San Marino. Consiglio Grande e Generale 24 maggio notte

San Marino. Consiglio Grande e Generale 24 maggio notte

 COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 20-24 MAGGIO

                                           VENERDI’ 24 MAGGIO – NOTTE           

I lavori del
Consiglio grande e generale in seduta notturna sono ripresi dal dibattito sul
progetto di legge “Legge in materia di sostegno allo sviluppo economico”.
Terminate la serie di interventi e la replica del segretario di Stato per le
Finanze, Claudio Felici, la Reggenza ha posto in votazione, in base
all’articolo 24 del Regolamento consiliare, la procedura d’urgenza per
l’avocazione del progetto di legge da parte del Consiglio grande e generale,
che necessita la maggioranza qualificata (39). L’Aula ha dato il via libera
alla procedura con 50 voti favorevoli e tre contrari. La normativa verrà così
direttamente esaminata per la seconda lettura nella prossima seduta consiliare,
saltando il passaggio in commissione . I lavori sono così terminati.

           

Di seguito un riassunto della seduta.

 

Comma 24. Progetto di legge “Legge in materia di
sostegno allo sviluppo economico”

Pier Marino Mularoni, Upr: “Abbiamo sostenuto e promosso il tavolo di sviluppo
per un provvedimento di sistema con una visione di insieme. Presentando il
piano strategico di sviluppo il segretario di Stato Felici ha giustamente
affermato che operare sui singoli settori senza una visione d’insieme non è
produttivo. E questo è il limite del provvedimento in esame: affronta molti
temi ma non in maniera esaustiva. Dobbiamo cambiare il sistema in base a
logiche nuove. Forse così accontentiamo l’Anis, ma le piccole imprese
artigianali?

L’avocazione
è positiva, garantisce maggior coinvolgimento, ma occorre anche discutere gli
emendamenti prima di venire in Aula. Da qui al prossimo Consiglio nel progetto
di legge devono trovare spazio le nostre proposte per l’autonomia energetica,
gli incentivi per le Pmi, le esternalizzazioni, l’efficienza della Pa, il
sistema Iva”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Ci saranno altri interventi, il confronto prosegue
per azioni incisive settoriali, ma prima serve una piattaforma. La proposta è
espressione delle varie sensibilità presenti al tavolo di sviluppo. Condivido
con il consigliere Celli gli sgravi contributivi per il lavoro, questa è la
sede del confronto.

La
comunicazione è un aspetto importante e il tema fondamentale è il lavoro.
Occorre partire dalle imprese esistenti e attrarne di nuove. Mi aspetto un
confronto articolo per articolo per trovare soluzioni il più possibile
condivise, nel rispetto dell’indirizzo dato da maggioranza e governo”.

Ivan Foschi, Su: “Certi punti destano perplessità per il
non-contenuto. La relazione sul tavolo di confronto era ambiziosa, individuava
delle priorità. Ma nella legge non ce ne è traccia. Noi dobbiamo rilanciare gli
investimenti, ma molte misure non sono delle novità. Sono anche condivisibili
ma a oggi non sono bastate. Servono idee per tornare appetibili.

Certe
scelte sono discutibili, come la tassa di soggiorno, ma è l’approccio a non
essere efficace. Mi auguro un confronto per avviare concretamente una serie di
misure, con la lista degli interventi e le scadenze”.

Marco Podeschi, Upr: “Condivido che il segretario di Stato Felici chieda
un ragionamento concreto sul progetto di legge, senza posizioni di parte.

Non
si parla di comunicazione che è fondamentale per attirare investimenti esteri.
Come dimostra la Svizzera. Ci vuole una visione sistemica dei problemi. Per
esempio è riduttiva la tassa sugli autobus in un progetto di legge economico.
Serve più serietà, per esempio sulla gestione dei rifiuti. Dov’è la riforma
della Camera di commercio? Le idee per le imprese con meno di cinque dipendenti?
I giochi della sorte? Si fanno interventi di defiscalizzazione e poi si
introducono nuove tasse. Sono state fatte delle proiezioni? Il progetto di
legge è lacunoso sulla finanza. Mi aspettavo idee più innovative, serve uno
sforzo di tutti per proposte concrete”.

Luca Santolini, C10: “Con il tavolo di sviluppo c’è stato un ritardo di
quattro mesi, finalmente si entra nel merito. Il provvedimento è vago su
residenze e agevolazioni. Si rischia che la discrezionalità del decreto legge
incida negativamente sulla certezza delle regole. La tassa di soggiorno e sui
bus, senza la riforma del comparto del turismo, aumenteranno il deflusso. Sulla
Smac riproporremo l’emendamento della Finanziaria. Auspichiamo confronto sulle
nostre proposte e che il governo non si chiuda a riccio.

Il
documento lavora su certi temi, dimenticandone altri su cui proporremo emendamenti:
la comunicazione, lo sportello e il tutor per le imprese, la riforma della
Camera di commercio, le start up, il bilinguismo”.

Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs: “Al tavolo il confronto è stato continuo e mi auguro
che continui. E’ un buon provvedimento, chiaro che non c’è tutto, ce ne saranno
altri. Dobbiamo rilanciare la competitività per il lavoro e cercherò di essere
propositivo.

L’Iva
potrebbe nuocere il commercio, meglio un sistema misto; con l’Italia serve un
tavolo tecnico permanente sullo stato di attuazione degli accordi, sul turismo
ci sarà il piano del segretario di Stato Lonfernini, la sanità deve essere
oggetto di confronto. Per il settore bancario occorre puntare sulle tecnologie
interne, il ramo assicurativo, la finanza etica, la borsa energetica. Sui
giochi della sorte servono sedi di prestigio, una nel centro storico e altre
dislocate, allargando l’attività di divertimento e il gioco online, e rendendo
completamente statale la Giochi del Titano. Sono priorità anche l’ambiente e
l’energia”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Come nel ciclismo è commovente come i gregari del
Psd tirano la volata al loro capitano. Non è scandaloso partire da un testo già
redatto, il decreto 65 del 2007, il problema è spacciarlo per l’esito del
confronto. E’ lo stesso testo. Riconosco che rispetto alla prima bozza c’è
stato un notevole miglioramento, e mi auguro prosegua, sono stupefatto che
discutiamo di qualcosa di già fatto.

Per
noi è da seguire il modello nord europeo, quello della tutela del reddito. Bene
che siano stati reintrodotti gli incentivi per le energie alternative, ma 20
mila euro sono pochi. Per il collegamento al sostegno pubblico il punto di
riferimento per le imprese non deve essere il numero di dipendenti, ma i
contratti indeterminati. L’articolo 13 è ottimo, il 15 rimanda a un decreto per
la definizione dei settori strategici, ma già li conosciamo”.

Tony Margiotta, Su: “Il metodo del tavolo di sviluppo non è stato
esemplare e questo progetto di legge è molto discutibile. Per gli investimenti
servono certezza del diritto, assenza di discrezionalità politica e burocrazia
snella. Sono necessarie maggiori agevolazioni per le assunzioni dei
cinquantenni e dei lavoratori con più titoli. Non è poi chiaro il ruolo
dell’Agenzia per l’attrazione degli investimenti: occorre superare il sistema
concessorio. Dalle banche serve un ruolo chiaro: devono dare credito a chi è
serio, finanziare le idee del futuro. Serve un nuovo sistema San Marino
illuminato dalla speranza di un’intera comunità”.

Luca Beccari, Pdcs: “Ci sono posizioni diverse, ma gli incentivi
fiscali, la liberalizzazione nel commercio, le residenze sono strettamente
legati al comportamento virtuoso dell’imprenditore. E non è scontato. Ci sono
tre caratteristiche fondamentali: radicamento nel territorio, occupazione e
investimenti. Dobbiamo slegare gli incentivi dal rapporto con la politica e in
questo progetto di legge ci sono gli automatismi. Inoltre accompagniamo
l’impresa nel corso del suo investimento.

Il
progetto di legge ha elementi innovativi, che si applicano a tutti i tipi di
impresa, è una base per interventi settoriali e può durare nel tempo. La norma
per il reinvestimento degli utili in realtà risale al 2004, ma ci sono elementi
diversi, che si sommano e si incastrano”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato
per il Turismo
: “Sull’ecotassa e la
tassa di soggiorno c’è stata una forte marcia indietro da parte di associazioni
di categoria e opposizione. Non conosco le ragioni, ma il discorso è aperto. Ci
lavoreremo, è migliorabile l’articolo 24 e possiamo rimandare l’applicazione al
2014. Gli incentivi per il settore del turismo sono importanti così come il
supporto alle attività. La segreteria di Stato lavorerà e vuole un confronto
continuo, abbiamo meno risorse per cui serve più spirito d’iniziativa”.

Francesca Michelotti, Su: “Ci sono state troppe attese e ora il documento
delude. La sfida è la qualità del benessere dei cittadini. Abbiamo due problemi:
l’eccesso di volumi immobiliari e l’eccesso del sistema bancario e finanziario.
Una miscela esplosiva per il Paese con cui dobbiamo fare i conti. Dal progetto
di legge la risposta ai cittadini che hanno coraggio e merito è debole. Lo
strumento è fiacco, le misure classiche. Lo Stato deve essere guida e garante
della legalità. Occorre essere incisivi sui controlli, il tema delle
infrastrutture non è trattato”.

Nicola Renzi, Ap: “Il dibattito è interessante e non abbiamo perso
quattro mesi con il tavolo. Serve a creare un clima. Perché però certe proposte
non sono state fatte durante il confronto? Certi spunti sono utili e condivido
il metodo proposto dal consigliere Cenci: partiamo dal documento e diciamo su
cosa convergiamo.

Punto
qualificante, anche se non è l’unico tema, è l’attrazione di investimenti
esteri e serve un approfondimento. Vogliamo un passaporto da presentare a chi
crede nel sistema San Marino. Chi critica l’Agenzia di investimento la
proponeva in campagna elettorale. Dobbiamo essere concreti e non fare passare
troppo tempo”.

Rossano Fabbri, Ps: “Apprezzo l’approccio del consigliere Cenci. Su
alcune questioni serve confronto, vanno riviste. Per esempio la tassa di
soggiorno e l’ecopass. C’è poco coraggio sulla liberalizzazione del commercio,
sul turismo, sul lavoro, sui giochi, sull’energia e sul sistema bancario”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Servono interventi per le microimprese. Dire che
questo progetto di legge è frutto del confronto è una presa in giro. Chiedo al
segretario di Stato: perché ripescare le vecchie normative?”.

Claudio Felici, segretario di Stato per
le Finanze, replica
: “Il dibattito ha
sviluppato toni costruttivi. Il confronto c’è stato, non è una presa in giro.
Il valore aggiunto del percorso non è la novità degli interventi, ma è
condividere la stessa direzione di marcia. E l’obiettivo è fare ripartire
un’economia depressa attraverso una serie di strumenti. Al tavolo la direzione
non era antitetica.

Dobbiamo
dimostrare al Paese di essere capaci di andare nel concreto. Se si dichiara che
il progetto di legge non è strutturato, è pleonastico, conferma ciò che ho
affermato. Se l’obiettivo è dire che è tutto sbagliato, si commenta da solo.

Sulle
tasse di scopo: per il turismo non è nata dal programma di San Marino Bene
comune, ma da un’associazione di categoria e l’Upr proponeva un pass per
accedere alla rete stradale che è una tassa di scopo. E’ importante fare capire
che ciò che si chiede va per un contributo preciso, è un’opportunità. Siamo di
fronte a un percorso a tappe definite: questa è la prima e nel prossimo
Consiglio ci potrebbe essere la seconda. Ci sarà attenzione su quanto proposto.

Siamo
in Aula per produrre il cambiamento del Paese e saremo qui la prossima volta a
fare delle scelte, il confronto politico serio ci sta per scegliere la
direzione di marcia. Nella prossima seduta ci sarà la spending review, decreti
importanti e questo provvedimento, varie questioni inedite di cui dobbiamo
capire la sostanza. Non è questione che le soluzioni sono già dette, sono quelle
con cui si misura ogni Paese. Sono soddisfatto del dibattito e convinto che
riusciremo a raccogliere gli spunti migliori”.

San
Marino, 25 MAGGIO 2013/01

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