San Marino Oggi: Ghiotti: “A San Marino la casta politica pratica ancora la manfrina”
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Quante
volte abbiamo sentito questa frase pronunciata
dai politici di turno: ‘Occorre dare
una risposta ai bisogni dei cittadini’. Sono
anni che la sento ripetere, che Manfrina!
Potrei citare tante altre affermazioni, come
quella di vitale importanza che è la firma
del trattato con l’Italia, ripetuta a scadenza
regolare e ancora al di là da venire. A tal
proposito si chiede l’uomo della strada: Il
trattato precedente da quanto tempo è scaduto?
È tentato a pensare che, forse, sia un
testimone passato dal precedente Governo.
Se così fosse, sorgono alcune domande:
Perchè tante polemiche su questo problema?
Forse stanno facendo il famoso gioco
del cerino acceso che scotterà l’ultimo che
lo prende in mano? Sarà anche un gioco divertente,
per chi lo fa, ma il cittadino non si
diverte affatto. Che Manfrina!
E non finisce qui: come è noto, un terzo dei
cittadini di questo Paese vive al di fuori dei
confini in diversi paesi del mondo. Sono gli
emigrati e loro discendenti, organizzati in
comunità ed è proprio su questi che si abbatte
la ‘manfrina’ politica. Negli ultimi dodici
anni, dieci governi diversi, ma simili nella
congiura per voler sopprimere i diritti dei
cittadini esteri derivanti dal ‘jus sanguinis’,
hanno fatto una serie di leggi discriminanti
nei confronti di chi risiede all’estero, quasi
fosse un reato avere una residenza fuori
dal territorio. Ultima in ordine di tempo è
la soppressione del diritto di esprimere le
preferenze, sulla scheda elettorale, solo
per i non residenti. In Italia esiste una cosa
simile, per tutti i cittadini interni ed esterni,
ma è stata definita, dal relatore stesso che
l’ha proposta, ‘una porcata’. A San Marino
la potremmo definire in lingua dialettale ‘una
baghineda’.
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Paolo Ghiotti
presidente della Collettività
Sammarinese dell’Emilia
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