San Marino. Conto Mazzini: l’intestatario? Persona fittizia. L’Informazione di San Marino

San Marino. Conto Mazzini: l’intestatario? Persona fittizia. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Conto Mazzini /Un cassiere della BCS mise nero su bianco che era una intestazione fittizia / Nonostante l’anomalia della finta anagrafica fosse stata rilevata operazioni proseguirono in nome e per conto dell’eroe risorgimentale 

SAN MARINO. Se mai ci fossero stati dei dubbi che il signor Giuseppe Mazzini potesse esistere veramente, considerato che aveva anche una anagrafica con tanto di residenza in via Tonini  2, questi sarebbero fugati da una dichiarazione che emerge dalle indagini. Si tratta della postilla di un dipendente della Banca commerciale sammarinese che, a fronte di un prelievo dal libretto “Uno” di 200mila euro fatto da Giuseppe Roberti – questi ad oggi indagato assieme a Gilberto Canuti per riciclaggio mentre per gli altri per ora l’indagine è per corruzione – mette nero su bianco che il signor Mazzini non esiste e che è una persona fittizia. Queste postille sono appuntate nella relazione della polizia giudiziaria sul gruppo di libretti denominati “Uno”, “Due”, “Tre” e “Quattro”, tutti aperti dal signor Giuseppe Mazzini, e alimentati da operazioni di prelievo sul libretto “Arrivederci”, quello cioè che gli inquirenti attribuiscono a Lucio Amati. (…)


                                               Il vero Giuseppe Mazzini

(questa seconda parte è stata pubblicata dopo le ore 23)

Ecco, nell’ambito di
un’operazione dell’aprile
2007 effettuata sul
libretto “Uno”, emerge
chiaro che quella di
Mazzini è una anagrafica
fittizia. Il funzionario
della banca, probabilmente
un cassiere, scrive
infatti di voler declinare
ogni responsabilità per
un’operazione che in
qualità di dipendente,
però, ha dovuto compiere.
Tuttavia attesta per
iscritto che il nome, a cui
è collegato il libretto dal
quale si preleva, è una
persona che non esiste.
Per contro, in occasione
di un altro prelievo su
un altro libretto, quello
denominato “Tre” intestato
sempre a Giuseppe
Mazzini, c’è chi sembra
conoscerlo l’eroe risorgimentale.
Infatti, in un prelievo del
luglio 2008, con firma
riconducibile a Giovanni
Lonfernini compare una
dichiarazione, che pare
scritta di proprio pugno
dall’autore, nella quale
si legge che l’operazione
viene fatta dallo stesso
in nome e per conto del
Signor Mazzini Giuseppe.
Una operazione che
gli inquirenti, proprio per
questa nota, ritengono
molto significativa. La
dicitura viene apposta in
occasione di un prelevamento
di 10mila euro su
quel libretto
.

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