San Marino. Giovedì al Concordia andrà in scena “Happy Pills”

San Marino. Giovedì al Concordia andrà in scena “Happy Pills”

La proiezione rientra nella rassegna Lo sguardo in movimento. Fotografe e fotografi

Giovedì 16 novembre, alle ore 21 terrà presso il Cinema Teatro Concordia di Borgo Maggiore, la seconda proiezione  della rassegna Lo sguardo in movimento. Fotografe e fotografi dietro la macchina da presa, organizzata e curata dal progetto Spazio d’Azione Visuale, e realizzata  grazie al contributo della Giunta di Castello della Città di San Marino, dello SMIAF Festival e alla collaborazione con gli Istituti Culturali della Repubblica di San Marino – San Marino Cinema: in tale occasione sarà prpoiettato Happy Pills (2022) di Arnaud Robert e Paolo Woods .

Ne danno notizia gli Istituti Culturali, precisando che “dopo la proiezione, ad ingresso gratuito, dalla durata di 94 minuti, si terrà una breve conversazione con il pubblico per riflettere sugli aspetti più significativi emersi dal film”.

HAPPY PILLS racconta la storia di come siamo finiti a dipendere dall’industria farmaceutica per sentirci realizzati. Possiamo mettere la felicità in una pillola? Un viaggio attraverso sei paesi e personaggi diversi in un mondo in cui la chimica è la risposta definitiva alla ricerca umana del benessere. Dagli antidepressivi agli oppioidi o ai farmaci stimolanti, il film mette in discussione tutta la nostra società dei consumi e il cosiddetto Eldorado della felicità prescritta.Non si tratta di un documentario investigativo ma piuttosto di una favola moderna. L’obiettivo degli autori è quello di farci riflettere sui nostri comportamenti, sull’idea stessa di felicità, seguendo sei protagonisti che credono che la chimica potrà tirarli fuori dai guai. Cosa c’è in comune tra il contadino del Niger che prende antidolorifici per continuare ad arare e l’adolescente del Massachusetts a cui i genitori somministrano una dose di Ritalin per farla concentrare in classe? L’ossessione universale per la prestazione, il desiderio irrefrenabile di continuare a funzionare socialmente e, quindi, la fiducia nelle molecole.

Biografia registi

ARNAUD ROBERT (1976) è un giornalista, regista e scrittore svizzero. Il suo lavoro è stato pubblicato da National Geographic, Le Monde, Tempo, La Repubblica, Neon, Les Inrockuptibles, Vibrazioni. Collabora regolarmente con Radio Télévision Suisse. Ha realizzato tre documentari (Bamako è un miracolo, Bondyé Bon e Gangbé!). I suoi film hanno vinto premi al festival Vues d’Afrique di Montreal. e al Festival Jean Rouch di Parigi. È stato selezionato il suo ultimo mediometraggio in competizione ufficiale a Visions du Réel, ma anche ad Agadir, Guadalajara, New York, Neubrandenburg, Mosca, Saint-Louis du Senegal, ecc. È anche autore di numerose opere tra cui Hors-Bord, una serie di sette volumi co-firmati con il pittore Frédéric Clot, STATO (a cura di Photosyntheses, Arles) con Paolo Woods, Journal d’un Blanc (a cura di De L’Aire, Vevey), una raccolta dei suoi articoli sul giornale haitiano Il Nouvellista. Nel 2016 è anche autore del libro 50 Summers of Music sul Montreux Jazz Festival (ed. testuale). Nel 2008 è stato tra gli ideatori della mostra Vodou, un art de Vivre, realizzato al Museo Etnografico di Ginevra e poi presentato in una decina di paesi. Arnaud Robert ha ottenuto in particolare il Premio di giornalismo Jean-Dumur, il Prix des Radios Francophones Publiques e, nel 2020, lo Swiss PressAward per la sua inchiesta sulla rivoluzione dei servizi igienici, pubblicata su Heidi.News e sulla rivista XXI.

PAOLO WOODS (1970) è un fotografo di nazionalità olandese-canadese, con sede a Firenze. Si dedica a progetti a lungo termine che combinano la fotografia al giornalismo investigativo. Pubblica opere su le reti petrolifere, le guerre di George W. Bush, l’Iran. Nel 2007 e nel 2008, documenta con il giornalista Serge Michel l’ascesa della presenza cinese in Africa. Il libro basato su quest’opera, Chinafrique, è tradotto in 11 lingue e ha venduto più di 40.000 copie solo per l’edizione francese. Nel 2011, Woods si è trasferito ad Haiti. Con il regista e giornalista Arnaud Robert, ha pubblicato due opere sull’isola, STATE e PEPE. Poi, con il fotografo Gabriele Galimberti, ha lavorato per tre anni sui paradisi fiscali. Le testate più importanti del mondo (Time, Le Monde, The Guardian, National Geographic, ecc.) distribuiscono regolarmente le sue fotografie. Appaiono le sue immagini in numerose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Ha anche ricevuto due premi World Press Photos.

L’INGRESSO E’ GRATUITO

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