San Marino. Dura presa di posizione di Tito Masi, a seguito degli arresti di Podeschi (Dc) e Stolfi (Psd)

San Marino. Dura presa di posizione di Tito Masi, a seguito degli arresti di Podeschi (Dc) e Stolfi (Psd)

Dure considerazioni di Tito Masi, leader storico di Alleanza
Popolare, a seguito dell’arresto di Fiorenzo Stolfi, sulla realtà
criminale fatte emergere dalla magistratura in questi ultimi mesi.

Se i maggiori partiti, la DC ed il PSD, sono apparsi molto cauti
nel settembre 2012 di fronte alle conclusioni, altrettanto sconcertanti,
della Commissione Consiliare che ha fatto emergere i rapporti
intercorsi fra la criminalità organizzata ed i leader di tali partiti,
Gabriele Gatti e Fiorenzo Stolfi, ora non possono ridurre quanto
accaduto esclusivamente a vicende del passato, a questioni personali o a
singole mele marce, senza interrogarsi sulle responsabilità di intere
classi dirigenti e quindi dei partiti stessi negli ultimi venti anni.

Non si può dimenticare che gli uomini coinvolti sono
stati i padroni indiscussi dei rispettivi partiti, che intere classi
politiche si sono formate ed affermate sotto la loro guida, che alcuni
uomini di loro fiducia e da loro posti via via ai vertici dei partiti e
nelle istituzioni pubbliche continuano a svolgere ruoli di primo piano,
che il loro potere e la loro influenza – e mi riferisco in particolare
a  Fiorenzo Stolfi –  fino a pochi giorni fa erano ancora straordinari,
nel mondo politico ma anche in quello bancario, negli ambienti economici
ed anche nel campo dell’informazione. Non possiamo soprattutto
dimenticare che tangenti e denaro di illecita provenienza sono stati
utilizzati, come sta emergendo e come Alleanza Popolare ha denunciato
più volte, anche per organizzare viaggi elettorali e comprare voti,
all’interno e all’estero, che hanno alterato la dialettica democratica e
condizionato fortemente i risultati delle elezioni, determinando
rappresentanze consiliari e governi che non corrispondevano alla
effettiva e libera volontà popolare, e quindi, di fatto, illegittimi.

Leggi  le considerazioni di Tito Masi



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