La pianificazione della “terra da ceci in tribunale” investe altri tre togati
Già l’ordine del giorno del consiglio giudiziario plenario aveva con tutta evidenza fatto emergere la pianificata strategia del compimento della “terra da ceci” di gattiana memoria. Raggiunto così l’obiettivo che già a suo tempo avevano intavolato i “mazziniani”, ovvero quello di fare giudicare i giudici dalla politica, e messa in atto l’azione di sindacato e la sospensione di Buriani, si è passati al punto 2 all’ordine del giorno, mirato alla rimozione dei giudici di appello Ferdinando Treggiari e Andrea Morrone. Su di loro pende la mannaia della retroattività della legge qualificata n.1 del 2020, che renderebbe appunto retroattivamente illegittime la composizione del Consiglio giudiziario plenario che emise il bando di concorso. (…)
Articolo tratto da L’Informazione
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