San Marino. Consiglio Grande e Generale, 17 Aprile, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale, 17 Aprile, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 10-17 aprile

GIOVEDI’ 17 aprile – pomeriggio

I lavori del Consiglio grande e generale si aprono con la presa d’atto delle dimissioni del segretario di Stato per il Territorio, Matteo Fiorini e la sua sostituzione con Antonella Mularoni, entrambi di Alleanza popolare.  Sono 19 gli iscritti ad intervenire nel relativo dibattito, aperto dallo stesso Fiorini che torna così a vestire il ruolo di consigliere. Il nuovo segretario di Stato per il Territorio, Antonella Mularoni, viene nominato con 35 voti a favore ed effettua il giuramento. Ha le deleghe al Territorio e ambiente, Agricoltura, Telecomunicazioni, Cooperazione economica internazionale, Protezione civile, Rapporti con l’Aaslp. Al collega al Turismo, Teodoro Lonfernini, vanno in aggiunta le Politiche giovanili e lo Sport. Il cambio di deleghe viene accolto con 33 voti a favore, 23 contrari e due consiglieri assenti

Si torna così all’esame degli ordini del giorno, innanzitutto con la replica della votazione di quello presentato da Rete per bloccare il contributo al Meeting di Rimini, respinto questa volta con 29 voti contro e 28 a favore.

Si passa poi agli altri all’ordine dei lavori. Viene accolto l’odg di Upr, modificato, che chiede al governo di presentare entro sei mesi una relazione sui costi e la sostenibilità delle commissioni di nomina consiliare. Respinto invece con 31 voti contrari e 24 favorevoli quello dell’opposizione che “impegna il Consiglio grande e generale ad approvare una normativa sulle incompatibilità per le figure apicali della San Marino Rtv”.

La seduta viene così sospesa e riprenderà alle 21.

Di seguito un riassunto degli interventi

Comma 24. Presa atto delle dimissioni del segretario di Stato per il Territorio e sua sostituzione/attribuzione di deleghe.

Matteo Fiorini, segretario di Stato dimissionario: “Non è facile intervenire in questa fase, voglio fare il bilancio dell’attività della mia segreteria in questi 16 mesi, non credo di dover aggiungere altro sulle motivazioni delle mie dimissioni espresse già nella lettera consegnata alla Reggenza. Non è mia volontà autoincensarmi, ma rendere ringraziamenti a chi ha lavorato con me. 

E’ il momento giusto per fare alcune considerazioni, la prima sul metodo. Quella che viene definita anti-politica è la registrazione di una distanza tra cittadini e chi la rappresenta.

Abbiamo vissuto nel passato una politica che ha accentrato il potere e visto il rapporto con i cittadini come ‘uomo solo al comando’, siamo in un’epoca nuova in cui la cittadinanza chiedere ai politici di comportarsi in modo diverso. Nel mio piccolo, ho provato a gestire in modo nuovo la gestione delle responsabilità. Spesso il ruolo di segretario è totalizzante, si viene assorbiti dall’aspetto puramente amministrativo e questo è un limite anche del congresso di Stato. Ho pensato di contrastare questo limite parlando in modo franco a funzionari e dirigenti, ho portato in Consiglio leggi prodotte interamente daglu uffici e ho avuto conferma che l’amministrazione c’è e risponde se sollecitata. Poi il rispetto dei ruoli: ho cercato di intendere il mio ruolo ritenendo che il governo risponde al Consiglio e non alla maggioranza. E’ un’evoluzione di un modo di fare politica che è anche sforzarsi per cercare momenti di confronti. Non voglio fare l’elenco delle cose fatte, ho iniziato con il segretario Lonfernini un percorso sui rifiuti, abbiamo fatto la legge sugli incentivi energetici, le opere pubbliche avviate nella precedente legislatura. Molte cose della semina ancora non sono visibili, ma confido lo diventeranno nel proseguo del governo. Ho gestito l’emergenza della San Marino Rtv, la legge sullo sport è in una versione quasi definitiva.

Tante le cose che ancora restano da fare: la riforma del testo unico, dopo il catasto, non è più rinviabile, è ora di porvi rimedio, così come va riformata la legge dell’agricoltura e il sistema di premi e incentivi, il forum dei giovani è da rilanciare.

Ho una serie di ringraziamenti: per Alleanza popolare in primis, poi ai colleghi di governo. Auguri ad Antonella per il tuo lavoro, sono sicuro che lascio il Paese in ottime mani”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli affari esteri: “Anche l’intervento di Matteo di oggi va all’essenza del nostro essere politici. Si tratta di un intervento spogliato di tutti quegli elementi di strategia e di calcolo che molte volte sono presenti nella politica. La cosa più sensata è accogliere con dignità e silenzio le parole riferiteci e farne tesoro. Non sono usuali le decisioni che spingono Matteo a rassegnare le dimissioni. Ha perseguito con lealtà l’interesse della comunità sammarinese. Matteo non è stato diverso da quello che è in questo momento.

Quando lui ci ha annunciato questa sua decisione, tutto il Congresso non ha avuto altre parole che il riconoscimento della testimonianza di quanto da lui fatto. La modalità di comunicare la sua decisione ci ha sorpreso un po’ tutti ma è la modalità con la quale voleva mettersi a nudo davanti a tutti. Sono contento che non è una smobilitazione quella di Matteo: la scelta di rimanere consigliere è la dimostrazione che, se anche le condizioni di vita lo costringono a dedicare tempo ad altre cose, vuole mantenere l’impegno assunto anche se in altre forme. Il suo partito deve essere orgoglioso di avere al suo interno personalità di questo tipo. Quello che sei è un patrimonio di tutti”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Grazie per quello che hai fatto e per la testimonianza che ci stai dando. Matteo ha fatto un bilancio della sua Segreteria tra le cose fatte e i progetti in cantiere: elementi importanti ma credo ci sia un aspetto che più di ogni altro vada evidenziato. Le sue doti: responsabilità, servizio, disponibilità, voglia di confronto, non chiudersi di fronte agli altri. La voglia di confrontarsi è una dote che non possiamo non riconoscere a Matteo ma che o si hanno dentro o non si imparano. Quindici mesi fa facesti la scelta di metterti a disposizione. Una scelta coraggiosa che apprezziamo e che ora ci porta anche a fare gli auguri di buon lavoro alla collega Mularoni. L’aspetto che contraddistingue chi fa politica è il coraggio di fare delle scelte in momenti difficili”.

Simone Celli, Ps: “Esprimo profondo rispetto umano e politico per la scelta operata dal segretario Fiorini. Le sue dimissioni sono dovute a questioni di tipo personale. Con il segretario Fiorini molto spesso non ci siamo trovati d’accordo, ma gli va riconosciuta la capacità di dialogare con gli avversari e di tenere in considerazione anche le opinioni differenti dalle sue. Al segretario Fiorini riconosco il coraggio di una scelta complessa che immagino sia stata fatta con sofferenza ma che ne contraddistingue lo spessore umano. Non dobbiamo dimenticarci che prima di essere dirigenti di partito, rappresentanti del popolo e uomini delle istituzioni, siamo essere umani. Le dimissioni di Fiorini hanno dato vita a un mini-rimpasto delle deleghe di Governo: un percorso tortuoso che ha fatto emergere tutte le sue criticità. Ora però riteniamo sia necessario e urgente un salto di qualità nell’azione del Governo mettendo in piedi misure strutturali per la crescita e lo sviluppo. Dobbiamo internazionalizzare il nostro sistema economico e il fatto che Governo e maggioranza abbiano deciso di istituire una delega ad hoc per questa competenza ci sembra un bel segnale. Anche se il Segretario agli Affari Esteri e quello all’Industria potevano già impegnarsi in tal direzione. Alleanza Popolare insieme a tutta la maggioranza ha indicato Antonella Mularoni come futuro segretario: da parte nostra gli auguri di buon lavoro”.

Stefano Macina, Psd: “Nell’intervenire a nome del Psd sulle dimissioni di Fiorini, ci preme evidenziare i temi che il segretario ha introdotto nella sua relazione. Il richiamo che ha fatto sul fare politica, i suoi limiti e il metodo di condivisione sono gli aspetti che durante i lavori consiliari devono essere presi come contributo che nel suo agire politico ha portato avanti come membro di governo. Già altri hanno parlato delle motivazioni, giustamente in questo momento devono essere evidenziate le azioni svolte e i contributi portati. Gli elementi e i temi affrontati in questo periodo sono importanti così come l’impronta data alla sua segreteria che ha contagiato altre segreterie. I provvedimenti approvati sono patrimonio del Paese. Sottolineo anche un altro aspetto, se questo Paese riesce a parlare oggi in modo diverso di uso del territorio, in termini di rispetto, è dovuto agli input e ai provvedimenti portati avanti da Matteo. Infine, con Antonella, il governo avrà un contributo importante. La delega della cooperazione internazionale, che non è nuova, per dare impulso nuovo a determinate politiche, è stata inserita e può dare un coordinamento e un’efficacia maggiore a politiche ritenute essenziali per creare nuovo sviluppo e nuova occupazione”.

Giovanni Lonfenini, Upr:  “Siamo in una passaggio con contorni inediti e non sovrapponibili che non possono essere ricondotti ad un’analisi politica. Non siamo di fronte a un rimpasto di governo e a dimissioni per polemiche politiche. In gioco c’è una scelta che ha una forte connotazioni personale e che merita rispetto e per questo è difficilmente commentabile. A Fiorini l’Upr ha riconosciuto correttezza di comportamento, la segreteria al Territorio ha portato avanti un metodo di confronto preventivo sui provvedimenti, a dimostrazione dell’apertura mentale di questa segreteria. L’Upr ha lamentato ritardi nei lavori e nello sviluppo delle Tlc. Tra qualche ora rientrerà in cogresso la collega Mularoni, figura autorevole. Vorrei svolgere considerazioni prettamente politiche che prendono le mosse dalla conferenza stampa del partito in cui è stato annunciato il conferimento a lei della segreteria al Territorio e la nuova delega all’internazionalizzazione, cui guardiamo con interesse senza pregiudizi, ma che riguardano aspetti su cui il governo ha fallito. Chi aveva questo compito in questi anni ha portato solo annunci e proclami, ma nessuna sostanza. Il Dl sullo sviluppo economico è stato un vero palliativo. Abbiamo chiesto un rendiconto dei nuovi investitori, non ci è stato risposto. Sviluppo economico e lavoro sono le priorità, Mularoni avrà un compito arduo. Il Paese può rimettersi in carreggiata se avrà coraggio di scegliere. Sullo sviluppo economico abbiamo messo il nostro impegno, ribadiamo con rammarico che il tavolo per lo sviluppo è stato relegato a ruolo di consulta di forma e privo di sostanza”.

Francesca Michelotti, Su: “Il messaggio di Fiorini ha molte sfaccettature, il congedo politico lo propone con onestà intellettuale, presentando quanto fatto e c’è da fare. Ha lanciato il suo manifesto e lo ha lanciato al dialogo. Ha fatto considerazioni di politica e di democrazia, alla fine il dialogo plurale è l’unica garanzia della democrazia.  Il posto della politica è dove si parla, perché parlando si comprendono quali sono le scelte migliori per tutti. Caro segretario, questo discorso lo continueremo ad armi pari, scendendo dalla poltrona si riacquista una visione più chiara. L’esperienza di governo è un turbinio folle che ti trascina, poi si riacquista però la capacità di vedere le cose da una posizione ferma. Ora dai banchi consiliari dovremo pensare come riqualificare il territorio e sottrarlo da vecchi padroni che da speculatori territoriali sono diventati banchieri.

Ha parlato di antipolitica, non vedo un modo incruento per sostituire la politica. Per noi dell’opposizione è stato un osso duro, è una persona che sa farsi rispettare, competente, difficile attaccarlo e non collaborare. La sua sostituzione ci porta a considerazioni su Mularoni, non sulla persona, siamo curiosi di vederla alla prova”.

Andrea Zafferani, C10: “Grande dispiacere per questa scelta da un punto di vista umano e politico. Le motivazioni che hanno portato a tale decisione vanno rispettate ed anzi esprimiamo vicinanza a Matteo e alla sua famiglia. Come Segretario Matteo ha mostrato come si deve esercitare un ruolo di Governo. E’ riuscito a portare avanti le sue idee ma ascoltando e confrontandosi con tutti gli altri consiglieri. Si è sempre potuto parlare, discutere e arricchire i progetti presentati e legittimamente portati avanti dalla Segreteria. Il tempo è stato troppo poco per lavorare alle riforme del Catasto e del Prg, ma sono stati comunque elaborati dei testi che verranno approfonditi. Da registrare la buona legge, recentemente approvata, sulle riqualificazioni energetiche mentre siamo rimasti indietro sulle Telecomunicazioni. Tornando al tema delle dimissioni mi auguro che Matteo continui a dare il suo contributo anche nelle vesti di consigliere ed anzi sproni sempre il Governo perché abbiamo bisogno di un salto di qualità nell’azione dell’Esecutivo. E’ stata posta una riflessione importante ovvero le competenze dei Segretari di Stato: a capo di quasi tutte le Segreterie abbiamo persone non competenti nella materia che gestiscono e dopo Matteo, che invece sapeva trattare la materia, alla Segreteria al Territorio ci andrà persona che non conosce la materia. Riconosciamo però ad Antonella Mularoni la capacità di studiare e apprendere le nuove materie. Importante però è che segreterie vengano assegnate in base a competenze e non a logiche partitiche di spartizione”.

Nicola Renzi, Ap: “E’ Ap a ringraziare Matteo per il suo ottimo operato e perché ha saputo dimostrare cos’è Alleanza Popolare: un insieme di persone che si dedicano alla vita politica sapendo che questo è un passaggio che può terminare in qualsiasi momento. Un momento comunque animato da: grandissima amicizia alla base della cooperazione per la ricerca del bene comune e il servizio per il paese senza se e senza me. Grazie a te, Matteo. Hai sempre ricercato il dialogo nella gestione della cosa pubblica e della Segreteria di Stato. Significa pensare che le idee che vengono dagli altri possono essere anche migliori di quelle da cui si è partiti e possono essere fatte proprie. Nella commissione per le Politiche territoriali il clima magicamente diventava disteso e collaborativo. Il lavoro di gruppo e di equipe hanno caratterizzato la tua azione così come la trasparenza e la condivisione delle informazioni. Il rispetto delle regole un’altra cosa fondamentale che credo che la scuola politica del nostro Movimento ci ha insegnato. E poi un’altra dote: l’umanità. Io credo che debba essere una dote mai scissa dalla politica. Sull’azione politica segnalo la legge per la riqualificazione energetica, il tema dei rifiuti dove anche grazie alla tua azione sei riuscito a sventare una quasi emergenza. E poi le opere pubbliche, come gli interventi a Borgo Mercatale e il risultato centrato con Rtv che ora potrà lavorare con certezza delle risorse. Antonella Mularoni a mio avviso è la persona più adatta a sostituirti. Grazie a Matteo e a Antonella Mularoni alla quale vanno i miei auguri come consigliere di Ap, come coordinatore e come cittadino.

Roberto Ciavatta, Rete: “Non posso che riconoscerti una grande disponibilità al confronto per quanto riguarda le tue proposte. Penso in primis al Polo Museale. Questo metodo di condivisione è il modo corretto di operare perché nel momento in cui si fa una legge occorre sapersi confrontare. Non tutti i segretari di Stato lo hanno fatto. Il congresso di Stato è l’istituzione che ormai sempre in maniera maggiore decide del bene e del male di questo paese: un fatto che ha ridimensionato il ruolo del Consiglio Grande e Generale. E la tua volontà di condividere ogni proposta legislativa contrasta con la decisione di legiferare solo per decreto. Sulla questione dell’emergenza rifiuti abbiamo posizioni molto differenti. E’ ancora lontana dall’essere risolta e credo che non sia stato fatto tutto quello che si poteva fare e spesso ci si è piegati ai desiderata dei responsabili delle aziende di servizi. Per quanto riguarda il lavoro svolto alla segreteria di Stato al Territorio posso dire che mi aspettavo di più conoscendo la caratura morale del segretario Fiorini: sono certo che se di più il segretario Fiorini non è riuscito a fare è per le pressioni ricevute e per le resistenze incontrate”.

Maria Luisa Berti, Ns: “E’ difficile esprimere considerazioni quando le motivazioni personali della scelta di rassegnare le dimissioni credo debbano meritare prima di tutto un grande rispetto. Il segretario ha deciso di fare un passo indietro e affrontare le difficoltà di salute dedicandosi alla sua famiglia. Esprimo i ringraziamenti per il lavoro svolto e per l’esempio dato, ovvero la capacità di sapere rinunciare a una posizione di potere. Un augurio di buon lavoro al suo successore certi che con professionalità e impegno saprà svolgere al meglio il suo ruolo al servizio del Paese”.

Michele Muratori, Psd: “Mi è difficile intervenire a un dibattito che non avrei mai voluto affrontare, ho conosciuto poche persone che hanno così a cuore il Paese come Fiorini. I lavori portati avanti sono stati tanti districandosi con deleghe molto diverse, penso allo sport, alle Tlc, alle politiche giovanili. Penso a quanto fatto, le leggi, i lavori portati avanti, a lui il massimo rispetto e massima vicinanza. Auguro al suo successore e al suo staff i migliori auguri di buon lavoro. Grazie Matteo”.

Paolo Crescentini, Ps: “Ringrazio il segretario Fiorini per il lavoro fatto, il metodo del confronto portato avanti. Tra le tante deleghe ricoperte c’era anche quella delle tlc, in particolare la presidenza dell’Eras. E’ stato importante avere il contributo di Smrtv legato all’accordo in materia radiotelevisiva e se questo è arrivato è merito della politica impostata tesa al riassestamento e alla crescita dell’emittente. Fiorini ha sempre avuto a cuore il destino dell’emittente sammarinese, oggi i risultati si vedono e sono agli occhi di tutti. Chi subentrerà al segretario Fiorini, sono certo ripercorrerà questa strada”.

Marco Podeschi, Upr: “Riconosco a Fiorini doti di modestia, buon senso e capacità di relazionarsi. Fiorini oggi ha fatto osservazioni molto argute sul funzionamento del congresso di Stato, mi auguro i suoi colleghi lo abbiano ben ascoltato. Fiorini nella sua breve esperienza ha capito molto bene quali sono i problemi del suo assetto istituzionale. La nuova delega: forse il governo ha avuto bisogno di un tagliando nelle attività internazionali. Forse denota una serie di difficoltà politiche che governo e maggioranza hanno voluto rilevare. Il mio auspicio è che governo e maggioranza   possano uscire dal cono d’ombra in cui si trovano”.

Augusto Michelotti, Su: “E’ stato detto molto. Quando succede che un politico che siede su una poltrona di potere decide di scendere da quella poltrona, scelta umana e comprensibile, si crea disagio, il problema diventa politico. Il clima creato da Matteo nella segreteria era basato sul confronto, cosa positiva, che ha portato ad effetti positivi, si sono raggiunti obiettivi condivisi. Quindi chi entrerà al suo posto, Antonella Mularoni, avrà da faticare nel perpetuare questo modo di gestire la cosa pubblica, spero che riesca a farcela, ma mi sento comunque garantito e non vivo questo passaggio in modo traumatico. Unico messaggio che lancio a Mularoni, è l’impegno sul nuovo Piano regolatore del territorio, quello vecchio ormai non ha più valore. Arrivederci Matteo in  Consiglio”.

Mario Lazzaro Venturini, Ap: “Confesso di essere emozionato. Purtroppo quando si accumulano anni sulla schiena si diventa più vulnerabili ai sentimenti. Chiedo scusa se non farò intervento di carattere politico. Come capogruppo sottolineo la straordinaria vicinanza di tutto il movimento a questo difficile passaggio nella vita personale e politica di Fiorini, ci sarà modo e tempo di parlare di considerazioni legittime fatte da consiglieri sulle differenti vedute nel passaggio da un segretario all’altro, sulla delega aggiuntiva che sa di commissariamento di alcune segreterie, c’è chi ha sottolineato debolezza governo in questo passaggio, avremo tempo di discuterne. Il mio vuole essere un intervento di saluto, mi piace sottolineare quanti oggi hanno apprezzato la sua esperienza purtroppo breve di governo. Fiorini mi ha dato straordinaria lezione, mi ha insegnato il valore della tolleranza e dell’ascolto, cose che cercherò di ricordare per quello che mi resta di attività politica. Stiamo parlando di un ragazzo, di un giovane e di un vecchio ragazzo, attribuendo all’aggettivo vecchio non un significato di antico ma di saggio, di persona assennata, matura, tollerante, disponibile e pur forte di valori non negoziabili, maturati attraverso un anno di confronto con gli altri. E’ la lezione che sono sicuro di non dimenticare”.

Franco Santi, C10: “Ringrazio Matteo per averci voluto regalare anche in questo momento di saluti una lezione importante di politica, ci ha regalato perle preziose. I miei auguri ad Antonella Mularoni”.

Denise Bronzetti, Indipendente: “Solo chi si trova di fronte a sfide così grandi è capace di fare scelte importanti, scegliere gli affetti e la vita personale, allontanando una vita un po’ alienante come quella politica. Non vorrei che questo momento suonasse come un addio che non è, Matteo tornerà con noi in Consiglio e tornerà ad esercitare un ruolo importantissimo, so di trovare un collega combattivo e le cui valutazioni sulla politica e sul ruolo del congresso ci uniscono. Lo aspetto a braccia aperte tra questi banchi con la stima che sa ho nei suoi confronti”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Trovo di cattivo gusto la dietrologia fatta sui giornali sulle motivazioni di dimissioni. Quando sono entrato in Consiglio e c’era la rosa dei papabili membri di governo, c’era anche Fiorini, ed era uno tra quelli su cui avrei messo la mano sul fuoco e ha confermato in questi mesi le sue capacità di avvicinare i cittadini e di dialogare con tutti”.

Fabio Berardi, indipendente nella lista Pdcs-Ns: “Abbiamo condiviso e sentito i vari sentimenti e le doti che Matteo ha espresso rapportandosi fra tutti noi, fra tutti predomina rispetto e coraggio dimostrato, intraprendendo la scelta di un anno mezzo fa e quella di oggi. L’impegno di questo anno e mezzo è totalizzante, ricoprire incarichi di governo è assolutamente totalizzante, per un’agenda impossibile, per le ore quotidiane di impegno, per le sere e i sabati e le domeniche impegnate, per lo sforzo fisico, unito a quello mentale e alle tensioni. Nel mio dare avvio alla protezione civile, grazie alla tua fiducia, ho sempre goduto di rispetto, attenzione, confronto e conforto che mi hanno permesso di svolgere al meglio il mio lavoro con serenità”.

Paride Andreoli Ps: “E’ un momento particolare. In 26 anni di presenza in Consiglio, per la prima volta assisto alle dimissioni volontarie di un segretario di Stato. Fiorini ha fatto alcuni riferimenti sua una serie di interventi che ha portato avanti e sottolineato che a volte il congresso di Stato è lontano dalla cittadinanza e anche dalla stessa maggioranza. Ogni progetto diventa più importante se viene dibattuto e condiviso.

La maggioranza doveva trovare un sostituto e Ap ha indicato Antonella Mularoni. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione. Faccio un saluto particolare al giovane segretario di Stato al quale riconosco la disponibilità al confronto e a tenere in considerazione l’opposizione. Una forma di intelligenza che non tutti hanno”.

Vladimiro Selva, Psd: “Fiorini ha interpretato il ruolo di segretario di Stato in maniera unica. Affronta argomenti difficili con leggerezza, con un clima positivo, a volte allegro. Una serissima leggerezza. La politica che esprime è caratterizzata dalla libertà. Si è fatto carico di un metodo politico nuovo e tutti dovremmo fare altrettanto. Occorre recuperare il rapporto e la credibilità con la cittadinanza. Faccio l’in bocca al lupo al neo segretario di Stato in pectore Mularoni”.

Marco Gatti, Pdcs: “Ci troviamo di fronte a motivazioni personali. La difficoltà è vera e sincera e ogni parola che si dice è complicata. Nel suo lavoro ha messo in campo coinvolgimento e valorizzazione, impegno e responsabilità, servizio e disponibilità al confronto, lealtà. E ha ottenuto risultati e lavori ancora da completare. Governare un Paese è un lavoro totalizzante oggi, ma anche in Parlamento il lavoro è duro. Abbiamo istituito un’altra delega per sottolineare l’importanza dell’internazionalizzazione per San Marino. In questo anno e mezzo abbiamo portato a casa risultati straordinari, su tutti l’uscita dalla black list, che ci dà le condizioni per presentarci a pino titolo. Il Territorio va coinvolto nel ragionamento sull’economia. Va ripensata la politica urbanistica per esempio. Dobbiamo organizzare un’attività di forte attrazione degli investimenti e la redistribuzione delle deleghe va in questa direzione. Turismo e commercio comportano scelte territoriali. Ringrazio Matteo per il grande lavoro svolto, lo aspetto per i confronti in maggioranza e auguro buon lavoro ad Antonella, assicurandole l’appoggio e la lealtà del Pdcs”.

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il territorio, replica: “Ringrazio tutti”

Comma 25. Votazioni odg

Ordine del giorno presentato da Upr affinché il congresso di Stato sia impegnato a presentare entro sei mesi apposita ricognizione su costi e oneri legati al mantenimento in essere delle Commissioni di nomina consiliare. Approvato con 48 Sì e un astenuto.

Marco Podeschi, Upr: £Il Consiglio Grande e Generale impegna il Governo a presentare entro sei mesi una apposita ricognizione sui costi e sulla sostenibilità istituzionale delle commissioni di nomina consiliare”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Ci sono tante commissioni in cui si può mettere mano per una riduzione dei costi soprattutto alla luce del momento di difficoltà. Tante commissioni non hanno senso di esistere eppure comportano un esborso consistente per le casse dello Stato. I cittadini sono stati sottoposti a vari aumenti di spesa e se lo Stato riuscirà a ridurre i costi, anche di poco, di queste commissioni allora sarà stato fatto un qualcosa di positivo”.

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Anche noi crediamo che sia necessario andare ad analizzare le voci che comportano una spesa per lo Stato per portare avanti un’operazione di contenimento della spesa”.

Andrea Zafferani, C10: “Oltre al problema dei costi c’è anche un problema di decisioni e responsabilità degli uffici pubblici. Gli uffici ora non si prendono queste responsabilità delegando le decisioni alle commissioni. Siamo in una situazione per cui chi è pagato per prendersi le responsabilità di fare le leggi, si deve prendere quelle responsabilità. Facendo leggi chiare e lasciando sempre meno ambito alla discrezionalità”.

Ordine del Giorno presentato dai gruppi consiliari di opposizione che impegna il Consiglio grande e generale ad approvare una normativa per le incompatibilità per le figure apicali della San Marino Rtv. Respinto con 31 No e 24 Sì

Marco Podeschi, Upr: “Si impegna il Consiglio Grande e Generale ad approvare entro marzo 2014 una normativa affinché le figure apicali della società San Marino Rtv (presidente/direttore generale/presidente del collegio sindacale) non ricoprano incarichi politici o professionali potenzialmente contrastanti con lo Statuto e l’oggetto della concessione. Tale normativa ha lo scopo di tutelare la neutralità e l’imparzialità dell’emittente anche alla luce di quanto accade nel settore dei media e dei soggetti che hanno in concessione, con regime di monopolio, l’erogazione di servizi di informazione in uno Stato”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Credo sia un bene per la stessa tv dello Stato questo ordine del giorno ed anche per la popolazione. Noi dobbiamo garantire che l’unica tv della Repubblica dia conto di tutte le sensibilità e le sfaccettature che esistono in Repubblica. Per fare questo occorrono figure imparziali soprattutto ai livelli dirigenziali. Anche se questi non avessero possibilità di apportare delle modifiche sul palinsesto: è questione di correttezza”.

Luigi Mazza, Pdcs: “L’ordine del giorno ci pone davanti a un problema di incompatibilità. Se noi continuiamo a ragionare nell’ottica che chiunque fa politica è incompatibile con qualsiasi nomina diventa difficile: siamo un Paese di 30 mila abitanti. E’ evidente che fino adesso abbiamo applicato delle norme e che saranno da individuare delle incompatibilità ma forse chi si vuole colpire con questa norma ha un nome e cognome. Ecco perché siamo contrari all’accoglimento dell’ordine del giorno”.

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