San Marino. Diminuisce il contante in circolazione, relazione BCSM

San Marino. Diminuisce il contante in circolazione, relazione BCSM

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Relazione BCSM, diminuisce il contante in circolazione 

Il trend è quello di calo dell’uso di banconote. Rispetto allo scorso anno messe in circolazione il 32% in meno

Antonio Fabbri

Se doveste avere banconote da 200 e 500 euro, sappiate che sono capitate in circolazione a San Marino per caso. Infatti non tutti sanno, probabilmente, che la Banca Centrale che dal 2008 gestisce le somministrazioni di contante per soddisfare le richieste del sistema bancario sammarinese, non mette in circolazione quei tagli che per San Marino non vengono forniti da Banca d’Italia dove la Bcsm si approvvigiona.

Anche questo curioso dato emerge dalla relazione consuntiva del 2017 della Banca Centrale di San Marino, approvata dai soci – le banche e lo Stato come socio maggioritario – lo scorso 31 luglio e pubblicata il 3 agosto sul sito di Bcsm.

Prima del 2008 le banche si approvvigionavano direttamente di contante presso le apposite filiali di Banca d’Italia delle zone limitrofe. Poi, in seguito alle vicende Re Nero e Varano, sono mutate le regole dettate da Via Nazionale per l’approvvigionamento del contante per San Marino. Così la somministrazione da allora passa per Banca Centrale che “per soddisfare le richieste provenienti dal sistema bancario sammarinese” si avvale “di un apposito servizio di approvvigionamento all’ingrosso dall’Italia nonché, più di recente, della la gestione delle eccedenze di contante riversate occasionalmente da alcune banche sammarinesi”.
Questo servizio di approvvigionamento e somministrazione di contante “è svolto dalla Banca Centrale secondo le modalità individuate con le competenti Autorità italiane e in osservanza alle normative interne ed europee protempore vigenti in materia. La somministrazione del contante al sistema bancario sammarinese avviene secondo processi operativi che sono regolamentati da una specifica normativa interna, emanata dalla Banca Centrale, costantemente aggiornata al fine di assicurare efficienza al servizio, nonché ridurre i rischi operativi e garantire elevati livelli di sicurezza, anche attraverso la collaborazione delle Forze di Polizia. Per ogni approvvigionamento di contante dall’Italia – spiega Bcsm nella relazione – nonché per ogni riversamento verso l’Italia di banconote inidonee alla circolazione, sono state osservate le formalità richieste dalle normative dei rispettivi paesi interessati, segnatamente alle dichiarazioni di trasporto di denaro contante di importo complessivo pari o superiore al controvalore di 10.000 euro, fornite a cura dei vettori specializzati incaricati al trasporto. La Banca Centrale provvede a informare la Banca d’Italia di ciascuna richiesta di approvvigionamento di contante dall’Italia e contestualmente incarica la banca corrispondente italiana di cui si avvale, la quale viene tra l’altro informata circa gli importi relativi alle prenotazioni di contante da parte di ciascuna banca sammarinese. Da ultimo, la Banca Centrale invia mensilmente alla banca corrispondente italiana una comunicazione a consuntivo con la quale vengono segnalati gli importi relativi al contante distribuito a ogni banca. Le comunicazioni operative, in materia di contante, sono gestite attraverso la procedura informatica denominata Gestione Cash che la Banca Centrale ha messo a disposizione del sistema bancario sammarinese. Tale procedura, tra l’altro, consente la gestione delle autorizzazioni, delle stampe dei report connessi, dell’approvvigionamento, della distribuzione del contante, nonché dei trasferimenti interni tra banche e dei trasferimenti tra unità organizzative della stessa banca”.

Dalla relazione risulta che nel 2017, la Banca Centrale si è approvvigionata di denaro contante 6 volte presso la propria corrispondente italiana e ha provveduto, conseguentemente, alla distribuzione sul sistema bancario sammarinese con 70 sovvenzionamenti di contante. “Le richieste pervenute da parte del sistema bancario sammarinese hanno fatto registrare una ulteriore consistente diminuzione degli importi distribuiti rispetto all’anno precedente, pari al 32,2%”, il che significa che sono diminuiti anche i prelievi di denaro contante. Nella relazione Bcsm segnala anche che Via del Voltone “non fornisce al sistema bancario sammarinese tagli da 200 e 500 euro”.

Il perché questi tagli non vengano messi in circolazione non viene spiegato da Bcsm nella relazione, ma la circostanza richiama alla mente come in passato proprio i tagli maggiori, e la circolazione di questi tra la Romagna e il Titano, furono additati come possibile strumento per consentire facilità di riciclaggio tramite circolazione di contante. Vero è che ormai da anni i tagli da 200 e 500 non vengono più immessi nelle casse delle banche sammarinesi e di conseguenza nel circolante. Salvo quindi l’immissione incidentale in circolazione di questi tagli – ad esempio un pagamento fatto da un turista con la banconota gialla o viola – difficilmente si potranno vedere in giro sul Titano queste banconote.

 

Il settore bancario occupa 535 unità. In Via del Voltone 92 dipendenti La relazione di Bcsm, approvata lo scorso 31 luglio, fa il punto anche sul quadro occupazionale del settore. “Il numero dei dipendenti del settore bancario, pari a 535 unità a fine 2017, evidenzia un calo di 59 unità rispetto all’anno precedente. L’incidenza sul totale dei lavoratori dipendenti del Paese è pari al 2,9%”. Numeri che potrebbero essere destinati ad essere ridimensionati. Così come quelli delle risorse umane di Via del Voltone. “Alla fine del 2017 il numero dei dipendenti della Banca Centrale era pari a 92 risorse; di questi, 13 dipendenti sono occupati presso l’Agenzia di Informazione Finanziaria. Rispetto al 31 dicembre 2016 il personale è diminuito di 2 unità. Le risorse medie effettivamente presenti in banca, nell’anno, considerando le assunzioni e le cessazioni, i part-time e le assenze di lungo periodo dovute ad aspettative, incarichi politici, etc., sono state circa 83. I Dirigenti e i Funzionari rappresentano rispettivamente il 2% e il 10% del personale; l’88% dell’organico fa parte della categoria quadri, impiegati e ausiliari. 

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