San Marino, gioco d’azzardo: vicinissimi al magna inciucio

San Marino, gioco d’azzardo: vicinissimi  al magna inciucio

La Repubblica del gioco d’azzardo pare che cominci a realizzarsi a San Marino con la  abituale  orgia di ipocrisie.
Cioè  mettendo tutti d’accordo. Un magna inciucio.
Utilizzando materie diverse,  per raggiungere l’accordo.
Materie sempre gestite dal solito connubio  nel supremo interesse – si fa per dire – del Bene Comune.

Le sedi  dei giochi forse diventano  due.
In attesa, forse,  di divenire addirittura cinque  riprendendo il  progetto originario, illustrato a suo tempo dal Segretario di Stato alle Finanze, Stefano Macina. 

Tutti abbiamo presente  il siparietto  in Consiglio fra Paride Andreoli e Mario Lazzaro Venturini con il primo che dice al secondo: “si ricorderà sicuramente che assieme al collega Tito Masi, a Macina e a Foschi, ha firmato l’accordo per aprire su questo territorio cinque sale di attività del gioco per la stessa delibera,  stesso accordo, è stato allegato alla delibera di Congresso. Pertanto, pertanto  io credo che è bene che sappiamo queste cose,  ma è altrettanto giusto   in queste considerazioni   e lo dico con molta amicizia che non bisogna lasciare indietro nulla, non bisogna lasciare nulla al caso“.

E rispunta anche la Giochi San Marino. Magari a decidere sono ancora coloro che hanno firmato il primo accordo con quei di Singapore o trattato con Casinos Austria (e la potentissima Novomatic).

 

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