Dall’Informazione di San Marino un primo commento alle reazioni – dalle parti coinvolte (in primis Psd, Upr)- all’articolo pubblicato ieri a firma di Antonio Fabbri sul Conto
Mazzini.
Chi diffida e chi accusa di “totale
spregio” del segreto istruttorio. Chi minaccia querela e chi, adesso,
andrà in tribunale a fornire
spiegazioni. Ah, perché ancora
non li avevano chiamati a fornire
spiegazioni?
Perché, ancora non
ci erano andati spontaneamente
a fornire spiegazioni?
Eppure del
sior Mazzini e dei suoi figli non è
da adesso che se ne sa.
Nel mondo
politico si dice che tutti conoscessero
già da un pezzo i nomi.
Nessuno di quelli che era conscio
di aver movimentato quelle
somme ha sentito il dovere civico
di andare dalla magistratura a
spiegare?
Evidentemente l’esigenza
la si sente adesso.
Fino ad ora
tutto normale.
Tutto tranquillo.
Tranquillissimo, liscio come l’olio
di quei trasferimenti di denaro
che passavano di mano in mano.
E’ di avere dato conto di questo
che dovremmo aver paura?
Noi e
i colleghi che prima di noi ne hanno
parlato, dovremmo intimorirci
per aver fatto il nostro lavoro?
Le giaculatorie con l’immancabile
accusa di avere l’intento “di
delegittimare”, poi, non tengono
conto del fatto che semplicemente
i giornali danno notizie perché
quello devono fare.
Di fronte a tutto questo quadro
pensiamo che la gente se la sia
già fatta una idea chiara di dove
sia il “totale spregio”. (Articolo senza firma, pubblicato integralmente il giorno 5)
Leggi anche l’articolo a firma di Antonio Fabbri pubblicato il giorno 5