Ennesimo tampone e una quarantena da 80 giorni, ma Vitali resta positivo
L’ultima conferma venerdì scorso «Non ne posso più, dal 12 marzo non ho neanche un’ora d’aria»
ERIKA NANNI. E’ ancora chiuso in casa e ancora positivo dopo l’ennesimo tampone. Arrivato ormai a 80 giorni di quarantena, Gabriele Vitali è esasperato. «Non ne posso più – dice il lungodegente di origini riminesi ma residente a San Marino – e non è possibile che l’unica risposta delle autorità, per chi come me è costretto ad attendere il “jolly” del doppio negativo per uscire di casa, sia attendere e protrarre la quarantena, senza neanche un’ora d’aria». L’ultimo tampone, infatti, Gabriele l’ha fatto venerdì scorso. Ancora una volta ha attestato la presenza del Covid-19. Virus con cui Gabriele Vitali “convive” da quel giorno di metà aprile in cui un test sierologico, fatto per verificare il suo stato di salute a seguito della malattia da coronavirus della moglie, ha dichiarato la sua positività. Così, asintomatico ma positivo, Vitali si trova «ai domiciliari», come li chiama lui, «praticamente da 80 giorni, visto che dal 12 marzo ho dovuto fare la quarantena perché era stato diagnosticato il Covid a mia moglie». (…)
Tratto dal Corriere Romagna
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