Corriere Romagna San Marino: I ‘graffi’ in famiglia / Scontro in Dc, Gatti vuole i Socialisti / Ma il nipote segretario Marco frena: non è tempo di allargare la coalizione
SAN MARINO. Quel che resta della maggioranza «non ha progetti, né un programma: il governo doveva cadere già un anno fa. Merito a Casali e alla sua scelta coraggiosa e responsabile ». Gabriele Gatti torna a far discutere: azzanna il suo partito («che non è fatto da chi oggi vi riveste ruoli importanti »), annuncia scontri al parlamentino Dc, conferma che non si ricandiderà alle prossime politiche, e dà la volata ai Socialisti di Augusto Casali: «Serve dialogo». Immediata la risposta di quegli stessi vertici criticati che, in barba al pensiero politico di Gatti senior, pensano al futuro: la coalizione sarà Dc, Psd, Ap, Lista della Libertà; Gatti junior (Marco, nipote di Gabriele e segretario del partito) annuncia: «Ora, allargare l’alleanza non è una priorità», sbattendo di fatto la porta in faccia a Casali (e forse anche all’Upr). Nel giorno del consiglio centrale del partito, riunitosi per discutere di coalizioni e programma da presentare alle elezioni, Gabriele Gatti ci va giù pesante con le critiche, a conferma della distanza dai vertici del partito: «Bisognava avere prima di tutto un programma e cercare di trovare una coalizione che non sia fatta di ostracismi ed esclusioni – parla come l’opposizione -, ma sia invece costituita da tutte le forze con una progettualità comune». (…)
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