San Marino. Ecco la nuova scontistica SMaC: Unas e Anis ci sono

San Marino. Ecco la nuova scontistica SMaC: Unas e Anis ci sono

SAN MARINO. OSLA, USOT e USC rifiutano l’incontro per definire la nuova scontistica SMAC, “continuando a contestare la nuova riforma fiscale che impone a tutti contribuenti di dichiarare i propri redditi, usando argomentazioni strumentali per fare saltare il circuito degli sconti Smac con l’obiettivo vero di abbattere la certificazione fiscale e degli incassi”. La Segreteria di Stato alle Finanze, in una nota odierna, spiega le motivazioni addotte dalle tre associazioni, ma sottolinea come l’incontro si sia ugualmente svolto con Anis e Unas attorno al tavolo. Con loro “è stata discussa in maniera organica la proposta sulla nuova scontistica già presentata a metà gennaio 2015 a tutte le categorie. Tale proposta rende più flessibile la politica dei prezzi dell’operatore prevedendo l’eliminazione dello sconto rigidamente legato alla categoria merceologica di appartenenza, introducendo 5 fasce di sconto da un minimo del 2% ad un massimo del 10% su scelta dell’esercente indipendentemente, appunto,  dalla categoria merceologica di appartenenza. Più alto sarà lo sconto offerto tramite la ricarica, più alta sarà la percentuale di partecipazione dello Stato al fine di generare un effetto virtuoso nella competitività dei prezzi“. 

(…) Nella comunicazione OSLA, USC e USOT, indicano quale motivazione di non partecipazione alla riunione  “la scelta di dare alla carta sconti nuove funzionalità, come la certificazione delle spese deducibili e dei ricavi degli operatori, si sta dimostrando una scelta sbagliata che, come ampiamente illustrato nei numerosi incontri a riguardo, non solo crea problemi a operatori e clienti, ma sta creando una disaffezione da ambo le parti”. Alla luce di questa presa di pozione si evidenzia come i vertici  di queste categorie economiche dimostrino una grave mancanza di accettazione delle regole che la comunità si è data attraverso una legge dello Stato, ossia l’approvazione di una riforma fiscale che ha voluto affermare un nuovo patto sociale basato sul principio dell’equità: ossia di contribuire in base al reddito percepito, nell’ottica di mantenere bassa la tassazione (1/3 della media europea) per tutti e di garantirsi le risorse per mantenere uno stato sociale ampio al quale i cittadini sammarinesi non vogliono rinunciare. (…).

[Leggi Comunicato] 

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