San Marino. Conto Mazzini Prendono la parola gli imputati Antonio Fabbri

San Marino. Conto Mazzini Prendono la parola gli imputati Antonio Fabbri

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Conto Mazzini Prendono la parola gli imputati 

Antonio Fabbri

Alla fine chi si prospettava chiedesse di rilasciare dichiarazioni, ha deciso di non farlo, mentre chi non aveva annunciato di voler intervenire, ha deciso di rendere dichiazioni o sottoporsi alle domande delle parti. Così nella giornata di udienza di ieri della tangentopoli sammarinese-conto Mazzini hanno preso la parola cinque imputati più uno, Giuseppe Roberti, che è intervenuto a distanza depositando una memoria scritta.

L’avvocato Pagliai, difesa di Claudio Podeschi che in un primo momento aveva manifestato la volontà di rendere dichiarazioni, ha invece valutato più opportuno soprassedere.

“Rispetto a quelli che riteniamo siano dei buchi con riferimento ai testimoni, al fascicolo svizzero, alla rogatoria elvetica che non ha ottenuto risposta, non ci tornano certi passaggi. Dopo un confronto come collegio difensivo e con gli assistiti – ha detto l’avvocato Pagliai – abbiamo quindi deciso di rinunciare a rilasciare dichiarazioni, anche per il fatto che continua ad essere pendente in istruttoria un procedimento a carico dei miei assistiti e le dichiarazioni rese qui oggi potrebbero incidere su quel procedimento”. Di qui la decisione di Podeschi, di concerto con i suoi legali, di non rilasciare dichiarazioni o sottoporsi alle domande, come in un primo momento avrebbe voluto. Sempre la difesa Podeschi, tuttavia, ha depositato una eccezione di costituzionalità.

Ha deciso di non rilasciare dichiarazioni, dunque, anche Giovanni Lonfernini, come invece sembrava inizialmente. Neppure il greco Stefanos Balafoutis, che sembrava in un primo momento volesse presenziare per rendere dichiarazioni, parlerà. In tale caso ha molto probabilmente inciso la distanza. A produrre una memoria, rilasciare dichiarazioni o sottoporsi alle domande di giudice procura fiscale e avvocati, invece, alla fine sono stati in sei nella giornata di ieri: Giuseppe Roberti, con una memoria scritta e letta dal suo legale; Fiorenzo Stolfi, che ha rilasciato spontanee dichiarazioni (pagina 8) e Stefano Macina, Claudio Felici, Mirella Frisoni e Moris Faetanini che hanno risposto alle domande delle parti (pagina a fianco). Tutti gli altri imputati hanno dichiarato di non voler rilasciare dichiarazioni o essere sentiti, a parte Romano Lenzi, accusato di riciclaggio in qualità di amministratore di una società pure questa a processo come persona giuridica, la Daste Solar, e probabilmente Gian Luca Bruscoli, che, come ha fatto Roberti ieri, potrebbe intervenire con una memoria scritta letta dal suo avvocato alla prossima udienza. Prossima udienza che è fissata per mercoledì 12 aprile.

Visto che molti imputati hanno deciso di non rendere dichiarazioni, si dovrebbe così chiudere la prossima settimana la fase dell’audizione per passare alle conclusioni. Come da decreto del 22 marzo scorso, il giudice dovrebbe lasciare, dopo la prossima udienza, un termine di una ventina di giorni per consentire alle parti di prepararsi per le conclusioni. Dopodiché si procederà con il calendario delle udienze. Verosimilmente, dunque, i primi di maggio si inizierà con le conclusioni delle parti civili, Eccellentissima Camera e Democrazia cristianaPoi toccherà alla requisitoria dei procuratori del fisco, Roberto Cesarini e Giorgia Ugolini. Infine toccherà alle arringhe delle difese. 

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