisione. Sulla consulenza con la ditta Expert dall’Azienda dei servizi: si tratta di un rapporto attivato direttamente dall’azienda, so che è oggetto dell’interpellanza e all’interno ci sarà una risposta che spiegherà le modalità di individuazione. So che l’Aass ha preso in considerazioni più proposte poi è stata ritenuta preferibile quella di Expert, ma mi sembra corretto lasciare la risposta al segretario di Lonfernini”.

Comma 1. Prg Progetto di legge – “Modifiche alla Legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per l’attuazione di interventi a favore delle imprese e per la realizzazione di infrastrutture pubbliche”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Vorrei ribadire, come negli incontri fatti con le forze politiche, le modifiche compiute rispetto la prima lettura. Sappiamo che c’erano due punti controversi, a Domagnano la rotonda davanti al negozio di calzature, e ad Acquaviva, il centro di compostaggio. Acquaviva è un Castello sensibile sulle tematiche ambientali, nella serata che si è tenuta a luglio con giunta e residenti c’è stata molta tensione sull’introduzione di un centro di compostaggio. Siccome c’erano richieste di approfondimento, proposte alternative di valutazioni dell’impatto, abbiamo ritenuto di stralciare la problematica, l’affronteremo nel 2015. Visto che il compost è un materiale organico e naturale, si è pensato di realizzare centri di compostaggio in aree agricole. Si procede quindi alla soppressione dell’introduzione del centro di compostaggio ad Acquaviva in questa fase, prima di aver fatto un approfondimento, la gestione dei materiali resta in attesa di un ragionamento sui depositi e sulle società che le esigono. Risultano ad oggi società non operative che hanno in uso un deposito, ma abbiamo anche aziende che ne hanno bisogno. In attesa di una ricognizione abbiamo fatto questo interventi. A Domagnano, abbiamo pensato di sopprimere la rotatoria indicata e di lasciare quella sottostante, è una possibilità che ci permetterebbe la chiusura del passaggio a raso di Torraccia. Per la trasformazione della zona produttiva in commerciale di Rovereta abbiamo introdotto una serie di cautele, la realizzazione di parcheggi e una viabilità adeguata. Se si può migliorare il testo rispetto alla forma e alle cautele siamo qui per confrontarci”.

Elena Tonnini, Rete: “L’impressione è che si proceda in modo schizzofrenico, si passa dal centro di compostaggio rifiuti da Gaviano ad ‘aree agricole’. L’impressione è che si agisce su una progressiva particellizzazione di aree con cambio di destinazione-uso, non è un nuovo Prg ma alcuni cambiamenti al vecchio che dimostrano mancanza di pianificazione e un atteggiamento schizofrenico. Ci ritroviamo anche oggi con emendamenti sostanziali per cui è difficile per l’opposizone andare a fare emendamenti su emendamenti. Non credo sia un risultato l’articolo 9, oggi 10, che stabilisce che il centro compostaggio si sposta da Gaviano, ma si prendono aree agricole e le si trasforma, non è questa partecipazione al processo decisionale dei cittadini. Era meglio prendersi più tempo e ragionare con maggioranza e opposizione per evitare emendamenti all’ultimo minuto.  Non è pianificazione del territorio, ma interventi spot sul vecchio Prg e li andiamo a fare in una fase di verifica programmatica con un governo che difficilmente potrà portare avanti quanto espresso nella relazione, perché non sappiamo che succederà nei prossimi mesi. Se alla fine della Finanziaria il governo potrebbe cadere, lasciamo in eredità un progetto che cambia destinazione d’uso e le intenzioni attuali decadono. Chi si ritroverà in mano questo Prg, si troverà aree trasformate in uso-servizi su cui si potrà andare a costruire quasi ogni cosa. La mancanza di totale di pianificazione e il cambiamento di destinazione rischia di trasformarsi in ulteriore speculazione edilizia. Il Paese non ha bisogno di questo”.

Franco Santi, C10: “Nulla vieta al governo di cambiare idea sul centro di compostaggio, ma ciò pone un problema sulla reale volontà di mettere in atto determinate scelte. E fa nascere la seconda considerazione sull’adozione del piano rifiuti. Una componente importante  del piano è la gestione della parte umida del rifiuto. Il centro di compostaggio avrebbe avuto una gestione diretta di questo rifiuto. Si era fatta una scelta, giusta o sbagliata, ma oggi si torna indietro e non si dà una collocazione sicura su una scelta strategica. Traggo la conclusione ovvia che ci saranno dei ritardi. L’opera culturale cui faceva cenno anche il segretario, si attua nel momento in cui siamo operativi.  Alcuni membri di maggioranza presentano emendamenti abrogativi su  un articolo molto importante rispetto le scelte strategiche, notiamo una dicotomia di scelte e pensieri. Per il resto, non sono contrario a destinare aree per fare cose che servono, penso però che l’andamento schizofrenico del governo, che prima prende una strada e poi torna indietro, non è un buon viatico per ottenere obiettivi basilari”.

Manuel Canti, Pdcs: “Intervengo per chiarire alcuni concetti, quali l’obiettivo e le finalità del fare sviluppo. Abbiamo fatto una legge per incentivare lo sviluppo e oggi, con questo provvedimento, individuiamo le zone dove è concesso lo sviluppo. C’è quindi una certa razionalità del governo in questo progetto di legge. Altro punto sono le infrastrutture pubbliche: perché l’impianto di compostaggio deve essere realizzato nel più breve tempo possibile? Perché dobbiamo fare i conti con l’estensione del porta a porta su tutto il territorio entro il 2015. L’impegno è stato condiviso da tutto il Consiglio, perché oggi allora il fatto di individuare gli impianti di compostaggio non è condivisa? Ho sentito che si sta procedendo con interventi spot e non con una pianificazione: potevamo fare un nuovo prg o procedere per varianti, ma per il prg è richiesto uno studio molto più approfondito, qui si presentano varianti per  portare avanti obiettivi previsti dalla maggioranza”: Augusto Michelotti, Su: “La zona di Ca’ Martino di Acquaviva è piuttosto critica rispetto la stabilità morfologica, ci sono state frane importanti. Perciò metterei particolari attenzioni nel realizzare interventi di discarica e deposito di materiali nella parte bassa di Gaviano, perché questo tipo di scelte modificano non solo il paesaggio, si caricano di pesi importanti i territori che incidono sulla stabilità. Spero siano stati presi dei provvedimenti perché la zona è a rischio. La rotonda di Domagnano era un intervento ridicolo, aveva più senso spostarlo all’incrocio del crocifisso, invece si interveniva per mettere un tampone. Quando si fa urbanistica bisognerebbe essere il più chiari possibile, ho letto la relazione sulla modifica del Prg, mi sembra così poco elaborata”.

Nicola Renzi, Ap: “L’iter per questa trasformazione era già stato avviato da Fiorini e quando si va a toccare il territorio sono previsti passaggi consistenti istituzionali. Nella prima lettura alcuni rilievi non erano emersi e soprattutto, in questo passaggio sono state prese decisioni legate al territorio, ma anche politiche. E’ doveroso ascoltare un’esigenza sollevata da un Castello toccato, in passato ,in modo forte da interventi sul territorio, non è segno di debolezza, ma di ascolto della popolazione. Se si è andati a stralciare interventi invasivi non significa disconoscere quanto fatto prima, parliamo sempre di condivisione, e questo è un caso di condivisione prima di tutto con la cittadinanza. A fronte di un’assemblea pubblica molto partecipata, il segretario ha valutato le osservazioni. Credo sia sintomo di confronto e buona politica. Sui ritardi della raccolta differenziata: è un obiettivo condiviso anche da tutto il Consiglio, adesso si tratta di farla bene. Sul compostaggio: non ci sono risposte a prescindere, si sta valutando se, in alternativa a un centro unitario, si possano trovare altre soluzioni che interessino più Castelli o varie zone della Repubblica. Se è possibile riuscire fare questi interventi in modo più razionale, credo sia fattibile.  Chi dice che bisognava rifare il Prg: avremo necessità di fare piani integrati che riguardino tutto il territorio. Ci si sta pensando, ma non possiamo dire che una variante di Prg ritarda un’opera e che un Prg nuovo sarebbe velocissimo. Anzi, proprio su certe tematiche si voleva andare più spediti e si è scelta la strada delle varianti. E’ evidente che sia così”.

Paolo Crescentini, Ps: “Intervengo sulla rotatoria davanti alla Serenella. Il Ps è per migliorare la sicurezza delle nostre strade, ma non vorremmo che nello stesso tempo il discorso rotatorie prendesse il sopravvento, ad ogni svincolo sta sorgendo una rotatoria. Prima di portare avanti un intervento del genere spero si sia contattata la giunta di Domagnano. D’accordo sulla chiusura dell’attraversamento raso di Fiorina, mi chiedo se ci sono espropri da fare davanti al Serenella, che costi ci siano, in caso, se è stata valutata la possibilità di fare una rotatoria davanti la croce. Se quella si farà, allora perché è necessario farne un’altra distante appena un chilometro? Non vorremmo si diventasse il Paese delle rotonde. In questo momento poi le casse dello Stato piangono e le rotonde costano, quella di Acquaviva è costata 700 mila euro. E perché a San Marino costa molto più che altrove?”.

William Giardi, Upr: “Mi collego a Crescentini, chiedo se sono stati fatti dei preventivi di spesa e dei chiarimenti su come si intende sostenere queste spese”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio, replica: “Sulla scelta di fare varianti o un nuovo Prg, l’Aula si trova sempre a confrontarsi, è chiaro che il vecchio Prg è ormai superato e le maggioranze che si sono succedute negli ultimi anni hanno ritenuto che la pressione edificatorie sia già elevatissima. La politica ha ritenuto di rinviare la scelta di un nuovo Prg perché il Paese farebbe fatica a tornare su decisioni prese in passato e non si vuole estendere l’edificabilità. Ho ritenuto preferibile andare avanti con una variante per portare avanti tematiche urgenti. La politica deve essere poi capace di interpretare le cose possibili e quelle non. Sulla scelta di Gaviano c’erano delle difficoltà, la popolazione di Acquaviva si sente toccata e ci ha chiesto se gli impianti si possono fare anche altrove e ci siamo presi il tempo necessario. Non è vero che trasformiamo tutte le zone agricole in servizi, consigliere Tonnini, ci saranno tutti i controlli possibili e le valutazioni di impatto ambientale. La volontà è di trovare le migliori soluzioni possibili. Se abbiamo voluto il porta a porta dobbiamo sapere che le aree compostaggio servono, ma vanno fatte nel modo più indolore, abbiamo mesi davanti a noi per valutarlo.   La rotatoria di Croce rimane, era inclusa altrove e non era necessario inserirla qui. A quella della Serenella si è arrivati dopo un confronto con i tecnici e la giunta di Castello sulla viabilità di Domagnano. Il rischio reale prospettato da tecnici e forze dell’ordine è che, se tutte le persone vogliono girare a Fiorina, cercheranno soluzioni passando dentro il Castello per fare prima. La rotonda della zona crocefisso-Croce esiste da anni sulla carta e non è stata ancora fatta, non vuole dire che partiamo domani, ma che bisogna mettere in sicurezza la strada, fare in modo che si rallenti la velocità e dobbiamo introdurre accorgimenti che permettano di raggiungere questi obiettivi. Non stiamo diventando il Paese delle rotonde, guardate Rimini ne  piena. E’ un indirizzo europeo per mettere in sicurezza le strade. Ciò non significa che le dobbiamo fare tutte domani. Le scelte politiche possono non essere condivise, sono la prima a volere dare le informazioni a tutti sul piano tecnico e sarò sensibile a farlo”. 

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