San Marino. Esplorazione dello spazio e vita extraterrestre sul Titano

San Marino. Esplorazione dello spazio e vita extraterrestre sul Titano

SAN MARINO:

ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO E VITA EXTRATERRESTRE SUL TITANO

 

 

Sotto la consueta egida delle Autorità statali della
Repubblica ed il coordinamento del giornalista aerospaziale Roberto Pinotti a
San Marino ha oggi luogo il 12° Simposio
Mondiale sull’Esplorazione dello Spazio e la Vita
nel Cosmo
, teso a dibattere
importanti temi spaziali d’attualità e non solo. Da sempre l’uomo guarda al
cielo e inconfessatamente dal cielo si attende risposte, ricorda aprendo i lavori
con alcune sue vibranti liriche la poetessa Giovanna
Giubelli, docente all’Università Europea di Firenze.

Quest’anno sono infatti 30 anni dal primo volo di quello
Space Shuttle che oggi viene messo a riposo dalla NASA, intenzionata a
coinvolgere l’industria aerospaziale privata nei futuri lanci nello spazio (che
nel frattempo utilizzeranno i sempre efficienti lanciatori russi e le spartane
navette “Soyuz” verso la ISS,
la Stazione Spaziale
Internazionale) con una decisione che si avvia a
rivoluzionare il settore. Un settore dove si affacciano prepotentemente anche
potenze spaziali emergenti quali Cina e India, ricorda doverosamente l’Arch. Daniele Bedini
docente alla prestigiosa International Space University.

Sempre quest’anno ricorre il cinquantenario del lancio di
Yuri Gagarin, che peraltro oggi sappiamo essere stato anticipato da colleghi
sfortunati deceduti nel corso di missioni fallite del programma spaziale
dell’URSS, assolutamente determinata durante la “corsa allo spazio” con gli USA
in piena Guerra Fredda a non dichiarare insuccessi. Intervenuti al Simposio con
un video documentario inedito ed eccezionale al riguardo, com’è noto i fratelli
Gianbattista e Achille Judica Cordiglia all’epoca registrarono in fonia le
trasmissioni intercorrenti fra gli agonizzanti astronauti russi e il controllo
missione sovietico, e l’evidenza di tutto ciò ormai appartiene alla storia al
di là di qualsiasi imbarazzata e persistente negazione da parte di Mosca,
tutt’altro che intenzionata ad ammettere di avere mentito per ragioni di mero
prestigio politico.

L’altro grande anniversario celebrato dal Simposio sono i 50
anni del Progetto SETI (Search for
Extra-Terrestrial Intelligence)
, il programma internazionale di
radioastronomia teso a rilevare segnali alieni intelligenti dal cosmo. Varato
col pionieristico “Progetto Ozma” da
Frank Drake (ben noto per la sua equazione individuante il numero delle civiltà
extraterrestri nell’universo), all’iniziale approccio teso ad ascoltare ma
anche a trasmettere radiosegnali (a tal fine nel 1974 fu usato il
radiotelescopio di Arecibo a Puerto Rico) subentrò poi l’allarmistico ordine di
scuderia “Non trasmettere!” per tema di poter essere individuati e rilevati da
potenziali civiltà extraterrestri avanzate ed ostili magari in grado di nuocerci.
In Italia il SETI è passivamente rappresentato dalle pur valide strutture del
radiotelescopio di Medicina presso Bologna, gestite per l’INAF dall’Ing. Stelio
Montebugnoli. In controtendenza, da qualche tempo il radioastronomo russo
Alexander Zaitsev ha viceversa ricominciato a svolgere un “SETI attivo”,
riprendendo a trasmettere segnali in direzione di ipotetici alieni attraverso
il radiotelescopio di Evpatoria. Una posizione certo più costruttiva e proficua
e perfettamente in linea con lo spirito originario del SETI a detta dell’Ing.
Alfredo Magenta, responsabile italiano per le telecomunicazioni alle Nazioni
Unite. SETI che non a caso in prima battuta si chiamava invece
significativamente CETI (Contact with
Extra-Terrestrial Intelligence
): sigla emblematica infine ripresa dal team
privato italiano “S.E.T.I.” (Seti and
Exobiology Think-tank Italy
) che da oggi assume la denominazione “Contact with Extra-Terrestrials Italy”
con la direzione di Roberto Pinotti.

L’intervento finale del Presidente del Centro Ufologico
Nazionale italiano Vladimiro Bibolotti sugli scenari rivolti alla possibile
presenza di mezzi extraterrestri già qui sulla Terra (i cosiddetti UFO ovvero
OVNI ufficialmente registrati a partire dal 1947) conclude la manifestazione
saldandola con l’immediatamente successivo 19°
Simposio Mondiale sugli Oggetti Volanti Non Identificati e i Fenomeni Connessi

che apre i lavori nel pomeriggio.

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