Stefano Elli di IlSole24Ore oggi si occupa anche del Processo
Biagioli dove l’ex comandante della Gendarmeria di San Marino è accusato di aver falsificato un foglio
di servizio, elaborato da due gendarmi nel 2007.
Titolo: Titano. Avrebbe aiutato un boss della Magliana / In aula l’ex capo delle guardie
Di certo la ‘batteria’ (la banda), che nel luglio del 2000 ha aperto e svuotato circa 150 cassette di sicurezza alla filiale del Banco di Roma, non era formata da gente qualunque. Tra loro uomini della Banda della Magliana, come Stefano Virgili, detto il ‘mago delle vedove’ (le cassaforti), ma anche l’ex Nar (Nuclei armati rivoluzionari) Massimo Carminati. Il furto su cui ha sempre aleggiato l’ombra dei ‘servizi‘, oltre a denaro, gioielli, oro, e persino cocaina, ha fruttato documenti. Documenti tanto compromettenti per alcuni magistrati in servizio a Roma, che il processo sul maxicolpo si è tenuto a Perugia.
E non solo a Perugia.
Sì perché in questi giorni si tiene,a San Marino, un processo strettamente connesso agli eventi di undici anni fa e, soprattutto, alla posizione del ‘mago delle vedove’: Virgili.
Perché a San Marino?
Perchè Stefano Virgili finito sul banco degli imputi a Perugia, nel corso del dibattimento, aveva prodotto a sua difesa un documento che avrebbe dovuto provare la sua presenza sul Titano proprio nel giorno del furto.
E quale documento può essere più inoppugnabile di un verbale di Polizia? Appunto.
Poi Elli riassume la vicenda del tormentato processo Biagioli.