San Marino e Italia, firma il 13 giugno. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

San Marino e Italia, firma il 13 giugno. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Tempi maturi per il protocollo contro le doppie imposizioni fiscali. Ora si spera che il Parlamento ratifichi al più presto / Accordo con l’Italia, si firma il 13 giugno / Il segretario Mularoni: «Sono felice per me e per il governo. Ora fuori dalla black list»

SAN MARINO. Il viatico per la felicità, per i sammarinesi la ricetta a tutti i mali, la risposta alle accuse di immobilismo all’attuale governo: a meno di sconvolgimenti epocali, il prossimo 13 giugno, San Marino riuscirà finalmente a portarsi a casa l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali con l’Italia. La firma col ministro agli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata avverrà alla Farnesina. «Felicissima» la prima donna del congresso: «E’ un risultato che attendevamo da tempo e siamo felici sia arrivato, lo sono sia personalmente che come governo – ha commentato il segretario di Stato agli Esteri Antonella
Mularoni
 
-. Il primo passo necessario perché il Paese possa uscire dalla black list». Perché il nodo, per il benessere delle attività economiche del Titano, rimane proprio la permanenza di San Marino nella lista nera dei paesi del ministero alle Finanze italiano: un elenco nel quale figurano ad oggi i paesi coi quali se una società italiani fa affari è obbligata a comunicarlo all’Agenzia delle entrate. Ma anche il clima allo stesso ministero di via XX Settembre è cambiato: nelle settimane scorse, proprio il Mef ha dato il via libera alla firma sull’accordo fiscale, “battezzando” le bozze di protocollo così come formate dalle due delegazioni tecniche. Quindi, niente “limature” né correzioni. Insomma, col bene placet delle Finanze italiane, è facile quindi ipotizzare che pure la ratifica dell’accordo che verrà firmato il prossimo 13 giugno arriverà presto. Almeno secondo le previsioni del segretario Mularoni. «Il vice ministro Vittorio Grilli – ricorda – mi ha spiegato che il parlamento italiano avrebbe ratificato l’accordo appena avuta la certezza dalle amministrazioni che lo scambio di informazioni con San Marino è effettivo ed esecutivo. A quanto sappiamo noi, lo scambio c’è e le amministrazioni italiane sono soddisfatte: aspettiamo quindi fiduciosi». Già: da una parte lo scambio di informazioni, dall’altra l’introduzione del reato di evasione fiscale. Passi fatti o che stanno per essere compiuti (i reati di dichiarazione fraudolenta ed omessa dichiarazione verranno introdotti con la riforma fiscale in discussione in Consiglio grande e generale a giugno) che, per Roma, fanno la differenza. E che, ratificato l’accordo fiscale, faranno diventare operativo anche l’accordo sulla cooperazione economica, sottoscritto a San Marino con l’allora ministro Franco Frattini nel marzo del 2009. «Il nostro assetto normativo – ricorda la Mularoni – è risultato conforme». (…)   

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Marino – Italia. Chiave di volta dei rapporti, l’accordo contro le doppie
imposizioni

 

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