Gabriele Frontoni di Italia Oggi ha chiesto al commissario al fisco Ue, Algirdas Semeta, se San Marino – che si accinge a votare l’adesione all’Ue – è visto ancora dall’Europa come un paradiso fiscale o il paese ha raggiunto gli standard minimi di trasparenza previsti dall’Ocse e dal Moneyuval.
Il Commissario ha risposto: Accolgo con favore l’impegno mostrato da San Marino a conformarsi agli standard Ocse e di trasparenza e di scambio di informazioni su richiesta.
Ovviamente, se il paese diventerà un membro dell’Unione Europea, dovrà adottare tutte le nostre regole in materia fiscale, e si dovrà impegnare nell’applicazione del Codice di condotta per la tassazione delle imprese.
Questo significa che San Marino dovrà eventualmente soddisfare standard ancora più elevati rispetto a quanto fatto fino ad oggi, impegnandosi pienamente ad applicare e promuovere la good governance in materia fiscale.
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