San Marino. Commissione Finanze, giovedì 13 novembre. Agenzia Dire

San Marino. Commissione Finanze, giovedì 13 novembre. Agenzia Dire

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO, PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE   

GIOVEDI’ 13 NOVEMBRE

In apertura dei lavori, il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, interviene per compiere un riferimento sul Bilancio 2015, cui segue il dibattito dei commissari.

Si procede poi ai commi sulla mozioni. Su quella presentata dal consigliere Roberto Ciavatta di Rete e da Luca Lazzari, indipendenti, “sui benefici fiscali in favore degli istituti di credito che hanno acquisito le passività dei soggetti bancari in crisi”, viene presentato un ordine del giorno, da parte del consigliere Ciavatta, respinto con 7 voti contrari, 3 favorevoli e 2 non votanti.

La seduta viene interrotta e i lavori, su accordo dei commissari, verranno ripresi domani mattina.

Di seguito una sintesi degli interventi odierni.

COMMA 1, COMUNICAZIONI

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Il mio intervento riguarda la legge Bilancio per il prossimo anno. Purtroppo non è stato possibile poter preparare incontri preventivi con le forze politiche in base agli impegni presi, ma abbiamo ritenuto di venire in questa sede istituzionale a fare una relazione su quello che è la legge che verrà depositata domani mattina. Indicherò le sue linee principali con l’intenzione poi di avviare un confronto in incontri successivi per la discussione di emendamenti e posizioni con le forze politiche di minoranza e maggioranza. Se ritenete, dopo gli incontri, è possibile un altro confronto in Commissione tra prima e seconda lettura. La situazione economica e finanziaria rimane difficile, ma la nostra economia comincia a dare piccoli segnali di ripresa, sono aumentate di numero le imprese, si registra un +1,60% per l’imposta monofase a fine mese. Qualche piccolo segnale sta arrivando. San Marino nel rapporto bilaterale con l’Italia nel 2014 è uscito dalla black list e ciò ha normalizzato il rapporto, questo ha già dato segnali di distensione notevole tra le due amministrazioni e fa ben sperare per ulteriori profitti e intese con il nostro partner italiano, anche per il memorandum degli istituti centrali, fortemente necessario per il nostro sistema finanziario, e per l’ingresso nella white list fiscale italiana. Su questo, ci arrivano rassicurazioni che verrà emanata dal Mef la lista dei Paesi equivalenti Ue con San Marino entro l’anno. Continua poi il processo di adeguamento agli standard internazionali, la firma del 28 ottobre scorso a Berlino ne è conferma, siamo entrati nel gruppo dei Paesi virtuosi che adotteranno i nuovi standard nel 2017. In parallelo, nei mesi scorsi San Marino ha concluso l’accordo Facta con gli Usa che sarà sottoscritto entro l’anno. In questo quadro diamo una visione di San Marino più rispondente alle aspettative di eventuali osservatori e investitori esteri internazionali, San Marino è appetibile per gli investimenti. Con questo non significa che abbiamo risolto tutti i problemi, ma bisogna continuare in questa direzione. Tornando al bilancio, gli interventi individuati sono finalizzati a un riequilibrio della finanza pubblica con il contenimento di bilancio e il consolidamento delle entrate e soprattutto, con la riduzione della spesa pubblica strutturale, mantenendo i servizi offerti dal settore pubblico. L’indirizzo è finalizzare risorse per lo sviluppo economico e il mantenimento dei servizi dello stato sociale, queste le priorità del Bilancio. Sono previsti quindi investimenti stimati di 30 milioni di euro, ripartiti sul triennio, riferibili a progetti di investimento. La maggioranza individuerà quali sono da considerarsi prioritari da far partire al più presto, e il finanziamento di queste opere verrà adottato con leggi speciali di spesa. Altro punto: mettere in sicurezza il bilancio dello Stato e mettere al riparo i conti pubblici. Terzo elemento: ripristinare i depositi per garantire al sistema la liquidità necessaria alla gestione. Se andiamo ad esaminare le imposte di bilancio, quindi le entrate fiscali , l’entrata in vigore legge della nuova Igr,  oggi ci consente una previsione che può portare nella legge ad eliminare le imposte di vecchie finanziarie. Mi riferisco all’addizionale Igr, all’imposta patrimoniale, alla mininum tax, queste sono superate e assorbite da quelle che è la legge fiscale entrata in vigore il 1° gennaio 2014,  i cui frutti certi li vedremo con la prossima dichiarazione dei redditi, a giugno 2015. Ma non sarà comunque completa, per il 2014 l’istituto del forfettario viene mantenuto, questi soggetti continuano ad ottenere questo istituto e avere una predeterminazione del gettito. Il 2014 è ancora un anno transitorio sull’Igr, gli effetti li vedremo nel 2015.  Dal 2015 entrerà in vigore in piano di utilizzo del sistema Smac per la certificazione dei ricavi, sulla base di questa introduzione noi pensiamo che ci sia risposta una molto positiva da parte degli operatori economici. Darà buoni benefici per i conti pubblici. Fra le entrate 2015 abbiamo previsto degli introiti derivanti dalla vendita di terreni, stimato intorno 3,2 mln di euro, a prezzo di mercato, per superficie non superiori a 150 metri quadri e privi di idoneità edificatori e patrimonio storico. Nel complesso le entrate previste sono in riduzione dell’ 1,7%.  Il calo riguarda le entrate extratributarie (tabacchi, tasse pubblicità, valori filatelici numismatici). Si prevede quindi l’accensione del finanziamento del disavanzo 2013, l’ anticipo del disavanzo 2014 dell’assestamento, di 32 milioni di euro, che verranno erogati da istituti di credito sammarinesi ed operativi dal 2014, domani mattina dovremo definire condizioni. Si modifica il finanziamento di 60 mln di euro assunto per rafforzare il patrimonio del sistema bancario, era previsto che fosse rimborsato in 21 rate, è stata ottenuta una dilazione in 24 rate. In questo modo il peso economico di questo finanziamento si riduce con un minor onere nell’immediato di 5 mln di euro. Avremo un maggior onere di interessi  a lungo termine.  La spesa dell’esercizio 2015 è diminuita dell’1,4% rispetto la previsione, la spesa corrente aumenta del 2,24%, ma in valore assoluto.  E’ incluso infatti il rimborso dell’imposta monofase, che rispetto all’anno precedente è aumentata di 5 milioni di euro e di fatto non è una maggiore spesa, ma è positivo che abbiamo in entrata un capitolo che è aumentato di 5 milioni e il volume monofase è in leggera crescita. E’ un segnale positivo dell’economia, quindi non è di fatto una spesa, ma è inserita nella spesa corrente, è una posta che rettifica le entrate. Per il 2015 non è riproposto il taglio lineare dell’1,5% degli stipendi della Pa e del 5% alla retribuzione dei precari. Entro la fine dell’anno verrà emesso il decreto sul fabbisogno con nuove retribuzioni dei profili di ruolo e andranno a sopperire a questo onere. Per il 2015 saranno riproposti invece i prepensionamenti obbligatori a 59 e 64 anni. Abbiamo ritenuto di mantenere questo provvedimento, anche se in controtendenza con le norme sull’età pensionabile e con quello che avviene negli altri Paesi. Noi riteniamo sia necessario perché quelli che saranno collocati a riposo non saranno tutti sostituiti. E’ preventivato un tasso di sostituzione del 25%, su 4 pensionati una sostituzione. E’ anche un modo di far entrare nuove risorse nella Pa,  terzo elemento, nei servizi dove si verifica questa eventualità del collocamento a riposo e il soggetto non viene sostituito, il responsabile e dirigente viene costretto a pensare a una riorganizzazione del lavoro. Abbiamo inserito, a salvaguardia della liquidità, un articolo con una clausola di salvaguardia in cui è indicato che i vari uffici e dipartimenti non potranno impegnare somme oltre il 70%, perché si vuole monitorare l’andamento della spesa.  Il disavanzo è di circa 15 milioni, non siamo soddisfatti, ma non siamo così pessimisti perché con l’azione di spending review  è da proseguire nel 2015 e, con un monitoraggio sulle entrate e sul gettito, in base alla nuova legge Igr, contiamo di poter arrivare al pareggio di bilancio dal 2015, nel consolidato del 2015”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “Possiamo esprimere soddisfazioni perché il Paese è crisi economica che percepiamo da tempo e, dopo anni di sacrifici, per la prima volta, non si individua la necessità di riproporli, né patrimoniale, né tagli agli stipendi, è un approccio che deve avere un apprezzamento. Da qui parte il confronto con tutte le forze politiche, come presidente offro la mia disponibilità se il segretario vorrà portare in Commissione l’esito del confronto”.

Luca Beccari, Pdcs: “E’ stata la prima volta, in coincidenza con la commissione Finanze, in cui viene fatta un’anticipazione in questo ambito dei contenuti del Bilancio, altrimenti si doveva attendere il dibattito in prima lettura, domani in ufficio di presidenza avrebbero avuto il testo, abbiamo lanciato l’idea di fare un confronto vero e il più possibile, articolato sui contenuti di questo bilancio, crediamo sia stata un’ottima occasione per assimilare i concetti e chiaramente i confronti verranno fatti, come è normale, in sede politica. Verranno concordate date con le forze politiche e il confronto sarà libero. Confronto sì quindi, ma nei tempi e modi soliti dell’ambito politico, non in commissione dove non tutti possono intervenire se non sono commissari. Ci sono scelte attorno al bilancio dove è necessario il confronto perché la cittadinanza possa vedere che su certi temi la politica è in grado di esprimere orientamenti in modo stabile. Quest’anno parliamo di indebitamento per infrastrutture, di gestione della liquidità, è importante far uscire dal Consiglio una voce unica, quantomeno sugli orientamenti e sulle politiche su questi temi. Altrimenti si genere caos e convinzioni che possano esistere alternative, quando non è così. La maggioranza vuole fare la sua parte nel confronto ed è importante per questo ricevere orientamenti  e proposte dei partiti di minoranza per tempo. Per poterle prenderli in considerazione. Se si portano emendamenti in seconda lettura i tempi di ragionamento non ci sono”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Nel dibattito sulla spending review sono stati fatti passi avanti significativi. Ma la revisione della spesa non è terminata. Continuerà così da liberare risorse per sostenere lo sviluppo e dare nuova forza per garantire lo stato sociale”.

Paolo Crescentini, Ps: “Importante avere avuto la relazione dettagliata sul bilancio quest’oggi. Apprezzo allo stesso modo l’apertura del collega Beccari di un confronto tra le forze politiche sul bilancio. Soprattutto alla luce della fase estremamente delicata che ci troviamo ad affrontare. Verificheremo al tavolo se c’è reale volontà di trovare delle convergenze. Un bilancio che al momento sembra alleggerire la tassazione. Ora vogliamo capire se le casse dello Stato non andranno in sofferenza. Speriamo che ci sia una reale volontà di condividere un progetto di rilancio per il Paese.”

Tony Margiotta, Su: “Contento del nuovo metodo adottato dal Governo che in questa occasione ha cercato un maggiore coinvolgimento delle forze politiche. Mi riallaccio all’intervento del commissario Beccari. Sono rimasto molto contento del suo intervento di qualche tempo fa in Aula con cui aveva annunciato un “nuovo modo” di fare politica. Il fatto che oggi stiamo discutendo in linea generale del progetto di legge più importante, mi fa pensare che forse dalla parte della maggioranza ci sarà maggiore ascolto nei confronti dell’opposizione. Questa Legge di Bilancio detterà le Linee guida per tentare di far ripartire l’economia sammarinese. Una delle condizioni che accetto ben volentieri è che questo taglio lineare del 5% verso i precari non ci sarà più. Mi chiedo poi se quel famoso 1.5% che coinvolge tutti i dipendenti pubblici sarà presente anche quest’anno? Penso poi sia arrivato il momento di definire il Fabbisogno di personale della P.A. L’argomento sviluppo dovrà essere una delle colonne portanti di questa Finanziaria pari al sostegno allo Stato sociale e alla necessità di creare lavoro”.

Stefano Macina, Psd: “Volevo portare tre questioni all’attenzione di tutti. 1) Il completamento della revisione della spesa pubblica. Basti pensare che nel 2014 è diminuita di più del 4%. E stiamo lavorando ad altri interventi strutturali per dare ulteriori risultati. Spending review è percorso abbastanza lungo e non può esaurirsi in un anno o due. 2) Le politiche si sviluppo affrontate attraverso la Legge di Sviluppo e quella sulle Licenze. C’è impegno di tutte le forze politiche di fare il punto ad un anno dell’applicazione della Legge sullo Sviluppo. Non siamo intervenuti in maniera specifica dentro questa Legge di Bilancio. In questo progetto di legge c’è una prima serie di interventi sugli investimenti pubblici. 3) La Previdenza. Il 2015 sarà il primo anno in cui dobbiamo intervenire perché le risorse del Fondo per i dipendenti non sono sufficienti. In generale posso dire che per quanto riguarda le imposte speciali che sono scomparse, abbiamo mantenuto la parola data”.

Rossano Fabbri, Ps: “Ho sempre creduto che in momenti così drammatici per il Paese la politica del confronto debba prevalere a favore dell’interesse generale. Ho molto apprezzato la relazione del Segretario di Stato. In passato si veniva a conoscenza delle leggi solo in sede di Prima Lettura mentre oggi mi sento di ringraziare il Segretario Capicchioni per averci dato questa serie di contenuti. Una Legge di Bilancio molto coraggiosa. Va apprezzato il fatto che sono sparite le dichiarazioni di intenti tipiche delle nostre Leggi di Bilancio. Il provvedimento oggi sembra avere un carattere più programmatico. Prevedere un deficit così contenuto, anche alla luce del fatto che tante imposte straordinarie sono venute meno, mi fa pensare a Legge coraggiosa. Ho apprezzato anche gli interventi di Beccari e Macina che hanno voluto chiarire che in questo nuovo approccio che si è dato la politica ci sarà un coinvolgimento di tutte le forze politiche. Esprimo apprezzamento sul taglio dell’imposta ai precari”.

Andrea Zafferani, Civico 10: “Va il mio ringraziamento al segretario Capicchioni per una disponibilità che non era scontata, soprattutto considerando i comportamenti del predecessore. Sui contenuti però c’è un grande problema: sono contento che non ci siano più i prelievi straordinari e i tagli agli stipendi in questa Finanziaria però iniziamo a fare debiti cospicui. Questo ci preoccupa. Sembra la prima Finanziaria che inaugura l’era del debito pubblico in questo Paese. E non c’è nulla di cui esultare. Sostituire i tagli con i debiti significa chiedere sacrifici ai giovani. Cambia poco. Cambia solo la categoria di cittadini che dovranno fare i sacrifici. Noi siamo fortemente contrari. Non dobbiamo cadere nella spirale del debito. Faremo tante proposte. E quasi tutte a costo zero. Se ci sarà davvero il confronto speriamo che ci possa essere analisi approfondita, specie sullo Sviluppo, delle nostre proposte”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato, replica: “Il discorso dello sviluppo economico c’è. C’è un Piano triennale da 30 milioni di euro. Potremmo metterne anche 100 di milioni ma il problema è che se incrementassimo l’investimento difficilmente saremo in grado di attuarlo. C’è una difficoltà oggettiva. Sul discorso del debito mi sento di dire che non è proprio così. I debiti derivano dal disavanzo degli esercizi precedenti. L’amministrazione è però costretta a ricorrere al credito perché fino ad oggi era riuscita a far fronte con la propria liquidità. Oggi la cassa dello Stato è in forte difficoltà ed è dunque necessario ricorrere a questo strumento. Sul bilancio di previsione 2015 contiamo di raggiungere il pareggio di bilancio a consuntivo. I tagli contiamo di coprirli riducendo fortemente le spese”.

COMMA 2

Mozione conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dai consiglieri Franco Santi e Andrea Zafferani, C10, per delucidazioni sulla questione della violazione dei diritti d’autore che vede coinvolti l’Aasfn e l’artista Leonardo Blanco, sulle responsabilità attribuibili al Dirigente dell’Aasfn e per ulteriori chiarimenti in merito.

Andrea Zafferani, C10: “Si richiede un risarcimento di oltre 7 milioni di euro. L’interpellanza è stata trasformata in mozione per due ragioni: sono passati diversi mesi e intendiamo avere eventuali aggiornamenti sulla causa civile. Ci chiediamo inoltre se esistono degli uffici all’interno dell’Azienda filatelica e numismatica, qualche ufficio reparto competente a verificare i contratti sui diritti d’autore.

Segretario di Stato Gian Carlo Capicchioni: “Non ci sono aggiornamenti per quanto riguarda la causa civile in corso. La risposta data all’interpellanza viene confermata. Sul discorso dell’ufficio legale all’interno dell’ex azienda filatelica non c’era alcuna struttura che faceva riferimento ad un ufficio legale permanente. L’azienda non esiste più. E’stata trasformata in un ufficio filatelico”.

Roberto Ciavatta, Rete: “E’ un tema a me molto caro, avendo lavorato nell’azienda numismatica. Io considero che i problemi stiano a monte. Sicuramente nel momento in cui ci troviamo di fronte a una causa di questa entità un errore c’è stato. O al momento della pubblicazione del bando. O nel momento in cui l’azienda filatelica ha deciso di fare una moneta senza informarsi se c’era un diritto d’autore sull’opera. Non ritengo personalmente il dirigente Manuzzi meritevole di dirigere un’azienda di Stato.”

COMMA 3

Mozione derivante dalla trasformazione dell’interpellanza presentata dai Consiglieri Roberto Ciavatta, Rete, e Luca Lazzari, indipendenti, sui benefici fiscali in favore degli istituti di credito che hanno acquisito le passività dei soggetti bancari in crisi. Viene respinto con 7 contrari e 3 favorevoli e 2 non votanti l’ordine del giorno presentato da RETE.

Roberto Ciavatta, Rete: “A questa interpellanza l’ex segretario Felici diede una risposta troppo tecnica. Come già facemmo osservare in Aula era molto ostica da comprendere per chi tecnico non lo è. Molti dei dubbi sollevati non sono stati marginalizzati bensì ampliati. Abbiamo preparato un Odg in base al quale “Considerata la gravità della situazione delle Finanze pubbliche e la necessità assoluta di una loro gestione all’insegna della prudenza e del rigore (…) la Commissione Finanze impegna il Governo a: 1) presentare al Consiglio grande e generale, entro la fine dell’anno, copia dei rapporti sui crediti problematici conferiti dagli istituti bancari oggetto dei decreti legge n 172/2011, n. 61/2012, n. 72/2013 alle società cui ne è stato affidato il recupero, ovvero l’elenco dei nominativi e dei relativi importi cui gli stessi rapporti fanno riferimento; 2) Bloccare le trattative delle licenze delle banche che sono state acquisite e la loro immediata revoca”.

Andrea Zafferani, C10: “I soci delle banche, che non sono stati in grado di mantenere adeguatezza patrimoniale delle loro aziende, aiutata dallo Stato, vi sembra giusto che possano disporre di quote societarie e licenze e che possono venderle e guadagnarci sopra? A me sembra una cosa abominevole, mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i colleghi. Condivido l’ordine del giorno quando dice che bisogna trovare presidi per evitarlo, e bisogna intervenire con urgenza. L’interpellanza evidenzia che tutti questi salvataggi, in tre casi, lo Stato ha rinunciato di contabilizzare attivi e passivi, lasciando il compito a commissari nonché ai consigli di amministrazione. Alla fine delle fiera è lo Stato che paga rinunciando agli introiti fiscali. E se dovesse ricapitare, ad occuparsi del recupero degli attivi per lo Stato sarà il consulente Gumina, colui che come responsabile della vigilanza, nel suo ruolo precedente, avrebbe dovuto evitarlo”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Lo Stato è intervenuto per salvare i correntisti, prima delle banche. Condivido la risposta che fece a suo tempo il segretario Felici. Nello specifico, per quanto riguarda le licenze, la risposta di allora credo sia esauriente, sono autorizzazioni che permangono in essere.  Sui crediti, la valutazione è inopportuna. I commissari liquidatori che li hanno identificati lo hanno fatto per conto della pubblica amministrazione. Nel caso dell’accordo con la società cui sono stati ceduti i crediti, chi ha acquisito ha ben guardato cosa stava acquisendo. Le valutazione dei crediti, se sono esigibili o meno, è difficile, i tempi di verifica sono lunghi, si sarebbero allungati, la banca sarebbe stata commissariata come le altre. Non è compito dell’amministrazione andare a fare in soggetti privati. Sono in attesa di ricevere da Gumina la relazione su questi crediti, spero di riceverla al più presto”.

Tony Margiotta, Su: “La crisi di liquidità dello Stato è derivata anche dal fatto che comunque i governi che si sono susseguiti in passato hanno, per le motivazioni elencate dal segretario, aiutato queste realtà bancarie anche discutibili. I governi sono corsi in aiuto non ai banchieri ma a chi aveva conti correnti. Ho sentito anche motivazioni legate ai posti di lavoro. Ma la politica doveva essere più incisiva rispetto personaggi che hanno portato avanti una politica bancaria completamente distorta, portando danno alla casse dello Stato e all’immagine del Paese”.

Roberto Ciavatta, Rete: “E’ stata fatta la valutazione delle banche salvate sulla raccolta consistente sammarinese, se non proviene da San Marino. Non é follia pensare che debbano chiudere, altrove è stato fatto, i responsabili ne hanno dovuto rispondere del fallimento. Nel momento in cui si fa un patto, tra Stato e banca, quando uno viene meno, si può rimettere in discussione tutto. Gli impegni di banca Cis sull’assunzione dei lavoratori dell’istituto acquisito non mi risulta siano stati assolti”. 

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