Riunito lunedì l’esecutivo dell’Upr.
Nella serata di lunedì 23 luglio u.s. si e’ riunito l’Esecutivo dell’Unione Per la Repubblica (UPR). Nel corso della riunione, segnata da un’ampia partecipazione, si è sviluppato un attento confronto a seguito del riferimento dei membri del Gruppo Consigliare rispetto agli accadimenti avvenuti la scorsa settimana che hanno portato all’apertura della crisi di Governo. L’Esecutivo del Movimento, pur auspicando che le formalità istituzionali relative alla gestione della crisi di governo possano essere celeri e realizzate nel rispetto delle forme dettate dal dispositivo elettorale, ha posto al centro del proprio ragionamento solo ed esclusivamente la gravità della situazione che vive la Repubblica di San Marino. Una situazione difficile che si aggiunge, oltre al percorso ancora lungo e articolato che San Marino deve completare, alla crisi sociale ed economica che riguarda lavoratori, famiglie e imprese. L’Esecutivo ha invitato il Movimento a considerare e non rigettare i richiami rivolti alla politica dalle forze economiche e sociali. Così come ha poi posto l’accento sul fiorire di movimenti, esterni ai partiti, ma collegati alla società civile. Un fenomeno su cui l’intera politica deve necessariamente interrogarsi con umiltà senza pensare che si tratti solo di una limitata – quanto estemporanea – espressione dei tempi che corrono. In previsione del prossimo Ufficio di Presidenza, l’Esecutivo UPR ha, infine, confermato la disponibilità del Movimento a consentire l’adozione – da qui all’imminente scioglimento del Consiglio Grande e Generale – di una serie di interventi che possano mettere in sicurezza il nostro Stato in previsione, non solo della prossima verifica dell’OCSE di settembre, ma anche per garantire una minima sostenibilità finanziaria del bilancio dello Stato. Nelle prossime giornate, in previsione dell’imminente campagna elettorale, l’Unione Per la Repubblica si attiverà per definire la propria piattaforma programmatica partendo da quattro punti specifici:
1. Certezza nelle relazioni internazionali (Italia ed Unione Europea);
2. Completare il percorso di allineamento normativo rispetto agli altri Paesi di riferimento;
3. Dare un senso compiuto e realistico ad un progetto di crescita della competitività del Sistema Paese;
4. Definire un impegno serio nella riduzione della spesa corrente affrontando il tema relativo alla Pubblica Amministrazione.
[c.s.]