Francesca Barulli è stata la relatrice, giovedì 2 maggio, del primo appuntamento con la rassegna Mese Dantesco 2013, giunto alla settima edizione: “Manzoni lettore di Dante” Intrecci ed ispirazioni dantesche nei Promessi Sposi.
Nel corso dell’esposizione è stato mostrato come l’elemento che unisce in modo evidente i due scrittori è la visione religiosa della realtà, dalla quale discendono l’impegno etico e politico di entrambi come intellettuali cristiani e una concezione educativa dell’arte. I Promessi Sposi, dopo la Commedia di Dante, rappresentano il frutto di un umanesimo cristiano che si stempera nei suoi profondi significati di realismo storico. Manzoni nella sua forte, sofferta concezione del significato civile della vera arte, ritorna così a Dante.
Come più volte sottolineato l’obbiettivo del Mese Dantesco è raggiungere il pubblico dei giovani e farlo attraverso metodologie a loro più vicine, con linguaggi più comprensibili, realizzando incontri che stimolino la loro curiosità. Tutto questo, naturalmente, senza svilire o snaturare l’opera del Grande Poeta ma anzi contribuendo a far conoscere più direttamente il suo pensiero e la sua poetica.
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