San Marino. “Contro il mondiale di motocross qualcuno ha tramato all’oscuro”. Teodoro Lonfernini

San Marino. “Contro il mondiale di motocross qualcuno ha tramato all’oscuro”. Teodoro Lonfernini
 

L’informazione di San Marino

L’ex segretario Lonfernini lancia accuse dopo l’azzeramento del contratto da parte del nuovo Governo

“Contro il mondiale di motocross qualcuno ha tramato all’oscuro” 

Cardelli (Pdcs): presenta un’interpellanza: “Da Michelotti e Podeschi cifre sballate: per adeguamento pista 600-800mila euro e non 2 milioni Entrate previste: 3 mln”

Dito puntato contro chi “in maniera ombrosa ha sempre tramato”, ma anche rimproveri per chi “non ha voluto fare di più”. Per Teodoro Lonferenini, Pdcs, non è solo il governo il responsabile per aver stoppato il mondiale di motocross “con un atto politico e discrezionale”. In mezzo ci sono anche referenti dell’amministrazione e anche la stessa Federazione motociclistica. L’ex segretario di Stato per il Turismo che solo pochi mesi fa ha sottoscritto l’accordo con Youthstream per riportare una tappa del mondiale di motocross alla Baldasserona si dice amareggiato perché “tutti avremmo potuto e dovuto fare di più”. All’indomani dell’annuncio dei segretari di Stato Marco Podeschi e Augusto Michelotti dell’addio sul nascere all’evento sportivo internazionale, dalla sede di via delle Scalette, insieme al capogruppo Pdcs, Alessandro Cardelli, Lonfernini convoca la stampa prima di tutto per correggere le “inesattezze riferite dai responsabili di governo”.

“Non condividiamo la scelta del governo di sospendere un’iniziativa sulla base di illazioni”, chiarisce Cardelli, consegnando un documento con cifre e business plan. “Non è un
progetto di natura elettorale -sottolinea- si è lavorato sopra per più di due anni e mezzo”. Come capogruppo, Cardelli annuncia un’interpellanza al governo per chiedere conto della rinuncia. “Porgeremo una serie di domande, la prima sui costi- spiega- la cifra sparata dal governo non è realistica”. Niente a che vedere quindi con i due milioni di euro annunciati dai segretari di Stato. Per Cardelli “la spesa prevista riguardava investimenti pluriennali per adeguare la struttura di Baldasserona compresi tra i 600 e gli 800 mila euro, a fronte di un indotto diretto e indiretto stimato in 3 milioni di euro l’anno, incluse le entrate dei biglietti direttamente in cassa allo Stato, calcolate in circa 300 mila euro”.

“Non attribuisco le responsabilità agli attuali segretari di Stato in carica da appena una mese -prosegue Lonfernini- alcuni interlocutori devono avergli trasferito tutte quelle reticenze presenti in alcune parti coinvolte nella costruzione di un progetto che poteva riguardare il Paese”. Nulla di improvvisato, assicura l’ex segretario di Stato “il progetto
era stato pensato e studiato da oltre due anni”. Lonfernini spiega poi “come i 300 mila euro per Youthstream derivassero dalla riduzione dell’investimento per la Motogp”. Inoltre, la scelta mirava anche al recupero della struttura della Baldasserona che “necessita comunque di interventi”.

Lonfernini rigetta poi l’accusa di non aver coinvolto la Federazione motociclistica sammarinese: “È sempre stata presente e se aveva voglia di tornare ad essere la prima federazione del Paese -aggiunge- con un grande evento internazionale, fossi stato io il responsabile, avrei galoppato tanto”. Non resta che l’amarezza per la scelta del nuovo governo: “Non posso accettarla -conclude- se è causata da una circostanza ancora elettorale o personale, da una sorta di livore che avverto e non credo porti beneficio al Paese”.

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