Intervento del Consigliere indipendente Luca Lazzari, n Consiglio
Il governo si appresta, con vigliacco silenzio, a mettere il cappio del debito, al collo di intere generazioni di sammarinesi. Ci si dovrebbe fermare qui per la vergogna. Ma la storia prosegue.
Il sottosegretario del MEF, ai due col cappello in mano, risponde che per ottenere l’apertura della linea di credito, prima, devono revocare l’incarico agli alfaniani Giannini e Clarizia. Ora capiamo perché il direttorio di banca centrale, difeso a spada tratta fino a un attimo prima, è stato obbligato in quattro e quattr’otto a fare le valigie: per far sì che il governo potesse procurarsi il denaro che gli occorre per mascherare il proprio fallimento.
Clarizia e Giannini: ce ne sarebbero molte da dire. Come non ricordare, l’intervista che nel settembre 2012 rilasciarono alla stampa italiana? Con divertita compiacenza fecero l’elenco dei loro successi. No, nessun rilancio del settore, nessun consolidamento patrimoniale degli istituti. Solo perdita di ricchezza e di posti di lavoro. Eppure erano retribuiti – e molto bene – per servire con fedeltà la Repubblica. Tanto sarebbe bastato per cacciarli! E invece neanche quando si è saputo che l’autorità giudiziaria stava indagando sui loro misfatti il governo ha mosso un dito. Si tratta forse di ossequiosità? Oppure di ricattabilità?
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