Giorgio Ponziano di Italia Oggi titola: San Marino rischia di finire sommersa dai rifiuti che la Romagna
non vuole più / È rischio che corre la Repubblica del Titano che non ha né
discariche, né inceneritori / San Marino rischia di finire sommersa dai rifiuti che la Romagna non vuole
più – San Marino sommersa dai rifiuti? / Sinora, pagando, li mandava in Romagna che adesso dice no
I romagnoli incominciano a storcere il naso, il contratto è scaduto e tra le
proteste è stato prorogato fino a fine anno. Nel cassetto è pronto un nuovo
accordo quinquennale ma in Romagna c’è chi non ne vuole sapere e dicono ai
politici del piccolo Stato quello che molti governatori hanno detto a Napoli:
ognuno si occupi dei rifiuti suoi.
E se a San Marino non si attrezzano, peggio
per loro.
La pratica è ferma sul tavolo del ministro degli Esteri, Franco
Frattini, poiché si tratta di un accordo tra Stati. E qui è arrivata anche la
protesta del Comitato Liberaluso (la Valle Uso è quella utilizzata per i rifiuti
di San Marino): «Dal 1994 San Marino conferisce 16 mila tonnellate l’anno di
rifiuti a Ginestreto», è scritto nel documento, «In 17 anni questo Stato estero
non si è dotato di nessun impianto di smaltimento e non ha attivato alcuna
misura per ridurre, recuperare e riciclare rifiuti. Se la responsabilità per la
mancata gestione dei rifiuti (vedi raccolta differenziata, impianti di
smaltimento e riciclo) vale per chi ha amministrato Napoli, non si capisce
perché lo stesso criterio non valga per San Marino».
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