RASSEGNA STAMPA – I nodi sono memorandum di intesa, sostenibilità sistema finanziario, rinuncia a un po’ di sovranità
Accordo di associazione all’Ue: con l’Italia non ci sono problemi, ma qualche divergenza su convergenze parallele… sì. Insomma, una serie arzigogoli in politichese che lascia intendere che la strada non sia del tutto spianata. D’altra parte se ritorna in auge il vecchio ritornello del Memorandum di intesa con la Banca d’Italia, prima visto come soluzione, poi non più utile, poi di nuovo possibile, poi realizzabile in pochi giorni dalla nomina dell’attuale presidenza, ma in ormai sei anni mai concretizzato e quindi tornato inutile, significa che qualcosa non è andato, e non sta andando, per il verso giusto. Il comunicato del Psd che ha anticipato, ieri pomeriggio, la conclusione della seduta pomeridiana della Commissione esteri, è l’emblema di questa incertezza. In sostanza il Psd afferma: siamo d’accordo col Segretario Beccari che va tutto bene, però il memorandum di intesa che servirebbe, non c’è; il nostro sistema finanziario non è sostenibile e dobbiamo rinunciare a un po’ di sovranità se vogliamo l’accordo. Questo il succo del discorso in parole povere. Il Psd lo dice così: “Nel dibattito in Commissione Esteri sull’Accordo di Associazione il PSD ha ritenuto prioritario affrontare due aspetti fondamentali (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino