Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: “Il nostro Stato se ne frega pronte a strappare il certificato elettorale”
“Il nostro stato se ne frega di noi. Siamo stanche di fare lettere istituzionali. Siamo 120-130 donne pronte a strappare la scheda elettorale”. Lo sfogo è del Comitato Donne disoccupate, che ribadisce quanto aveva già detto poco tempo fa. “Chiediamo pubblicamente alla Reggenza, in particolare a sua Eccellenza Denise Bronzetti che è una donna e ben comprende le difficoltà delle famiglie, un incontro urgente. Abbiamo bisogno di aiuto. Non riusciamo a pagare le bollette. Serve urgentemente l’istituzione di un fondo di solidarietà. Le lungaggini politiche non possono passare sopra la dignità delle persone”. Dignità che le donne disoccupate proprio mercoledì hanno sentito grandemente ferita. “Non è possibile che il nostro stato non ci aiuti. L’unico che si è preso a cuore i nostri problemi è il vescovo, Sua Eccellenza Luigi Negri, attraverso la Caritas di Pennabilli. Perché a Pennabilli? Perché alla Caritas sammarinese spesso troviamo, nei generi alimentari che vengono distribuiti, prodotti scaduti. (…)
“Per avere aiuto dobbiamo venire nel Montefeltro. Sono sei mesi che molte di noi non riescono a pagare la bolletta della luce. Siamo venuti a prendere i generi alimentari e gli aiuti economici quassù e siamo sammarinesi. Il nostro stato non ci aiuta. E’ umiliante. Vogliamo che la nostra Repubblica attivi immediatamente un aiuto sociale”. La situazione descritta è veramente drammatica e tocca le famiglie, le madri sole con figli, le cinquantenni che hanno perso il lavoro. Sono più di quante si immagini e, al di là dei dati statistici che oggi molti leggono in positivo, le situazioni di bisogno reale sono tante e lanciano un forte grido di aiuto.
Dov’è finito il fondo straordinario di solidarietà richiesto dal Comitato donne disoccupate?
