False dichiarazioni a pubblico ufficiale per beneficiare della “sanatoria edilizia”: condannato un consigliere Dc
ENRICO LAZZARI – Venti giorni di prigionia, convertiti in una multa quantificata in 15 euro giornalieri per un totale di 300. È questa la pena che il giudice Elisa Beccari, in un “decreto penale” emesso il 17 giugno scorso, ha inflitto al consigliere del Partito democratico cristiano sammarinese, Stefano Giulianelli, fra l’altro membro della Commissione consiliare alle Finanze, disponendo, fra l’altro, la “non menzione nel certificato del casellario giudiziario”. Secondo questa sentenza non definitiva – il condannato può presentare opposizione che determinerebbe l’istruzione di un vero e proprio processo – Giulianelli, nella vicenda in questione difeso dall’avvocato Paride Bugli, avrebbe violato, “con più azioni esecutive” (e qui il richiamo all’art. 50), l’art. 297 del Codice Panale rilasciando “false dichiarazioni a pubblico ufficiale”. Infatti, lo stesso articolo dispone che sia punito con “la prigionia o con l’arresto di secondo grado o con la multa a giorni di terzo grado il privato che rende al pubblico ufficiale in atto pubblico false dichiarazioni su fatti che l’atto è destinato a provare”. “…Con più azioni esecutive del medesimo programma criminoso – si legge nel decreto penale – nell’ambito della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria presentata (…) in relazione all’immobile di sua proprietà sito in San Giovanni, rendeva false dichiarazioni su fatti che gli atti sottoscritti erano destinati a provare”. (…)
Articolo tratto da La Serenissima
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