San Marino. Consiglio Grande e Generale, 20 ottobre, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale, 20 ottobre, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

LUNEDI’ 20 OTTOBRE- POMERIGGIO

La seduta consiliare si è aperta con l’indirizzo di saluto dei Capitani Reggenti, Gian Franco Terenzi e Guerrino Zanotti. Il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli, dà quindi lettura della relazione sulla Camera di commercio. Si passa agli interventi dei consiglieri del comma comunicazione. L’Aula si scalda quando il consigliere di Ns, Gian Nicola Berti, chiede di poter prendere la parola per la seconda volta per replicare al consigliere Tony Margiotta, Su, ma non gli viene concesso. Lo stesso Berti esce dall’Aula annunciando l’intenzione di  dimettersi.

Al centro degli interventi del comma comunicazioni sono le considerazioni rispetto al coinvolgimento degli uomini delle istituzioni in inchieste giudiziarie fuori e dentro il Paese.

Il comma comunicazioni proseguirà in seduta notturna con le risposte alle interpellanze e interrogazioni.

Di seguito una sintesi dei lavori del pomeriggio.

Comunicazioni

Augusto Michelotti, Su: “Intervengo come capo delegazione sammarinese dell’Uip, riunita nella 131^ Assemblea dal 12-16 ottobre. Si è parlato di necessità di sviluppo mondiale, sollecitando collaborazione tra Onu e Uip. C’è stato poi il messaggio di saluto di Ban Ki Moon. Sono quindi intervenuto per parlare di violenza di genere e discriminazione nei confronti delle donne, i soggetti più vulnerabili, ho ricordato che il rispetto dignità di ogni essere umano si trasmette nel quotidiano e tra le mura domestica, dove si verificano invece più spesso i maltrattamenti e soprusi. Ho ricordato gli interventi in questo campo di San Marino, della Commissione che esiste dal 2006 e dell’Authority, cui bisogna affiancare un processo culturale in controtendenza rispetto quello che trasmettono i media e favorire la partecipazione politica delle donne. Quindi Alessandro Cardelli è intervenuto per sollecitare interventi sulla disoccupazione giovanile in tutta Europa, portando l’esperienza sammarinese, tale richiesta sarà inoltrata agli organismi competenti dell’Onu. Poi è stata presentata una proposta sui temi dei diritti su disabilità”.   

Lorella Stefanelli, Pdcs: “A nome della delegazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa desidero esporre un breve riferimento, dei lavori svolti dal 29 settembre al 2 ottobre scorsi a Strasburgo. All’ordine del giorno il dibattito di attualità della crisi in Ucraina e dibattito urgente sulla minaccia dell’Isis. Altro tema protagonista, il fenomeno in crescita di estremismo e xenofobia. E’ stata istituita un’alleanza parlamentare contro l’odio di cui la sottoscritta fa parte in quanto designata dalla nostra delegazione. L’alleanza si riunirà con l’impegno di elaborare una carta per la lotta contro tutti gli estremismi, per sviluppare anche iniziative di difesa delle vittime e sensibilizzazione contro l’odio nelle scuole. Si è riconosciuta importanza di investire nell’istruzione, chiedendo ai governi misure d’urgenza per allineare la formazione alle esigenze professionali. Si invita poi i Paesi a ratificare carta relativa.

Il prossimo 25 novembre ci sarà la visita di Papa Francesco alle istituzioni europee e anche all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. La nostra delegazione sarà rappresentata dalla sottoscritta e dal collega Gerardo Giovagnoli quale vice presidente dell’assemblea”.

Oscar Mina, Pdcs: “Anche io devo riferire sulla trasferta della delegazione sammarinese all’Assemblea parlamentare Osce, cui si è partecipato alla consueta riunione autunnale. Si è parlato di medio oriente, instabilità politica e religiosa della regione, complicata dall’avvento dell’Isis che sta stabilizzando più Paesi. Quindi, terrorismo, pressioni migratorie verso i Paesi Osce e finanziamento del terrorismo. Altro punto richiamato è l’assistenza alle popolazioni. In conclusione si è ribadita l’importanza di un’attività su binari paralleli di Europa e Osce per portare soluzioni ai conflitti attraverso azioni diplomatiche”.

Elena Tonnini, Rete: “Nelle segrete stanze avviene la scelta degli investitori strategici per il nostro Paese. A questo hanno portato i quasi due anni trascorsi in quest’Aula a parlare di trasparenza e di superamento del potere concessorio del Congresso di Stato? Il governo aveva promesso al Paese di farlo uscire dalla crisi in 6 mesi: dopo 2 anni lo ha portato in un baratro giudiziario. A unire non è un progetto univoco per il bene del Paese, ma una serie di interessi trasversali e privati in cui ogni segretario di Stato gioca il suo ruolo per piazzare la bandierina. Un governo pieno di opportunismo e invidie interne. Mussoni è una di quelle persone che ha contribuito a gettare ombre sul ruolo: non si può dimenticare la telefonata dai toni confidenziali con Walter Lavitola. Lonfernini si accoda dimostrando la volontà di emergere per contrasto rispetto a chi è indagato anziché garantire un’unità di intenti. Paradossale che proprio da questi due Segretari giunga la richiesta di “chiarezza”. Morganti ci fa un po’ compassione: dà indicazioni ma l’Aula gli vota contro. Gli hanno fatto pure credere che i tagli all’istruzione fossero un’ottima cosa e lui se n’è addirittura vantato. E ora anche lui è inserito tra i nomi della Frisoni. Eppure tutti continuano a parlare di Felici. Possiamo permetterci di avere un segretario alla Cultura nominato nelle indagini mentre non possiamo permetterci che il segretario nominato sia quello delle Finanze. Siamo in un pericoloso circolo vizioso che andrebbe immediatamente bloccato piuttosto che tollerato e, peggio ancora, alimentato. Servono nuove elezioni. Non è più tempo di fare attività border line tra il lecito e l’illegale. Ci rivolgiamo ad Ap affinché lo spirito che l’animava in passato viva ancora in loro”.

Matteo Zeppa, Rete: “Il programma di San Marino Bene comune puzza di presa in giro. Nel sistema “piazza finanziaria” c’è il vero schifo di San Marino. Oggi in Aula l’opposizione è estremamente differente per cultura politica, intenti e per esposizione diretta nei procedimenti giudiziari. Oggi a mio parere occorre verificare l’effettiva costituzionalità dell’intera Aula. Bene Comune è stato travolto da un ciclone giudiziario. In questo ultimo trentennio si è messo in atto un sistema oligarchico che metteva in un medesimo piano politica, finanza e malaffare. L’instabilità politica di quegli anni n’è la testimonianza. Il gioco delle alternanze avrebbe accontentato prima o poi tutti gli attori in campo: bastava attendere il proprio turno per salire sul carro vincente. In questi giorni molti difensori del sistema che cola a picco hanno abusato della parola ‘responsabilità’. La mossa di Lonfernini e Mussoni sembra un abbandonare la nave prima che affondi. Poi il segretario Felici ha offerto la sua visione di responsabilità: mi chiedo se la scelta di regalare denaro pubblico alla fondazione Meeting per l’amicizia dei popoli nonostante questa sia indagata, sia ugualmente responsabile? Invito Gatti a dimettersi, seguendo esempio di Felici, per poter fare chiarezza sulla sua posizione. Il Psd doveva essere anima laica maggioranza. Non lo è mai stato. La seconda compagine numerica della coalizione è diventata solo una comparsa. Tutto è sacrificabile sull’altare del potere per Noi sammarinesi. Anche la propria anima. Ap rivendica giustamente il fatto di aver denunciato in passato il “voto di scambio”: ora però domando ad Ap quale sia la responsabilità che li convince a tenere in vita questa maggioranza? Si legge il terrore negli occhi dei politici perché hanno capito che il giochino si è rotto. E allora mi domando: cosa fareste voi senza politica? Niente, tornereste ad essere normali cittadini. Non dovreste neppure sindacare sui gettoni di presenza o sui parcheggi riservati. Tornereste ad essere persone umili. Non si può usare la storia della “responsabilità” per mascherare le mele marce. Siate davvero responsabili: ponete fine a questa prima Repubblica oligarchica.. Dimettetevi e diamo vita a una nuova storia. Gli uomini passano, le istituzioni invece ‘No’. Non sono accettabili le dimissioni dal ruolo in commissione occorre dimettersi dall’incarico di consigliere”.

Mimma Zavoli, Civico 10: “Tutti coloro che hanno visto il proprio nome salire all’onore delle cronache siano responsabili e si dimettano. L’ho richiesto in altre occasioni e lo richiedo ancora oggi per la tutela dei loro partiti, in primis di questo consesso. E soprattutto per essere liberi cittadini davanti alla Giustizia. Credo che questa assemblea abbia su di sé la brutta ombra del voto di scambio. Fate un favore: restituite la possibilità ai cittadini di prendere decisioni andando a nuove elezioni. Occorre una forte prova di discontinuità ed un concreto bagno di umiltà-Si può ripartire solo se saremo davvero responsabili. E se qualcuno lede dignità di quest’Aula faccia un passo indietro”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Comunico il mio stato d’animo dopo quello che ho sentito. Zavoli faceva un invito utile, fondato e corretto alla buona politica, però dimentica che non deve fare l’invito a noi, ma il suo movimento dovrebbe pensare alla buona politica. Il punto di partenza è che ognuno giudica e guarda solo quello che fanno gli altri e non si sofferma su quello che ciascuno può fare per migliorare il Paese. Zeppa, dopo l’invito alle dimissioni, le dico, dia l’esempio. Non si può prima invocare la legalità e lo stato di diritto e poi calpestarlo incivilmente. Stato di diritto significa anche avere rispetto degli altri. Abbiamo ascoltato Tonnini nel fare un elenco di supposizioni coperte della sua certezza, lei dice che siamo tutti indagati. Forse abbiamo un interesse politico di eliminare tutti per poter gestire il potere? Il consigliere Zeppa chiede cosa ci fanno Ns e Ap in mezzo ai filibustieri e gli rispondo che in maggioranza non ci sono filibustieri. Ci si è dimenticati cosa è successo rispetto alle passate legislature, le leggi fatte anche con l’opposizione. Qui si arriva alla condanna senza conoscere i fatti. Lei ha citato nomi e cognomi anticipando la loro colpevolezza, lei è il giudice. Ma se esiste la ripartizione dei poteri, a chi compete il giudizio sulle responsabilità, alla politica o al tribunale? Rispetto chi ha problemi con la giustizia, non mi interessa sapere se sono colpevoli o innocenti, mi interesserà nel momento della condanna o dell’assoluzione. Fino a quel momento non ho diritto di fare valutazioni politiche. Noi dal 2006 ci siamo battuti per un tribunale che lavori nella totale autonomia. Io non ho elementi obiettivi per dire che le persone che oggi sono in carcere è giusto che ci stiano, che siano innocenti o colpevoli, non è di mia pertinenza, né del Consiglio. Certamente tutti quanti hanno immensa curiosità e abbiamo frustrazione e rabbia perché se fossero vero certi fatti siamo stati traditi, tutti quanti. Attendiamo, il tribunale sembra stia lavorando alacremente. Abbiamo avviato commissioni anche per vedere se ci sono fatti di rilevanza politica. Stiamo vivendo un clima surreale dove c’è un inquinamento editoriale preoccupante Gruppi e lobby di potere possono investire l’informazione. Nel nostro Paese abbiamo soggetti che hanno fatto i fatturieri e facevano mercato delle licenze e qui sono dei luminari su come si può prendere per i fondelli la politica sammarinese e ottenere seguito. Dopo tutto quello schifo che è stato smantellato, uno di quelli si definisce giornalista di inchiesta?  Abbiamo fatto scoppiare un palloncino che puzza per un motivo, a differenza di qualcuno pensiamo che buona politica sia raccogliere quello che cade e pulire, anche se fa cattivo odore”.

Federico Pedini Amati, Ps:  “Non è la prima volta che Berti confonde la politica con l’ambito penale. Addirittura dice che finché non si arriva alla colpevolezza sul piano politico non si può dire niente, ma in quest’Aula tutti noi abbiamo fatto più e più volte valutazioni necessarie sul piano prettamente politico, anche se non siamo in un’aula di Tribunale. Migliaia di interpellanze, ordini del giorno su aspetti che coinvolgono il paese su questi temi lo dimostrano. L’ufficio di segreteria risponderà a chi ha sottoposto un’interpellanza nel comma successivo. Ma siccome non è stata data comunicazione a chi l’ha presentata, faccio presente alle Eccellenze che d un po’ accade che le interpellanze non sono ammesse all’Aula consiliare con un’interpretazione dell’ufficio di segreteria.  Non solo Severini, ma testate anche italiane, parlano del segretario del Pdcs coinvolto in inchieste, e noi abbiamo chiesto con un’interpellanza notizie in merito, ma l’ufficio di segreteria la respinge. Vorrei sapere il perché, in particolare in questo momento in cui  al centro di tutto c’è la questione morale. Perché qualcuno dà le dimissioni e altri no, qual’è la differenza? E’ chiaro che non sta a noi giudicare, ma non accetto che l’ufficio di segreteria dia indicazioni diverse da quelle date fino a ieri. Non so cosa sia cambiato. In  questo momento sono tirate in ballo molte persone rispetto la questione morale e si vuole gestire alcune in modo, altre in un altro, ci sono due pesi e due misure. Buona parte del Consiglio è delegittimato rispetto le accuse mosse ed è bene che una volta per tutte a questo Paese gli si dica la verità sui fatti accaduti. Oggi chi è al governo è unito solo dalla paura del successo dei movimenti e non ammette il suo fallimento. Resta in vita con la bombola dell’ossigeno. Ma lo sapete anche voi che il governo è allo sbando e finito”.

Luca Santolini, C10: “La dissertazione del consigliere Berti mi ha lasciato interdetto su un punto. Lui ha tendenza sempre a mescolare il piano giudiziario e politico. Ha detto che come politici non possiamo chiedere nulla se prima non c’è una sentenza di colpevolezza. Però non è così. La sentenza di colpevolezza serve per punire, la collega Zavoli e Zeppa quando chiedono a Gatti se non sia opportuno ritirarsi dal Consiglio non hanno bisogno di una sentenza. Si parla di opportunità politica. Quando la commissione d’inchiesta Fincapital ha portato a non ricandidare certi personaggi, non significa che siano stati considerati colpevoli dal tribunale. La richiesta dei colleghi è opportuna rispetto a certe notizie di reato pubblicate sui media e su un quotidiano di Novara, non sul sito sammarinese cui si può imputare di essere di parte”.

Ivan Foschi, Su: “Quando c’è anche un minimo di dubbio si dovrebbe far prevalere il buon senso. Una cosa è la valutazione giuridica in merito alla sussistenza giuridica delle accuse ed un’altra è l’opportunità politica di chi è accusato di certe cose e riveste un ruolo politico di primo piano. Non possiamo nasconderci dietro un presunto garantismo per cui occorrerebbe attendere una sentenza definitiva prima di poterci esprimere. Stiamo parlando di un episodio in un mare di illegalità che sta venendo alla luce. Non ci si può limitare a liquidare il tutto dicendo “che si può aspettare”. Chi ricopre incarichi di responsabilità deve dimostrare un qualcosa di più rispetto al comune cittadino. Lungi dal voler fare i processi ma questa situazione non può passare sotto silenzio. Si tutelino le istituzioni”.

Tony Margiotta, Su: “Presenteremo due ordini del giorno. Il primo riguarda l’istituzione di un portale sul sito della segreteria agli Affari Interni per consentire a ogni cittadino di andare a verificare in tempo reale l’attuazione delle istanze d’Arengo.  ‘Il Consiglio grande e generale (…) impegna il Governo a istituire entro giugno 2015 un registro on line per permettere a tutti i cittadini di prendere visione delle istanze d’Arengo approvate e del loro stato di attuazione’. L’altro ordine del giorno impegna il Governo a trovare una soluzione per agevolare la richiesta di permessi legati all’organizzazione di eventi culturali, sportivi e artistici. ‘Il Consiglio grande e generale impegna il Governo a delegare a un unico ufficio della P.A. il rilascio di tutti i permessi per organizzare eventi culturali, sportivi, artistici e di intrattenimento’. Questo per dare un servizio a tutti coloro che organizzano eventi. In queste settimane sono uscite tantissime notizie dove alcuni componenti della maggioranza e dell’opposizione sono stati coinvolti in delle indagini su situazioni oscure. Berti deve sapere separare il ruolo professionale da quello istituzionale che riveste perché quando interviene a volte si nota uno stile protezionistico verso il cliente”.

Grazia Zafferani, Rete: “Presentiamo un ordine del giorno affinché nella commissione Affari Giustizia possano entrare un rappresentate del Movimento Rete e un altro di Noi Sammarinesi, al posto dei due dimissionari Stefano Macina, Psd, e Giovanni Lonfernini, Upr. Si può dire che questo è un Governo sotto indagine. E noi dobbiamo stare qui a discutere leggi e decreti fatti da persone che sono sotto indagine. Quando parliamo di responsabilità queste sono responsabilità politiche. Nella prima relazione anti-mafia i nomi emersi si stanno accomodando nelle stanze del nostro Tribunale e questo Governo come allora si cela dietro la Magistratura. Si giustifica dicendo che “aspettiamo le condanne”. Vogliamo le dimissioni del Governo e la convocazione delle elezioni lasciando la parola ai cittadini che sono quelli più colpiti dalle pugnalate inflitte dai loro rappresentanti”.

Maria Luisa Berti, Ns: “Ci tengo ad intervenire per porgere le scuse ma anche per rivolgere un appello al rispetto dei ruoli e al rispetto reciproco del nostro ruolo di consiglieri. Se oggi la politica dà una pessima immagine di sé è forse perché anche in quest’Aula non si rispettano le istituzioni e i ruoli che i nostri elettori ci hanno attribuito. Ho sentito parlare tantissimo di calunnie, di clima del sospetto e delle ombre sulle persone, questo soprattutto a livello mediatico, ma oggi l’Aula ha dato dimostrazione di un pessimo fare politica. Oggi ho visto lo sciacallaggio per le persone e i ruoli che ricoprono in Aula. Il futuro darà onore a chi è oggi ingiustamente attaccato e il consigliere Margiotta si deve ricordare che c’è chi fa politica portando avanti il suo lavoro che deve essere rispettato”.

Francesca Michelotti, Su: “Ringrazio la Reggenza per il suo intervento di inizio semestre. Siamo stati molto contenti che abbia esordito proponendosi come garante dei fenomeni distorsivi e nel processo di bonifica nelle istituzioni sammarinesi. E’ il momento di parlare in modo propositivo in questo momento. Condividiamo che la disoccupazione giovanile sia un fenomeno gravissimo. Apprezziamo l’appello ai diritti. La passata sessione consiliare ha messo in risalto un’arretratezza spaventosa, questo Consiglio deve recuperare decenni per poter far definire questo Paese moderno. Ci facciamo promotori di un Odg sul lavoro. Siamo molti coinvolti su questo tema. ‘Il Consiglio grande e generale (..) impegna il Congresso di Stato a individuare misure efficaci per fronteggiare l’emergenza lavoro per impedire anche abusi dei datori lavoro, introducendo misure sanzionatorie per i datori in mora, sospensione di licenze, e impegna il congresso di Stato a riferire al Consiglio grande e generale in un apposito comma nella prossima sessione consiliare”. Qualche osservazione a seguito di quanto avvenuto. Il consigliere Margiotta ha espresso le sue opinioni, non c’erano intenti offensivi. Il momento è difficile, i nervi sono scoperti e capisco che a volte si possano assegnare intenzioni diverse da chi le ha espresse. Sono certa il consigliere Margiotta sia pronto a chiarire le sue dichiarazioni”.

Roberto Ciavatta, Rete: “La Reggenza ha parlato di evitare di perdere tempo, ma le cose dipendono da dove le si guardi. Dal mio punto di vista è perdita di tempo portare avanti un governo che non esiste più. Se in questo comma poi non riusciamo a lavorare, figurati in altri momenti. Qui si è parlato di non condannare le persone prima che lo faccia la magistratura, ma dobbiamo dare valutazioni di opportunità politica a tutela delle istituzioni sammarinesi. Non lo dico solo io dall’opposizione, lo avete dichiarato portando le dimissioni del segretario Felici e ritenendo necessario istituire due commissioni di inchiesta per verificare responsabilità politiche. Non posso non valutare che, se ci sono state alcune dimissioni, che discuteremo da parte dei commissari della Commissione Giustizia- parlo di Macina e Lonfernini- se ci sono stati avvicendamenti tra i capigruppo, se è vero che ci sono state dimissioni di segretari di Stato, allora vedo anche le dimissioni del Consiglio grande e generale a tutela delle istituzioni. Se è importante tutelare la segreteria di Stato, non vedo la differenza con il Consiglio, dove anche se si è indagati o sotto sospetto, si resta. Non credo sia ininfluente discuterne. Lo stesso metro si deve usare all’interno dell’Aula consiliare, se non la si vuole trasformare in istituzione di serie B. Ricordo poi a Berti, anche se se ne è andato, che a dare l’accredito al giornalista di inchiesta non sono stato io, ma l’attuale segretario di Stato per la Cultura. Un ragionamento a 360 gradi su quello che succede in Aula e nelle istituzioni va fatto e non credo che noi come classe politica possiamo lavarcene le mani mettendo all’angolo di volta in volta chi viene chiamato in causa. Questo governo non ha più motivi di esistere, ad Ap chiediamo di mantenere ferma la posizione espressa e al Psd di fare chiarezza sui suoi uomini all’interno dell’aula”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Il comma comunicazioni non andrebbe utilizzato per avviare il dibattito relativo al comma successivo. Nell’aprile 2013 le forze d’opposizione hanno presentato un odg che chiedeva la sospensiva cautelare per quei consiglieri che ricevevano una richiesta di rinvio a giudizio. Siamo garantisti, ma data la particolarità del momento siamo arrivati ad approvare un odg che prevede la sospensione cautelare di un consigliere che subisce la condanna in primo grado. Ma non basta all’opposizione che pretende in Aula la condanna politica prima ancora che siano partiti gli atti giudiziari. Allora mi chiedo: chi vuole inquinare l’aria? Oggi qualsiasi cosa serve per screditare chi fa politica. Capisco che l’opposizione deve attaccarsi a qualcosa ma pretendere il linciaggio politico utilizzando i giornali non è accettabile. Ci sono state dichiarazioni che ledono l’onorabilità dell’Aula e abbiamo chiesto alla Reggenza di poter utilizzare la registrazione perché se Margiotta ha detto quello che noi pensiamo di aver sentito sarebbe gravissimo e chiederemo l’intervento della Reggenza. Non deve essere Gian Nicola Berti a dimettersi”.

Vladimiro Selva, Psd: “Molti interventi sono stati pesanti. Hanno fatto nomi e cognomi di persone e io mi sono chiesto se nel nominare una persona chi la nomina abbia o meno il dubbio che quella persona potrebbe essere innocente. Chiedo a tutti i consiglieri, nel momento in cui si fanno determinate dichiarazioni, di usare la giusta misura. Ognuno è libero di dire quello che ritiene opportuno. Il fatto che la Magistratura possa indagare su chi fa politica è positivo. E questo fino a qualche anno fa non era consentito. Credo che ci dovrà essere un intervento normativo che determini con chiarezza i limiti ed i rapporti che la Magistratura e le istituzioni debbano rispettare. Norme che devono permettere di fare giustizia senza però mettere a repentaglio credibilità delle istituzioni. Ho apprezzato moltissimo l’intervento di Gian Nicola Berti perché è stato centrato e caratterizzato dalle competenze che ha come professionista. Venendo all’odg che chiede di avere una rappresentanza di Noi Sammarinesi e Rete in commissione Affari giustizia: credo che vada a insinuare il dubbio sulla bontà del lavoro fatto dalla commissione fino ad oggi”.

Andrea Zafferani, C10: “Noi qui in Aula rappresentiamo noi stessi o cerchiamo di rappresentare l’umore del Paese? Credo che vada seguito quanto i cittadini chiedono in determinati momenti storici. Noi siamo qui per seguire ciò che i cittadini chiedono alla politica. Voi pensate che se due anni fa, quando siamo andati a votare, i cittadini avessero saputo che a distanza di 48 mesi un ottavo dei membri del Consiglio fosse stato indagato per vicende di sistema, lo avrebbero accettato? Nessun cittadino avrebbe accettato questo sistema e questo Consiglio. A livello penale deciderà la Magistratura ma a livello politico la condanna è già scritta. Condanna per quei partiti che hanno alimentato un sistema non più tollerabile. E’ tempo di mettere in piedi un altro paese. Senza i protagonisti di quella fase politica. Questo Consiglio come può essere credibile quando vorrà proporre e andare a chiedere dei cambi di sistema per proporre riforme vere? Impossibile. I cittadini non accettano che queste persone e questi partiti, che ancora hanno all’interno quei protagonisti, chiedano sacrifici. Serve discontinuità rispetto a quando sta emergendo a prescindere dalle responsabilità penali”.

Massimo Cenci, Ns: “Abbiamo la massima fiducia nei rappresentanti delle forze politiche all’interno della commissione Giustizia. E’ stata fatta una considerazione, che in quella commissione, dove in alcuni argomenti è stata chiesta riservatezza, le forze politiche potessero avere in questa fase una propria rappresentanza senza alcuna sfiducia nei confronti di alcuni”.

Manuel Ciavatta, Pdcs: “Se è vero che due anni fa, durante le elezioni, nessuno si aspettava un governo, una maggioranza, un Consiglio con tutte queste problematiche, è però vero che è anche grazie a questa maggioranza e Consiglio grand e generale sono stati fatti interventi utili affinché queste problematiche emergessero”

Valeria  Ciavatta, Ap: “Sono convinta che in questo comma la discussione non debba essere un dibattito, parlo solo per comunicare all’Aula che Ap non è composta di servi sciocchi o chicchésia. Nè siamo stati servi schiocchi di personaggi potenti che hanno offerto anche a noi finanziamenti, non lo siamo stati  e non lo siamo tuttora, anche se c’è chi continua a non riconoscere affatto il nostro ruolo nel conseguimento dei traguardi trasparenza e legalità che il Paese sta raggiungendo. Tra le file dell’opposizione c’è chi ce ne ha dette di ogni colore e oggi si appella a noi per un interesse di parte. Fatela finita”.

San Marino, 20 Ottobre 2014/01

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