In merito a notizie diffamatorie pubblicate a mezzo internet nei giorni scorsi con riferimento alla famiglia siriana ospitata durante gli scorsi mesi a San Marino, vorremmo precisare quanto segue:
– non risponde al vero l’affermazione che Ali Abdul Ghani (questo il cognome e nome del capofamiglia) non volesse lavorare; al contrario più volte, soprattutto negli ultimi mesi di permanenza in Repubblica, aveva manifestato il desiderio di trovare un lavoro compatibile con le esigenze familiari e con gli impegni scolastici;
– usufruendo di un permesso umanitario, non poteva iscriversi nelle liste di collocamento;
– il 21/12/2016 aveva compilato, presso l’Ufficio del Lavoro, il Modulo di Iscrizione per Prestazioni di Lavoro Occasionale e Accessorio (registrazione Nr 3179);
– non ha mai lavorato da un benzinaio;
– non è mai andato in Germania prima della partenza definitiva della famiglia;
– la decisione di andare in Germania, ad Hannover, è stata dettata dal desiderio di ricongiungersi con parenti ed amici ivi residenti e quindi di vivere in un ambiente familiare;
– hanno sempre espresso riconoscenza e gratitudine per l’accoglienza e l’affetto ricevuti a San Marino;
– ancora oggi siamo in contatto telefonico con la famiglia che continuamente desidera ringraziare i tanti volontari che l’hanno aiutata nella loro permanenza a San Marino.
Stupiti per le affermazioni non vere, basate sulle presunte segnalazioni di un presunto conoscente della famiglia, ci chiediamo se sia eticamente plausibile sostenere, seppure tramite blog privati e social medias, la diffusione di informazioni prive di riscontri documentali e senza una pur minima e previa verifica.
Martedì, 9 maggio 2017
Giovanni Ceccoli
Per la Caritas Vicariale di San Marino
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