Interpellanza presentata dai consiglieri del gruppo consiliare di Libera per chiedere chiarimenti in merito alla cucina del Colore del Grano.
Il gruppo consiliare di Libera, “constatata l’esigenza imprescindibile di predisporre per gli utenti del Colore del Grano un pasto adeguato alle proprie esigenze alimentari; valutata la necessità di garantire a chi ha difficoltà ad alimentarsi autonomamente un pasto che corrisponda alle proprie capacità deglutive, riferendosi ad esempio alla preparazione di frullati, tritati, diete per celiaci, diete senza fibre, e altro; considerato che la cucina del Colore del Grano debba annoverarsi come una struttura di eccellenza, in termini di qualità di preparazione e dei cibi prodotti; valutata la necessità di verificare la puntuale e corretta modalità di utilizzo delle risorse pubbliche, nella fattispecie, inerenti l’espletamento delle attività legate al servizio cucina del Colore del Grano; rilevato che la chiusura della cucina del Colore del Grano a favore di una centralizzazione con quella interna dell’ospedale era stata favorita nel periodo di massima esplosione dei contagi per Covid-19“, interpella il governo per conoscere “per quale motivo la preparazione dei pasti per gli utenti del Colore del Grano è ancora a carico della cucina dell’Ospedale, nonostante il governo abbia decretato concluso lo stato di emergenza; se le intenzioni della nuova dirigenza dell’Istituto per la sicurezza sociale sia quella di mantenere una centralizzazione della cucina, di fatto chiudendo la cucina del Colore del Grano; se corrisponde al vero la volontà di appaltare la cucina del Colore del Grano ad imprese private” e, “in caso di risposta affermativa, le ragioni che hanno avvallato questa scelta e l’eventuale copia del bando per la gara d’appalto per la cucina del Colore del Grano”.
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