San Marino. Elezioni: Alleanze e liste, quadro ancora molto confuso

San Marino. Elezioni: Alleanze e liste, quadro ancora molto confuso

Alleanze e liste, a due mesi dal voto il quadro è ancora molto confuso

Tra le variabili di cui tener conto lo sbarramento del 5% per il quale in parecchi rischiano di rimanere tagliati fuori

Antonio Fabbri

Nel quadro politico pre-elettorale qualcosa comincia a delinearsi, anche se resta ancora molto confuso e deve ancora tenere conto di diverse variabili. La prima, che interessa tutti, è quella dello sbarramento del 5%. Se una lista, cioè, non otterrà il 5% dei voti validamente espressi, potrà scordarsi di sedere in consiglio grande e generale. Per questo in questa fase, soprattutto le forze politiche più piccole, cercano ci capire con chi possano accorparsi in liste uniche, magari contraddistinte dall’ospitalità di più simboli. Quello che si sa ad oggi, perché è stato dichiarato pubblicamente è che Partito socialista e Psd formeranno una lista unica, salvo cambiamenti dell’ultimora. Avevano d’altra parte annunciato, all’atto della presentazione, che entro fine agosto avrebbero presentato il nome di questa lista congiunta. Siamo al 7 ottobre e ancora questo nome non si conosce. 

Rete a quanto apre correrà in lista da sola, salvo l’ingresso di qualche indipendente, vi potrebbero trovar casa i trasfughi di Mdsi e qualche esponente dell’associazione Comunità. Correrà con la propria lista, ma in coalizione, Dim, con Motus Liberi che di lista farà la sua, anche qui salvo novità dell’ultimora.

Anche la Dc avrà la sua lista, e ci mancherebbe. Da capire c’è a chi potrebbe dare asilo. Si vociferava che Elego possa essere uno di questi soggetti, ma ad oggi non c’è nulla di ufficiale.

Per quanto riguarda Libera c’è da capire se sarà una lista o una coalizione. In quest’ultima ipotesi, che negli ultimi giorni sembrerebbe la più probabile anche se c’è chi preme per la lista unica, conterrebbe le liste di Ssd e Civico10, con Res che potrebbe entrare in lista con Ssd. Da capire se in questo contenitore possano piazzarsi anche Mis, Movimento ideali socialisti, e Mdsi, o se queste sigle accederanno ad altri lidi o, addirittura, corrano da sole.

Repubblica futura correrà da sola. Poi ciascuna lista o coalizione dovrà dichiarare con chi sia disponibile, dopo il primo turno, a negoziare, qualora nessuna lista o coalizione di liste ottenga il numero di voti sufficienti per formare da subito il nuovo governo.

Questo finora il quadro, a meno che non salti fuori qualche outsider, sempre possibile. Facendo fantapolitica, potrebbe nascere un partito dei sindacati o uno degli imprenditori, visto che praticamente politica la stanno necessariamente facendo già, considerato che al Begni, al tavolone, già partecipano e, in mancanza di un terzo, Consiglio o governo, che faccia da soggetto che tira le fila delle differenti visioni, conducono anche abbastanza i giochi… tirando ovviamente ciascuno dalla propria parte.

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