L’operazione
Miraggio avviata e portata avanti dalla Procura di Roma ha determinato fra l’altro ieri una sdegnata pubblica protesta da parte del Governo della Repubblica di San Marino per un mandato di perquisizione presso la sede del Consolato di Rimini (titolare Maurizio Battistini).
Al centro della vicenda, con epicentro a Roma, ‘un referente dell’organizzazione a San Marino. T.G. le iniziali: cittadino italiano ma residente sul Titano. L’uomo, ora in carcere, riceveva una percentuale del 5% sui proventi, per poi – sostengono le Fiamme Gialle – trasferire nuovamente in Italia il denaro‘ (Gianmarco Morosini, San Marino Rtv).
L’episodio riminese sta mettendo allo scoperto quanto ancora sia difficile il ripristino di un normale clima di reciproca fiducia fra le autorità sammarinesi ed italiane.