San Marino. “Dalle Fake news ci si difende con la conoscenza”: presentato il nuovo documento del Comitato di Bioetica

San Marino. “Dalle Fake news ci si difende con la conoscenza”: presentato il nuovo documento del Comitato di Bioetica

La Bioetica nella trasformazione della comunicazione: la conoscenza come difesa dalle “Fake News”. È questo il titolo del documento approvato a fine aprile dal Comitato Sammarinese di Bioetica e che è stato presentato pubblicamente nella giornata di ieri, mercoledì 14 giugno.

Ne dà notizia un comunicato ufficiale del Comitato Sammarinese di Biotica. Che spiega: “Durante la pandemia da Covid-19, è emerso con forza particolare il problema della comunicazione effettuata su tutti i media, nei canali tradizionali e nei nuovi canali “social”, da parte di ogni soggetto, sia esso comunicatore professionista sia esso semplice utente dei nuovi media. Ciò ha generato una mole di informazioni per le quali, per quantità e qualità, sono stati coniati appositi neologismi: infodemia, misinformazione, disinformazione, malainformazione, tutti riconducibili al termine più diffuso: fake-news. In questo contesto, il CSB ha ritenuto ineludibile dedicare un documento specifico alle questioni correlate alle nuove forme di informazione e ai pericoli che la disinformazione comporta sui singoli e sulla società, nella consapevolezza della complessità del fenomeno e dell’impossibilità di circoscriverlo in un perimetro definito: di qui la scelta di perseguire un approccio differente da quello attualmente più utilizzato della denuncia e del biasimo, mirando invece al coinvolgimento dell’intera comunità-cittadinanza per suscitare consapevolezza del problema e richiamare ad una responsabilità collettiva, non solo nell’atto di generare notizie false ma anche nell’alimentarle e nel diffonderle. Data la pervasività del fenomeno in ogni ambìto, il documento indica alcune esemplificazioni dei pericoli prodotti dalla disinformazione, tra cui le ricadute sul diritto alla salute, in ambito legale e di contenzioso sanitario, e propone alcune modalità di contrasto e di promozione di adeguati comportamenti sociali”.

L’impatto bioetico risulta essere totalizzante – spiega Luisa Borgia, presidente del Comitato Sammarinese di Bioetica -. Pertanto, attraverso questo documento, il CSB non intende ricoprire il ruolo né di spettatore né di mero descrittore di una realtà impossibile da definire nella sua complessità ma intende suscitare il dibattito come strategia pubblica partendo da preoccupazioni di ordine morale, richiamando alla gravità di conseguenze in termini di danni non solo alle persone ma alla stessa forma di convivenza democratica”.

Il lavoro è stato preceduto dall’audizione di una serie di esperti che hanno offerto una panoramica delle problematiche connesse: il prof. Francesco Sabatini, Presidente Onorario Accademia della Crusca; la dottoressa Gabriella Jacomella, giornalista; il dottor Francesco Bongarrà, Presidente dell’Autorità Garante per l’Informazione della Repubblica di San Marino; il gen. dr. Umberto Rapetto, Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino. E per la stesura del documento il CSB ha attivato per la prima volta una collaborazione sinergica con la Consulta dell’Informazione della Repubblica di San Marino. Inoltre, i complessi aspetti psicologici sono stati affrontati dal dr. Roberto Ercolani, esperto esterno del CSB e presenza costante nell’elaborazione dei documenti, mentre il dott. Ferruccio Di Paolo, Esperto Civile NATO in Crisis Communication, esperto esterno, ha curato con grande competenza e dedizione la descrizione del fenomeno nelle molteplici declinazioni.

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