Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: San Marino, non solo lo Stato ha i conti in profondo rosso /
Con l’acqua alla gola
raddoppiate
le cartelle esattoriali /
Negli ultimi tre anni gli importi iscritti
hanno superato quota 61 milioni
SAN MARINO. Conti in rosso,
sì, ma non solo per lo Stato: anche
i sammarinesi sono sempre
più indebitati. Negli ultimi
tre anni, sono raddoppiati
gli importi delle cartelle esattoriali:
ben 61 milioni e 300mila
euro la cifra iscritta a ruolo
nel 2011, ossia 19 milioni in
più rispetto al 2010.
Tragica, però è la percentuale
di quanto lo Stato
riesca a incassare dei
suoi crediti coi cittadini:
appena il 38% nel 2011, a
cui vanno aggiunti pagamenti
dilazionati ancora
da incassare e procedure
concorsuali ancora da definire.
Numeri che fanno
lievitare il credito finale
di Palazzo nei confronti
dei suoi contribuenti: in
tutto, a dicembre del 2011,
c’erano ancora 127 milioni
da incassare, per lo più
monofase ossia tassa sulle
importazioni.
E proprio ora che i portafogli
gridano vendetta,
si fa più acceso il dibattito
attorno alla Finanziaria
che dovrà diventare
legge la prossima settimana
col suo approdo,
per la seconda lettura, in
Consiglio grande e generale.
Proseguono gli incontri
a Palazzo Begni
per parlare di bilancio:
parti sociali, categorie economiche
e ieri anche le
Giunte di castello hanno
già incontrato il segretario
di Stato alle Finanze
Claudio Felici. I sindacati
hanno preso visione
delle ipotesi di manovra:
confermati i tagli alle indennità
dello scorso anno.
La patrimoniale si ipotizza
spalmata in due
anni tra il 2012 e il 2013,
ma c’è chi non la vorrebbe
proprio: «andrebbe a
colpire anche gli immobili
che hanno un utilizzo
produttivo e non speculativo
», tuona Emanuel Colombini,
presidente degli
Industriali. (…)
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