San Marino. “Festino” in via Gino Giacomini

San Marino. “Festino” in via Gino Giacomini

Si contano almeno venti persone presenti al brindisi

Dalle immagini si comprende quale fosse la situazione dell’evento non autorizzato

Antonio Fabbri

In molti sono stati testimoni oculari del festino in Via Gino Giacomini. Diversi cittadini sono rimasti allibiti e si sono sentiti sbeffeggiati ancor prima che i media dessero la notizia. In una situazione come l’attuale nella quale i parchi sono chiusi, nei negozi si entra contingentati e con il distanziamento e appena due giorni prima il Segretario alla Sanità aveva invitato tutti i sammarinesi a restare a casa, ad evitare contatti personali per contenere il contagio, quanto accaduto nella giornata del primo aprile ha davvero gettato molti nello sconforto. Moltissime persone sono intervenute sui social. Anche profili che usualmente non intervengono. Molte le donne sulle quali il peso della pandemia e delle restrizioni, come noto, ha gravato maggiormente. Ormai è assodato che nel locale adibito a deposito della “Macelleria del Corso”, si sono contati numerosi partecipanti. 

Nelle foto – che pubblichiamo oggi in esclusiva e che si rife riscono ad una prima fase del brindisi – se ne contano almeno una ventina. Tra le persone che hanno preso parte al festino o brindisi che dir si voglia c’erano otto consiglieri, un Segretario di Stato oltre al direttore Sanitario e a un atleta di interesse nazionale. Presente Sua Eccellenza Giancarlo Venturini, in onore del quale il brindisi era stato organizzato. Erano poi presenti i consiglieri democristiani Lorenzo Bugli, Cristina Albertini, Francesco Biordi e Paola Barbara Gozi. C’erano anche i consiglieri di Rete Alberto Giordano Spagni Reffi, Gloria Arcangeloni e Daniela Giannoni che accompagnava il Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta. C’era poi il consigliere di Noi per la Repubblica Gian Nicola Berti, che ha affermato di essere passato a salutare amici mentre rientrava a casa con il figlio Gian Marco Berti, atleta di interesse nazionale. Presente anche il Direttore Sanitario dell’Iss, Sergio Rabini . A un certo punto del festino era passata la milizia e, di seguito, la Gendarmeria allertata dai cittadini. Gendarmeria che ha redatto verbali e, con tutta probabilità elevato sanzioni.

Non è noto se al momento del passaggio della gendarmeria fossero ancora tutti presenti coloro che hanno preso parte al brindisi, vero è che il problema politico e sociale si pone, e a sollevarlo sono i cittadini prima ancora della politica. Cittadini che da oltre un anno stanno vivendo nel rispetto delle limitazioni. Ma il comportamento registratosi in Via Gino Giacomini pone degli interrogativi di opportunità e rispetto molto più ampi, anche nei confronti dell’ospedale, degli operatori sanitari e dei medici che stanno subendo la pressione di reparti pieni, di focolai, di contagi che non accennano a diminuire. Per questo l’indignazione delle per – sone non accenna a diminuire. Quanto accaduto mina la cre – dibilità dei provvedimenti per combattere la pandemia e soprattutto quella di chi li emana.

Diceva il segretario Ciavatta alla Rtv due giorni prima del festino di via Giacomini: “E’ buona prassi che i cittadini cerchino il più possibile di non entrare in contatto con altre persone. L’unico modo che abbiamo per evitare che questa esplosione continui ad essere sui bollettini ogni giorno” . Questa raccomandazione, che era accompagnata dall’invito ai cittadini a restare a casa e ad uscire solo per necessità e lavoro, alla luce delle immagini del brindisi, rende l’idea di come quanto accaduto non si possa certo sminuire.

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