Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: ‘Pastrocchio’ di Palazzo. Felici (Finanze): «Solo un aggiustamento transitorio». Ma l’alleata Ciavatta: «In tempo di tagli era meglio non pensare a figure nuove» /
Spunta il decreto “salva” coordinatori /
Prorogati di un mese tutti e nove. In vista nuovi posti da capo di gabinetto
SAN MARINO. Pastrocchio
sui coordinatori, il
governo proroga i vecchi,
nove in tutto, in attesa di
un nuovo decreto e – pur
in clima di tagli – pensa a
una figura in più, quella
del capo di gabinetto: e la
delibera non passerà dal
giudice della legittimità.
Un “giochino”, quello delle
proroghe che, alle casse
dello Stato, costerà circa
45mila euro (stipendi da
5mila euro lordi in media),
ai quali ne vanno aggiunti
altrettanti di ferie
maturate: soldi, a onor del
vero, che comunque sarebbero
stati spesi per le
nuove nomine, ma ci sono
almeno due stipendi di
troppo. Questo perché la
legge di riforma della figura
prevedeva il “taglio” di
due dirigenti, portando a
sette il totale dei (così ribattezzati)
direttori di Dipartimento.
«Dobbiamo
creare un percorso transitorio
tra la vecchia normativa
e la nuova – spiega
il segretario di Stato alle
Finanze – quindi abbiamo
deciso di confermare loro
nel ruolo in attesa di un
decreto che fissi le nuove
figure, come quella del capo
di gabinetto». Già: ma
della nuova figura del capo
di gabinetto c’era bisogno?
Il nodo starebbe dunque
nella riforma del
coordinatore che di fatto
toglie al nuovo dirigente
ogni connotato politico,
dandogli solo mansioni
amministrative: nel nuovo
governo sarebbe sorta
dunque la necessità di un
altro collegamento “politico ” tra segreterie e Dipartimenti.
Tuona, alla
notizia l’ex segretario di
Stato agli Interni Valeria
Ciavatta, alleata di governo:
«Fuori luogo, in questo
momento in cui si discute
la Finanziaria, tutta
questa preoccupazione a
inventare nuove figure.
Nella riforma e nel contratto
di lavoro, avevamo
individuato strumenti di
risparmio: io e Ap abbiamo
chiesto che vengano
introdotti nella Finanziaria». (…)