San Marino. Dc: “Non c’è tempo da perdere, accordo di Governo prima di Natale”, Antonio Fabbri

San Marino. Dc: “Non c’è tempo da perdere, accordo di Governo prima di Natale”, Antonio Fabbri

I 15 giorni di mandato scadono proprio il 25 dicembre “Tra questa settimana e i primi giorni della prossima contiamo di concludere”

Antonio Fabbri

I quindici giorni per il mandato alla Dc, e la conseguente negoziazione, scadono giusto giusto il giorno di Natale. In via delle Scalette, quindi, premono l’acceleratore per poter tornare dalla Reggenza anche qualche giorno prima del 25 dicembre con l’accordo di maggioranza e di governo in mano. “Non c’è tempo da perdere – dice il segretario Giancarlo Venturini – contiamo di concludere gli incontri prima di Natale, in modo da tornare dalla Reggenza prima possibile e dare così corso alle pratiche necessarie per l’insediamento del consiglio, prima, e per la nascita del governo, poi”,

I quindici giorni di mandato sono perentori, non ci sono cioè possibilità di proroghe e se non si dovesse raggiungere l’accordo entro quella data, eventualità più che improbabile del tutto remota, la Reggenza dovrebbe passare il mandato ai secondi classificati. Ma non accadrà.

Quanto a una prima valutazione ufficiale che la Dc fa dopo il voto, Luca Beccari sottolinea: “Inutile dire che siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto. Crediamo sia importante e premi tre anni di opposizione fatti anche con lo spirito di un partito come la Dc, che è quello comunque sempre di fare proposte anche quando magari non ha avuto possibilità di avere ruoli di governo. Nell’ultimo anno in particolare, dalla conferenza programmatica dell’anno scorso, in qualche modo si è ricominciato a lanciare con forza contenuti e progettualità. Crediamo che i cittadini abbiano riconosciuto questo nostro ruolo. Adesso, dice Beccari, ci appresteremo a svolgere le consultazioni a formare la maggioranza e poi il governo che il paese ha bisogno parta subito. Sarà una legislatura che non avrà il beneficio dei sei mesi accademici per allinearsi alle esigenze e capire come stanno le cose, per questo cercheremo di ridurre i tempi al massimo. Come partito abbiamo vinto la scommessa di correre da soli rafforzando da un l’identità democristiana anche se correre da soli non è mai semplice. Abbiamo vinto questa scommessa anche impostando una campagna elettorale sobria”.

Anche Alessandro Cardelli esprime soddisfazione: “Come i colleghi sono soddisfatto del risultato del partito. Pensavamo di avere un ottimo risultato, ma non così straordinario. In grossa parte dovuto a come abbiamo lavorato all’opposizione in questi anni. Nostro obiettivo principale è sicuramente quello di giungere dopo la negoziazione ad avere una maggioranza ampia, superiore ai 35 seggi previsti per legge in modo da poter intervenire da subito sulle emergenza principali con un nuovo governo dai primi giorni di gennaio”.

Per il movimento giovanile della Dc interviene Lorenzo Bugli: “Abbiamo formato una squadra che ha lavorato a testa bassa nel partito. Con coerenza e concretezza abbiamo ottenuto ottimi risultati di rappresentatività, sia tra i giovani e sia a fianco del partito nella campagna elettorale. Abbiamo una formazione di ragazzi competenti, che si sono formati anche e soprattutto nella lavoro internazionale e nel paese. Anche noi abbiamo dunque espresso una bella squadra di giovani altamente rappresentativi grazie anche al Partito che ha investito molto nei giovani. Siamo molto fieri e lavoreremo sempre a testa bassa a fianco del partito”.

Quindi Teodoro Lonfernini sottolinea: “Davvero gran bel risultato che non avveniva da quasi 25 anni. E’ un riconoscimento identitario notevole, perché abbiamo messo in campo davvero l’idea che il nostro partito deve tornare tra la gente, con la gente e prendere le decisioni più opportune. Ora occore formare un governo subito. E’ fondamentale semplicemente perché la gente vuole concretezza. Il Paese ha perduto tre anni di legislatura. Ci confronteremo con gli altri attori che hanno avuto risultati importanti, anche se ridimensionati, capaci di assumersi quella responsabilità che il paese richiede”.

Quindi “contiamo tra questa settimana e i primi della prossima di arrivare alla definizione di un accordo e di poter quanto prima dare un governo al paese”.

Quanto al programma di governo, se si parte dal progetto della Dc, è altrettanto vero che occorrerà incontrare convergenze.

“Conteranno molto le tempistiche – dice Luca Beccari – e le priorità. La differenza la farà la convergenza sulel priorità, punti fondamentali su cui costruire la strategia e un cronoprogma” Ancora presto per dire quali saranno i punti che verranno condivisi, ma su quelli ai quali la Dc non rinuncerà c’è l’accordo di associazione con l’Ue. “Questo è un dato imprescindibile”, fa sapere Alessandro Cardelli. “D’altra parte lo abbiamo iniziato noi nel 21014”, ha aggiunto Venturini. Sul punto, però, occorrerà mediare, dato che quelle forze che si profilano come alleate non sono esattamente sulla stessa linea.

 

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