Si dimette il responsabile della Protezione Civile di San Marino, Fabio Berardi.
Lo fa sapere il governo, spiegando in un comunicato che il capo della Protezione Civile sammarinese, Fabio Berardi, “alla luce delle evidenze emerse dalla relazione della Commissione d’Inchiesta su presunte responsabilità̀ politiche e amministrative legate alla crisi di Banca Cis-Credito Industriale Sammarinese, ha ritenuto rimettere il proprio mandato all’esecutivo al fine di evitare che tale vicenda comprometta il funzionamento e il buon nome del servizio dallo stesso diretto”.
Il Congresso di Stato, “dopo ampio e approfondito dibattito, ha deciso all’unanimità di accettare tali dimissioni con effetto a partire dal 1° dicembre 2020“. Il Servizio di Protezione Civile, “sino alla nomina del nuovo responsabile, sarà retto ad interim secondo le norme vigenti”.
Oltre a giudicare “infondante le notizie apparse sul sito www.giornalesm.com nella giornata di venerdì 6 novembre 2020 sul medesimo tema”, il Congresso di Stato rende noto di essersi “limitato a discutere, nella seduta del Congresso di Stato del 5 novembre 2020, l’eventualità delle dimissioni di Berardi sulla base di alcune anticipazioni dallo stesso fornite e anche in ragione della necessità di garantire continuità operativa al Servizio di Protezione Civile nella delicata circostanza di gestione dell’emergenza Covid“.
Il governo, “infatti, non ha affatto proceduto in tale circostanza a alcuna riconferma di Berardi non essendoci stata alcuna dimissione sul tavolo e le valutazioni espresse non rappresentavano in nessun modo una riconferma aprioristica della fiducia; risultano pertanto non corrette anche le affermazioni di una riconferma con il solo voto contrario del segretario di Stato per il Turismo, Federico Pedini Amati”.
A prescindere dalle motivazioni alla base delle dimissioni, il Congresso di Stato desidera infine esprimere un ringraziamento Fabio Berardi “per l’ottimo lavoro svolto come responsabile del Servizio di Protezione Civile e per l’alto impegno profuso durante l’emergenza sanitaria“.
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