San Marino. Corsa alla politica del selfie, esponenti Dc con Salvini a Milano Marittima

San Marino. Corsa alla politica del selfie, esponenti Dc con Salvini a Milano Marittima

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Corsa alla politica del selfie. Esponenti DC postati con Salvini

L’incontro col vice premier nella “succursale” del Viminale al Papeete di Milano Marittima

Antonio Fabbri

E’ la politica del selfie a tenere banco in questa bizzarra estate nella quale il Viminale si è trasferito al Papeete di Milano Marittima, dove per prenotare un tavolo per una serata se ne vanno dai 400 ai 1000 euro, a seconda del posizionamento, se in zona più o meno vip. E posizionato bene doveva essere il tavolo degli esponenti democristiani sammarinesi, che hanno avuto la geniale idea di cercare di raggiungere il Papeete per incontrare il vicepremier italiano e ministro degli interni, Matteo Salvini, che nella sua estate cool, un po’ da tamarri per la verità, ha eletto il locale della riviera a sede estiva della sua propaganda, che lo vede avanzare tanto più nei sondaggi, quanto meno somiglia a un ministro degli interni.

Così anche la Dc sammarinese in cerca di identità e di un futuro nel quale aspira ad un vicino ritorno al governo, deve aver pensato di trovare entrature interessanti, magari potendo dire di aver risolto il “caso targhe”, tra uno spritz e un selfie. Selfie che è arrivato con tanto di commento sul profilo del consigliere Dc, Mariella Mularoni, immortalata nello scatto: Matteo Salvini: “C’è anche San Marino!”

Dietro fa capolino anche il consigliere Stefano Canti, che sembra stesse scattando il selfie da altra angolazione. Ci sarebbero stati anche altri esponenti di Via delle Scalette, ma le foto postate non lo rivelano. Sullo sfondo si intravede il cartello con lo slogan “Prima gli italiani”, che detto a chi si lamenta perché l’aumento dell’occupazione sul Titano conta troppi frontalieri e allo stesso tempo cerca la benevolenza di chi sostiene tale “broccardo”, denota un filino di contraddizione. Come singolare è il fatto che nei giorni scorsi si chiedesse insistentemente chi avesse incontrato Armando Siri; poi gli stessi nel fine settimana hanno fatto le corse per andare a incontrare il suo Capitano in un contesto mondano.

E’ ovvio che se la scappata a Milano Marittima porterà i suoi frutti, magari affogati nel Mojito, ci toccherà parlare della “svolta del Papeete” nelle relazioni italo-sammarinesi e magari suonare alla consolle, tra un inno di Mameli e una rappata di Fedez, pure il solenne inno di Consolo, con tanto di cubiste che muovono le loro grazie al ritmo di “onore a te virtuosa…” Questa è l’Italia. Questa è San Marino.

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