Ivan Foschi e Roberto Galullo discettano sul blog di quest’ultimo (Guardie o ladri, IlSole24Ore) sulle vicende ‘Decollo
Money‘ (vale a dire Credito Sammarinese) e Licenzopoli. Per entrambe Foschi ha modo di dire che sono avvenute quando lui non era al governo come Segretario di Stato alla Giustizia.
Galullo coglie l’occasione per ricordare – al responsabile politico della ‘legge bavaglio‘ – il rapporto tutt’altro che esemplare anche a San Marino, fra i politici e il mondo dell’informazione in genere. E cita l’incredibile e recentissima reazione che ha avuto l’attuale Segretario di Stato sammarinese agli Esteri Antonella
Mularoni a fronte a un articolo del collega del Corriere della Sera Mario Gerevini o la colpevole indifferenza di fronte al bel libro “Mafie a San Marino” dei bravi colleghi Antonio Fabbri e David Oddone – questi sono pregi enormi.
Insomma i politici sammarinesi sono, dice Galullo, della stessa pasta di quelli italiani. Esempio, Licenzopoli: un evento così disgustoso e lesivo per l’immagine delle persone
perbene del vostro Paese (come disgustosi sono gli “anonimi” che lo
hanno messo in atto e lo hanno coperto).
Se Galullo si è espresso così per Licenzopoli cosa avrebbe detto della vicenda Banca del Titano, che Ivan Foschi non ha sollevato, accaduta quand’egli era Segretario di Stato alla Giustizia?
Accadde oggi, pillola di storia