San Marino deve occuparsi anche della superblacklist

San Marino deve  occuparsi anche della superblacklist

Il governo della Repubblica di San Marino, le cui aziende sono ancora alla prese con black list di cui al
decreto ‘incentivi’, non può continuare a disinteressarsi dalla ricaduta sull’economia sammarinese del decreto Manovra correttiva. In particolare dell’art. 36 (divieto per i professionisti italiani ad operare con soggetti di Paesi superblacklist) ed art. 37 (impedimento a ditte di Paesi black list a partecipare ad appalti pubblici in Italia).
Lo ricorda Luca Gaiani di IlSole24Ore sotto il titolo: Controlli allargati sulle frodi Iva.

Intervengono sulle
black list anche alcune disposizioni non strettamente fiscali contenute nella manovra.
Innanzitutto, il ministro dell’Economia predisporrà un elenco di paesi a rischio, con riguardo ai quali scatterà il divieto, per i soggetti tenuti agli adempimenti anti riciclaggio (banche, finanziarie, professionisti), di effettuare prestazioni o rapporti continuativi in cui sia parte una società fiduciaria, o un trust, oppure una società anonima o ancora una società controllata attraverso azioni al portatore, che abbia sede in uno di detti paesi.
Gli operatori economici con sede nei territori delle black list del 1999 e del 2001 (le stesse degli elenchi Iva) potranno inoltre partecipare a procedure per aggiudicazione di lavori pubblici ai sensi del Dlgs 163/2006, solo previa autorizzazione del ministero, da rilasciare dietro comunicazione dei dati dei titolari effettivi delle imprese estere.

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