San Marino. Finanziaria 2014, critiche della Csu

San Marino. Finanziaria 2014, critiche della Csu

Molte le critiche della CSU sulla Legge finanziaria 2014

La CSU respinge la logica dei tagli lineari sugli stipendi dei dipendenti pubblici, pari all’1,5% sulle retribuzioni da 1.800 euro in su. Non è accettabile che un aspetto contrattale venga trattato nella finanziaria senza nessuna possibilità di negoziazione. Pesante e punitivo è l’abbattimento delle retribuzioni dei lavoratori precari, con il taglio del 5% sugli stipendi. Tutto ciò si aggiunge agli abbattimenti già oggi previsti con il salario d’ingresso. È veramente paradossale e inaccettabile che si vadano a tagliare le retribuzioni di questa categoria di lavoratori, tra le più svantaggiate e con minori diritti, che già devono subire l’umiliate condizione di endemica precarietà. Questi lavoratori vanno invece tutelati il più possibile. 

Sono interventi punitivi, di corto respiro e che creano fratture controproducenti fra le categorie, senza peraltro incidere in alcun modo su costi e sprechi dovuti ad aspetti organizzativi e strutturali. Di fronte alla necessità di ridurre la spesa corrente dello Stato, la CSU ha chiesto ripetutamente di affrontare il nodo delle riforme strutturali della spesa pubblica, mettendo mano al capito degli appalti, degli acquisti e delle esternalizzazioni, realizzando una seria politica di spending review che vada ad eliminare le molte aree di spreco. Ma il Governo ha ignorato tutto ciò; preferisce cavalcare i soliti luoghi comuni attingendo unicamente dalle retribuzioni dei dipendenti pubblici, peraltro senza nessuna progressività e nessuna forma di equità.

 
Leggi il comunicato Csu

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